Toronto: vince un super Nadal, ma Wawrinka c'è. Haase spegne Shapo

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Toronto: vince un super Nadal, ma Wawrinka c’è. Haase spegne Shapo

TORONTO – Partita clamorosa di Rafa contro un grandissimo Stan. Scriteriato Denis, commette una caterva di errori. Bravo Robin ad approfittarne. Cilic elimina Schwartzman

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dal nostro inviato, Luca Baldissera

[1] R. Nadal b. [WC] S. Wawrinka 7-5 7-6(4)

SPETTACOLO SUL CENTRALE – Rafa Nadal ha dovuto dare il suo massimo, che come sappiamo bene non è uno scherzo, per superare Stan Wawrinka, che ha combattuto come un leone, e ha fatto vedere a tutti che c’è ancora, anche per i massimi traguardi. Stan e Rafa giocano un gran primo set, in crescendo come qualità di gioco. Sembrerebbe scontato, quando ci sono due campioni del genere in campo, ma Wawrinka è ancora in fase di risalita verso la forma migliore dopo l’infortunio al ginocchio sinistro, e negli ultimi tempi i dubbi riguardo al livello raggiunto c’erano. Con piacere di tutti, spettatori e addetti ai lavori, e probabilmente la sola eccezione di Nadal (solo stasera, s’intende), lo svizzero ha dimostrato di essere sulla buona, buonissima strada. Il miglior Wawrinka visto quest’anno ha retto benissimo il ritmo e la pesantezza di palla di Rafa, ha strappato applausi con il suo strepitoso rovescio, ha spinto con efficacia anche il dritto (un paio di lungolinea fantastici), ed è andato vicinissimo a sorprendere lo spagnolo nel primo set, quando ha avuto tre palle break consecutive sul 4-4. Ma Nadal è Nadal, le ha annullate bene (bravissimo a rete in diverse occasioni), è salito 5-4 e due set point non consecutivi, e qui è stato ottimo Stan con il servizio a salvarsi. Da parte sua, Rafa ha fatto vedere pressione costante, schemi offensivi a tutto campo, perfette chiusure a rete, e dritti pesantissimi dei suoi. Sul 6-5 per lui, la pioggia che in questi giorni qui a Toronto non manca mai ha interrotto la partita. Al rientro in campo, una mezz’ora dopo, un passante stretto in slice di Nadal, bellissimo, lo porta a palla break, e terzo set point. Arriva così il 7-5. Che bella partita, ragazzi.
LOTTA PUNTO A PUNTO – Il secondo parziale continua a far divertire il pubblico, Stan e Rafa si prendono a pallate senza risparmiarsi, solo nei primi minuti almeno 4-5 punti da standing ovation. La gran battaglia di angoli, accelerazioni lungolinea, e recuperi miracolosi, che sono i primi 5 game, vede uscire in vantaggio Wawrinka (break, contro break, e ancora break), 3-2 e servizio in suo favore. Se continuano così, sarà il match del torneo. Un recupero da fantascienza di Stan, spalle alla rete, a scucchiaiare un dritto vincente lungoriga fa venire giù lo stadio. Si arriva al 5-4, con lo svizzero alla battuta per chiudere il set, e qui Nadal di grinta e classe controbrekka, con un passante di dritto clamoroso al termine di uno scambio a velocità altissime. Quasi ogni punto è da highlights adesso, in mezzo alle urla del pubblico Rafa sale 6-5, si prende anche un warning (giusto) per time violation, ma non fa una piega. Wawrinka tiene la battuta, ed è tie-break. L’intensità della partita non scende, piovono vincenti da parte di entrambi, ma il minibreak decisivo lo fa Nadal, che sale 6-3, e chiude alla grande col dritto a sventaglio al secondo match point. Tutti in piedi ad applaudure e ringraziare questi due fenomeni, Stan è tornato ed è un gran bene per il tennis, Rafa affronterà Cilic nei quarti di finale.
Fantastico veder giocare Stan di nuovo così bene“, racconta Rafa nell’improvvisata conferenza stampa per pochi nottambuli nel ventre dello stadio. “Ho dovuto impegnarmi al massimo, dare tutto, per vincere partite giocate a questi livelli devi essere pronto a fare cose speciali, e sono felice di esserci riuscito“.

R. Haase B. D. Shapovalov 7-5 6-2

SHAPO SBAGLIA TROPPO, HAASE RINGRAZIA – Dovremo abituarci, al fatto che i match dell’esplosivo talento canadese Denis Shapovalov avranno un andamento a sprazzi, con il ritmo dettato dalle accelerazioni a tutto braccio che “El Shapo” spara da ogni posizione di campo, e con tutti i colpi fondamentali. Ovviamente sbaglia molto, sennò vincerebbe sempre. A volte, sbaglia veramente troppo, come stasera. L’olandese Robin Haase è un gran bel giocatore, aveva già affrontato una volta Denis (a Roma quest’anno, sconfitto al terzo set), ma anche lui, come Fabio Fognini ieri, è sembrato in difficoltà a gestire il bombardamento fin dall’inizio. Subito palle break conquistate e non sfruttate per Denis, che poi cede lui la battuta per primo, ma si riprende e la strappa a sua volta all’avversario immediatamente dopo.

