Toronto: Kyrgios fuori con Wawrinka, vince Djokovic, male Nishikori

ATP

Toronto: Kyrgios fuori con Wawrinka, vince Djokovic, male Nishikori

TORONTO – Nick, acciaccato, giochicchia troppo, e la partita se la prende Stan. Chung si ritira, Djokovic affronta e batte Basic senza brillare. Eliminato un brutto Nishikori, festa per i giovani canadesi Shapovalov e Aliassime. Dimitrov rimonta Verdasco, Cilic in tre su Coric

Pubblicato

il

 

Dai nostri inviati a Toronto, Luca Baldissera e Vanni Gibertini

STAN, CHI VA PIANO VA SANO… – Un annetto fa fisico aveva tolto il tappeto da sotto i piedi di Stan Wawrinka, giocandogli un terribile scherzo nel quadriennio migliore della propria carriera. Quando intorno alla fine di questa primavera il recupero ha raggiunto uno stadio più avanzato, il ranking non lo ha protetto da primi turni succosissimi per il pubblico ma potenzialmente letali: Andy Murray a Eastbourne, Grigor Dimitrov a Wimbledon e qui a Toronto, dove si è risparmiato le qualificazioni rilevando la wild card originariamente riservata proprio a Murray, Nick Kyrgios. In quegli esordi di lusso Wawrinka ha però sempre dato battaglia e due volte su tre, nonostante una tenuta di gioco ancora perfettibile, ha portato a casa il match. L’1-6 7-5 7-5 da due ore di oggi ne è una testimonianza esemplare.

Chi si aspettava qualche litigata, memore dell’affaire Kokkinakis di due anni fa, è stato deluso già dal pre-gara: “Abbiamo avuto scontri in passato, adesso non c’è alcun problema tra di noi” aveva detto il trentatreenne svizzero negli incontri con la stampa che precedevano il Masters 1000 canadese. La frase chiave piuttosto era un’altra. Forse consapevole che neppure le condizioni di Kyrgios erano ottimali, Wawrinka lo aveva descritto come “un giocatore che si infortuna spesso ma può giocare molto bene anche senza tante partite di rodaggio“. La stesa del primo set lo ha dimostrato. Anch’egli imballato negli spostamenti, l’australiano ha cercato da subito di abbreviare il più possibile ogni quindici, tanto al servizio, con le solite seconde di servizio uguali alle prime, quanto in risposta, forzando dritti spettacolari in salto (tra cui uno a 205 km/h) e giocando una infinità di soluzioni in contropiede e palle corte e quant’altro. Facendo di necessità virtù Kyrgios sembrava aver trovato la chiave per neutralizzare Wawrinka, togliendogli il tempo di caricare i suoi colpi già abitualmente dispendiosi. Dopo mezz’ora a senso unico ‘Stan the Man’ non era stato in grado di inseguire e ribaltare un singolo punto, e sembrava impensabile che ci riuscisse con l’intero incontro.

Invece l’altro si è messo a scherzare un po’ troppo, e quando il dolore all’anca gli si è aggiunto ai fastidi alle ginocchia (fasciate con il tape giallo fluo) ha scelto di provare a portare il secondo set, e poi il terzo, al tie-break. La fretta di arrivarci è stata però consigliera pessima: in entrambi i casi Wawrinka gli ha strappato il servizio nell’ultimo game regolare, in risposta sul 6-5, dopo essersi assicurato il gioco decisivo. Set point del pareggio e ultimo punto dell’incontro, le uniche chance di break dall’1-1 del primo parziale, sono stati convertiti passando due identicamente molli discese a rete di Kyrgios sulla diagonale di rovescio. Wawrinka affronterà ora Marton Fucsovics; poi, in caso, uno tra Nadal e l’amico Paire. Per non sbagliare, meglio non fare pronostici.

