Dopo la rivoluzione che ha investito in pieno la Coppa Davis, tocca anche alla Fed Cup fare i conti con il gruppo di investimenti Kosmos. Per quel che riguarda la competizione a squadre femminile i cambiamenti saranno molto più morbidi e soprattutto per il momento non possono che essere ben visti da tutti, giocatrici in primis. La notizia delle ultime ore infatti riguarda il montepremi che a partire dalla prossima stagione sarà raddoppiato: i soldi messi in palio per la Fed Cup passeranno da 3,7 milioni di euro a 7,5 per il World Group e per il World Group II. L’umore del presidente ITF David Haggerty, già trionfante dopo la vittoria di Orlando, non può che essere raggiante: “Dopo l’approvazione delle modifiche storiche alla Coppa Davis, l’Assemblea Generale ha ascoltato e supportato i nostri ambiziosi piani per creare un nuovo ed entusiasmante format per la Fed Cup che innalzerà questa storica competizione a nuovi livelli. Questo lavoro comincia con un imminente contributo di investimenti record per l’edizione 2019″.

Gli “ambiziosi piani” di cui parla Haggerty non si discostano particolarmente da quelli che sono stati applicati alla Coppa Davis, infatti anche la Fed Cup sembra avviata allo stesso destino. Nel 2020 le 16 squadre presenti nel World Group I dovrebbero sfidarsi in un’unica sede (anche se sono ancora ignoti data e luogo) mentre durante l’anno dovrebbe permanere almeno un turno di qualificazione con la classica formula casa/trasferta; inoltre il tie-break sarà presente anche nel set decisivo e le squadre potranno essere composte da cinque giocatrici anziché quattro. Va ricordato tuttavia che se disputare la competizione in un’unica sede per la Coppa Davis rappresenta una novità, non lo è per la Fed Cup. Per la più importante competizione femminile a squadre si tratta di un ritorno al passato dato che dalla prima edizione del 1963 fino al 1991 si è giocato in sede unica.