Robin ha l’aria dello spettatore non pagante, se a Shapovalov la palla sta dentro, fa punto, se esce, il contrario. Senza che Haase dia l’impressione di poter influire granchè sull’andamento della vicenda. Tra una bomba e l’altra si arriva al 5-5, bravissimo L’olandese a stare lì senza disunirsi, e arrivano anche due palle break delicate per lui: la prima viene cancellata dal servizio di Denis, sulla seconda il canadese stampa sul nastro un dritto a campo aperto, che aveva tirato a tutto braccio. A furia di giocare col fuoco, ci si scotta. Giustamente, Robin gliela fa pagare cara, tenendo il servizio a 15, e chiudendo il set per 7-5.

Denis Shapovalov (pic via twitter @RogersCup)

Nel secondo parziale Shapovalov inizia malissimo, combinandone di tutti i colori, e trovandosi sotto 4-1 con due break nel giro di 10 minuti. Missili spesso senza senso in serie, scagliati fuori o in rete, con una fretta che sconfina nella frenesia. Il ragazzo dovrà lavorare molto in questo senso, le partite vanno gestite e interpretate, per quanto tu possa avere un cannone nel braccio non puoi pretendere di giocare come se non ci fossero le righe o l’avversario. Il 6-2 finale è meritatissimo, in positivo per Haase, in negativo per Denis. Per diventare davvero grande, Shapovalov dovrà imparare a battere con continuità e testa proprio i giocatori solidi come Robin, e non potrà farlo finchè si ostinerà a non avere una tattica che vada oltre il “tiro tutto”. 20 vincenti e 42 (!) errori in due set sono una follia. Per Haase, ai quarti di finale per la seconda volta consecutiva in Canada, Karen Khachanov, nessun precedente tra i due.

OTTIMO CILIC – Nella corsa al titolo del Master 1000 in terra canadese incrociano le armi il numero 7 ATP Marin Cilic ed il numero 12 ATP Diego Sebastian Schwartzman in un match di ottavi di finale tra teste di serie (6 il gigante croato e 11 il folletto argentino) come avviene quando l’andamento dei match precedenti è andato secondo pronostico. I giocatori in campo non potrebbero essere più differenti, sia dal punto di vista fisico ( Marin è alto 1,98 Diego 1,70) che dal punto di vista del gioco (l’argentino sicuramente più adatto alla terra, il croato più performante su superfici veloci) anche se nei loro due incontri precedenti la vittoria di Cilic è avvenuta sul rosso mentre quella di Schwartzman sul duro, ci sono i presupposti per un match combattuto ed aperto a qualsiasi risultato. La netta vittoria di Marin Cilic in 1 ora e 12 minuti è sicuramente frutto di una prestazione di rilievo del croato che è riuscito a non subire il gioco necessariamente più conservativo dell’argentino cercando soluzioni dirette ad abbreviare lo scambio ed a consentirgli di non dover sostenere degli estenuanti scambi da fondo. Schwartzman dal canto suo è riuscito a servire bene (la sua percentuale di prime è la migliore, a dispetto delle considerazioni sulla statura) ma la precisione è andata a discapito della potenza visto che Cilic ha fatto la differenza proprio nei punti in risposta alla prima di servizio dell’avversario. Nel primo set i giochi decisivi sono stati quelli dal sesto all’ottavo, dove la girandola dei break ha premiato Cilic che si è ritrovato a servire per il set in vantaggio, l’esperienza e la scaltrezza da n.7 ATP gli ha consentito di non concedere nemmeno un quindici all’avversario ed incamerare la prima partita. In avvio della seconda frazione Schwartzman subisce il contraccolpo psicologico e concede spazio al croato che si ritrova sul 4-0 in poco tempo, l’argentino cerca di reagire recuperando uno dei due break subiti, ma deve poi cedere ancora alle risposte ficcanti di Cilic che chiude poi partita e incontro concedendo un unico punto nel turno di servizio decisivo. Nel prossimo turno il gigante croato è atteso da Rafael Nadal.
(Andrea Franchino)

Risultati:

[1] R. Nadal b. [WC] S. Wawrinka 7-5 7-6(4)
[6] M. Cilic b. [11] D. Schwartzman 6-3 6-2
R. Haase B. D. Shapovalov 7-5 6-2
K. Khachanov b. [8] J. Isner 7-6(5) 7-6(1)

Il tabellone completo

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