Raoul Ruberti

DJOKOVIC, INIZIO (QUASI) MORBIDO – Niente rivincita di Melbourne tra Novak Djokovic e Hyeon Chung. Il coreano, che dopo il gran torneo giocato in Australia prosegue con lo stillicidio di malanni fisici che ne sta letteralmente bloccando la stagione, si è ritirato prima di scendere in campo, per un dolore alla schiena. Il suo posto è stato preso dal Lucky Loser bosniaco Mirza Basic, 84 ATP, che ha messo un minimo in difficoltà Nole solo nel secondo parziale. Il campione dell’ultimo Wimbledon in avvio non ha avuto problemi, senza strafare. Break al sesto game e poi 6-3 tranquillo nel primo set. Nel secondo sembra quasi la stessa cosa, servizio strappato all’avversario sul 3-3, ma poi un sussulto di Basic (che non gioca male, è un buon picchiatore, però siamo a categorie di differenza rispetto al fuoriclasse serbo) costa a Nole il primo break subìto. Pallata in tribuna di frustrazione per Djokovic e set che si allunga fino al tie-break, con il serbo che di nuovo avanti di un break regala il turno di servizio a Mirza nel momento in cui va alla battuta per il match sul 6-5 (brutto doppio fallo sul 30-40). Visibilmente seccato, Djokovic alza il livello di quanto è necessario, e chiude per 7-3. Piccole sbavature a parte, un buon inizio per Nole, un po’ di ruggine dopo tre settimane di inattività è comprensibile. Lo attende la wild card canadese Peter Polanski al secondo turno: decisamente un avvio di torneo favorevole per il serbo, il cui primo esame serio sarà probabilmente agli ottavi contro Thiem o Tsitsipas.

Novak Djokovic – Toronto 2018 (via Twitter @rogerscup)

Luca Baldissera

SCIALBO NISHIKORI – La prima (mezza) sorpresa arriva subito sul National Bank Grand Stand, dove Kei Nishikori pigia il bottone ‘off’ dopo essere andato in vantaggio 3-0 contro Robin Haase. Da quel momento il giapponese farà appena tre game e l’incontro si incanalerà verso la sponda olandese. Haase non è mai un buon cliente da affrontare sulle superfici rapide, sia specificato, ma l’andamento dell’incontro consente di puntare il dito contro Kei più di quanto sia opportuno esaltare la pur buona performance del vincitore. Haase rimette in piedi il primo set con buon cipiglio, allontanando Nishikori dal campo con traiettorie molto profonde o molto angolate ed evidenziando il grosso equivoco che per anni si è perpetrato a proposito del giapponese: la fase difensiva non è il suo forte, a dispetto di una rapidità di piedi che gli consentirebbe ben altro rendimento. Concluso il primo parziale, Nishikori inizia a giocare ancora peggio: falloso in modo quasi poco spiegabile, perché arriva spesso a comandare lo scambio prima di sprecare tutto. Haase risolve il solo game – il quarto – che sia stato vicino a ribaltare l’inerzia dell’incontro, quindi vince una partita che da un certo momento in poi è fluita quasi naturalmente nelle sue mani. Al secondo turno affronterà Juan Martin del Potro.

LE ALTRE IN DIURNA: BENE TSITSI – In attesa della sessione notturna, Toronto non procura grossi altri sommovimenti. Khachanov spedisce a casa un sempre più misterioso Krajinovic, che meno di un anno fa figurava nella finale di un Masters 1000, Querrey passa senza problemi su Mannarino e Ryan Harrison approfitta del ritiro di Bautista Agut e sconfigge il lucky loser McDonald, che potrà consolarsi con la wild card appena ricevuta per Cincinnati. L’impianto si illumina per qualche soluzione di Tsitsipas, per nulla provato dalla semifinale di Washington e anzi estremamente lucido contro Dzumhur. Il greco vince con autorità il primo set, nel secondo blinda letteralmente il servizio (due punti persi) fino al tie-break in cui cambia passo come fanno quelli forti, con un paio di accelerazioni imprendibili. Il secondo turno contro Thiem sarà il match di cartello di domani: l’austriaco ci ha già perso a Barcellona, sul fondo a lui favorevole.
Una grande gioia per gli appassionati di Toronto arriva dalla bella vittoria di Felix Auger-Aliassime (due set a zero su Lucas Pouille), prima affermazione a livello 1000 per il talentino locale, mentre nel derby russo Andrey Rublev si è fatto sorprendere  – più per demeriti suoi, a essere sinceri – dal qualificato Evgeny Donskoy. Match, quest’ultimo, tiratissimo fino al 7-7 nel tie-break del primo set, poi alcune ingenuità di Andrey, e diversi errori gravi, hanno spianato la strada a Evgeny.

