Tsitsipas grande tra i grandi, ma non per Zverev

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Tsitsipas grande tra i grandi, ma non per Zverev

Era dal 2006 che un teenager non batteva tre top 10 nello stesso torneo. L’ultimo a riuscire in questa impresa? Un certo Rafael Nadal. E Sascha rosica in conferenza stampa

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Il Master 1000 canadese si conferma terra propizia per i risultati dei giovani tennisti appartenenti alla NextGen e se lo scorso anno riuscì a raggiungere la semifinale Denis Shapovalov a soli 18 anni, quest’anno c’è riuscito Stefanos Tsitsipas a 19. Tuttavia c’è una sostanziale differenza che accomuna questi due exploit e sta nella classifica degli avversari battuti: Shapovalov nonostante batté tennisti del calibro di del Potro e Nadal (oltre a Dutra Silva e Mannarino) non incontrò che un solo top 10, lo spagnolo appunto che all’epoca era numero 2. Il greco Tsitsipas invece, fatta eccezione per il primo turno contro il n. 24 Damir Dzumhur, ha vinto contro tre giocatori presenti top 10 e in particolare sono caduti uno dopo l’altro il numero 8 Dominic Thiem (6-3 7-6(6)), il numero 10 Novak Djokovic (6-3 6-7(5) 6-3) e il numero 3 Alexander Zverev (3-6 7-6(11) 6-4). Stefanos inoltre, che domenica compirà 20 anni, ha l’occasione di fare ancora meglio considerando che il suo prossimo avversario è il recente finalista di Wimbledon Kevin Anderson, al momento numero 6 del mondo.

Questo risultato, per quanto possa essere sorprendente, non è isolato e si era già verificato che un 19enne battesse tre top10 in un torneo e ovviamente questo record di precocità non poteva che appartenere a Rafael Nadal che ci riuscì a 19 anni e 9 mesi. Al maiorchino riuscì l’impresa nel 2006 a Monte-Carlo quando, conquistando il titolo per la seconda volta, batté nei quarti di finale il numero 9 Guillermo Coria per 6-2 6-1, poi in semifinale si ripeté contro il numero 8 Gaston Gaudio vincendo 5-7 6-1 6-1 ed infine coronò una settimana perfetta sconfiggendo il numero 1 di allora Roger Federer in una delle loro tante sfide epiche conclusasi con il punteggio di 6-2 6-7(2) 6-3 7-6(5). Ricordiamo comunque che 12 anni fa, nonostante la sua giovane età, Nadal occupava già la seconda posizione del ranking mentre oggi Tsitsipas è “solamente” numero 27 del mondo e dalla prossima settimana, grazie a queste meritate vittorie, sarà ufficiale il suo ingresso in top 20.

A mettere in dubbio il merito di queste vittorie, anzi precisamente dell’ultima vittoria messa a segno dal greco, c’è proprio il diretto interessato e cioè lo sconfitto Alexander Zverev. Il tedesco nella conferenza stampa post match ha lasciato palesemente intendere il suo scoraggiamento dopo il risultato, e più volte ha sottolineato come tutto sia dipeso dalle sue azioni e dalla sua scarsa concentrazione in certi frangenti: “abbiamo giocato tre set e li avrei dovuti vincere tutti vincere per 6-3.” Parlando poi del suo avversario, con il quale aveva già giocato la settimana scorsa a Washingtonsi è lasciato andare in qualche dichiarazione forse poco garbata ma sicuramente non prive di onesta schiettezza. [Tsitsipas] non credo che abbia giocato bene. Il match è stato patetico sotto ogni aspetto. Di solito sono sempre onesto con voi giornalisti e lo dico sempre quando il mio avversario gioca meglio. Forse sono uno dei ragazzi più onesti del tour ma oggi è stato un match patetico da parte… non ritengo nemmeno che abbia giocato bene.”

Insomma è chiaro che il tedesco ci abbia messo un po’ a digerire il risultato e sicuramente quando si è presentato davanti ai microfoni ancora non lo aveva fatto appieno. Storia diversa invece per Tsitsipas che non ha esitato ad addentrarsi nell’argomento appena gli sono state riproposte le dichiarazioni del numero 3 del mondo. “Ho sentito cosa ha detto. Beh, io sto lavorando con un psicologo dello sport molto bravo e c’è una frase che mi disse quattro o cinque anni fa e ancora la ricordo: un buon giocatore lo si vede dalle giornate cattive. Secondo la mia opinione il livello del mio tennis non è stato il massimo, direi piuttosto che è stato buono. Alle persone comunque sembra essere piaciuto, hanno davvero gradito lo spettacolo.” Che il giovane greco sia un ragazzo dalla spiccata sensibilità lo si era intuito anche dalle tante attività extra-tennistiche nelle quali è coinvolto, ma dalle sue parole ormai è sempre più chiaro come l’aspetto mentale abbia per lui, e per il suo gioco un aspetto a dir poco fondamentale: rispetto alla settimana scorsa direi di aver giocato in maniera più intelligente. In alcune occasioni sono riuscito ad ingannarlo in campo e ho fatto alcune cose che non si sarebbe aspettato da me”. A cominciare dall’essere sconfitto.

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