LA SESSIONE SERALE – A completare la gran giornata per i tifosi locali, Denis Shapovalov batte nettamente Jeremy Chardy, 6-1 6-4, guadagnandosi il secondo turno contro Fabio Fognini. Mai realmente in partita, il francese, pressato costantemente dalle accelerazioni di Denis, non ha mai tolto il servizio al giovane avversario, che gli ha annullato tutte e sei le palle break concesse. Bell’esordio per Shapovalov, un anno dopo, nel torneo che lo aveva fatto decollare definitivamente verso il grande tennis con la semifinale conquistata nel 2017.
Battaglia lottata fino al terzo set tra Grigor Dimitrov e Fernando Verdasco, che sul Grandstand si prendono a pallate per oltre due ore, partita interrotta sul 4-4 nel parziale decisivo per pioggia. Primo set a Fernando, secondo a Grigor, che dopo aver perso il servizio nel primo game della partita, e aver pagato la circostanza con la perdita del parziale, aveva rimontato bene lo spagnolo. Alla ripresa del gioco, ben due ore e mezza dopo, Dimitrov fallisce un match point sul 5-4, e alla fine chiude al tie-break, con l’errore di Verdasco al termine di uno scambio lungo e spettacolare. Troverà il vincente tra Tiafoe e Raonic.
Il derby croato fra Marin Cilic e Borna Coric, che conclude la lunghissima giornata, va in campo che sono quasi le 23. Marin salva tre palle break nel primo game, poi entra in ritmo, brekka Borna sul 4-3, e si prende il parziale per 6-3. I due giocano in modo simile, ma Cilic ha più margini di esplosività, soprattutto al servizio. Nel secondo set, Coric tira fuori tutta la sua grinta, spinge al massimo da fondocampo, strappa la battuta a Marin nel sesto game, e pareggia i conti. Il 6-3 stavolta è per lui, si va al terzo, è mezzanotte e dieci, non ci saranno più di 200 spettatori rimasti sul centrale. Cilic, sull’1-0 nel parziale decisivo, si procura e trasforma la seconda palla break dell’intero match (complici due erroracci di rovescio di Borna), 100% di realizzazione per lui, che sale 3-0. Prova a rientrare in partita Coric, ma fallisce altre 3 opportunità (sono 7 le palle break totali sprecate per lui, è tutta qui la differenza stasera), cede ancora il servizio, ed è 6-1 per Marin. Agli ottavi sfiderà il vincente tra Schwartzman e Querrey.

(ha collaborato Alessandro Stella)

Risultati

2° turno

[5] G. Dimitrov b. F. Verdasco 4-6 6.2 7-6(5)
[6] M. Cilic b. B. Coric 6-3 3-6 6-1

1° turno

[WC] S. Wawrinka b. [16] N. Kyrgios 1-6 7-5 7-5
[9] N. Djokovic b. [LL] M. Basic 6-3 7-6(3)
[WC] F. Auger-Aliassime b. L. Pouille 6-4 6-3
D. Shapovalov b. J. Chardy 6-1 6-4
R. Haase b. K. Nishikori 7-5 6-1
S. Tsitsipas b. D. Dzumhur 6-3 7-6(3)
[14] F. Fognini b. S. Johnson 6-4 6-4
[Q] E. Donskoy b. A. Rublev 7-6(7) 6-4
S. Querrey b. A. Mannarino 6-2 7-5
F. Tiafoe b. M. Cecchinato 7-6(3) 6-1
K. Khachanov b. F. Krajinovic 6-3 6-2
[Q] R. Harrison b. [LL] M. McDonald 6-4 6-2

Il tabellone completo

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement