Diciannove unità in partenza, due sono giunte a destinazione. A prima vista non sembra (e in effetti non è) un gran bilancio quello con cui si concludono per l’Italia le qualificazioni dell’US Open 2018, ma si tratta dello Slam che storicamente riserva meno soddisfazioni ai nostri portacolori nella cadetteria: negli ultimi dieci anni, tra uomini e donne, si erano qualificati soltanto undici tennisti (sette donne e quattro uomini). Le due bandierine tricolori che andranno ad aggiungersi al tabellone principale maschile sono quelle con i nomi di Stefano Travaglia – seconda qualificazione consecutiva – e Federico Gaio, che invece giocherà il primo Slam della sua carriera. Assieme a Fognini, Cecchinato, Seppi, Lorenzi e Berrettini diventano otto gli italiani nel tabellone maschile in virtù del ripescaggio di Sonego; Camila Giorgi sarà l’unica italiana in quello femminile, per un totale di nove unità.
UOMINI: GAIO, CHE RIMONTA – La copertina è tutta per Federico Gaio, che ha battuto in rimonta Marco Trungelliti. L’italiano ha perso il primo tie-break ma è riuscito a portare l’incontro al terzo set, parziale nel quale si è ritrovato sotto 5-3: senza mai concedere match point all’argentino è risalito fino al tie-break dove ha chiuso per sette punti a quattro. Impresa notevole per il 25enne faentino, che non aveva mai messo piede tennisticamente a New York e ha centrato l’obiettivo al primo tentativo. La qualificazione di Stefano Travaglia è stata invece molto più regolare. Battuto Donati al primo turno, dopo aver ceduto il primo set allo statunitense King al secondo turno non ha più sbagliato un colpo vincendo quattro parziali di fila in grande scioltezza. Stetone conferma il suo ottimo feeling con Flushing Meadows qualificandosi per il secondo anno di fila. Nel 2017 aveva anche passato un turno sconfiggendo all’esordio Fognini.
Sconfitta secondo pronostico per Lorenzo Giustino, che ha ceduto in due set all’austriaco Novak, mentre qualcosa in più poteva forse fare Lorenzo Sonego. Il torinese è stato in campo oltre due ore contro Altamirano ma non è riuscito a estorcergli più di un tie-break, quello del secondo set, nonostante sul 6-5 abbia avuto sulla racchetta la palla per rimandare tutto al terzo set. Sonego è stato comunque ammesso al tabellone come lucky loser dopo i ritiri di Cuevas e Donaldson. Al primo turno Lorenzo incontrerà Gilles Muller.
Positivo il bilancio degli under 21. Escono soltanto l’australiano Polmans e lo spagnolo Martinez perché impegnati contro Humbert (classe 1998) e Hurkacz (classe 1997), che pur senza grossi endorsement disputerà il suo terzo Slam consecutivo. Primo US Open per il norvegese Casper Ruud, e fa notizia perché il 19enne di Oslo ha molta più dimestichezza col mattone tritato, mentre il sudafricano Goerge Lloyd Harris (21 anni) giocherà il suo primo Slam dopo aver arato Aragone al turno decisivo. Chi fa meno notizia, e questo vuol dire che stiamo abituando al suo potenziale, è Felix Auger-Aliassime che sfreccia a velocità doppia nella sfida con Gerald Melzer lasciandogli soltanto tre game. Robredo vince il derby-nostalgia con Mahut e ritrova il tabellone principale del Major che nel 2013 l’ha visto battere sua maestà Federer.
DONNE: TREVISAN, PECCATO – Non sono bastati i dettami di Tathiana Garbin a Martina Trevisan, che si arresa a Deichmann in due set (6-4 6-3). L’Italia al femminile non riesce quindi a ritoccare il misero contingente costituito dalla sola Camila Giorgi nonostante l’illusione possa arrivare dal nome di Francesca Di Lorenzo, statunitense di origini italiane che ha centrato il main draw battendo l’ottava testa di serie Barthel. La sconfitte di Potapova e Zhuk negano il poker di qualificate alla Russia, che perde metà delle atlete così come gli Stati Uniti che riescono comunque ad annettere tre nomi al tabellone femminile (Gibbs, Lao e Di Lorenzo. Eugenie Bouchard lancia buoni segnali vincendo agevolmente la sfida con Loeb e iscrive anche il Canada alla festa.
Per il resto, sono state le qualificazioni delle mamme. Patty Schnyder, 39 primavere, ha spiegato il tennis degli adulti alla 24enne Pegula, spaurita padrona di casa. Vera Zvonareva, che di anni ne ha 33, ha scritto e interpretato una discreta sceneggiatura per tornare a disputare lo Slam che l’ha vista finalista nel 2010 (ultima partecipazione l’anno successivo): sotto 5-2 40-0 nel terzo set contro la cinese Zhu, dieci anni più giovane, ha deciso che non era proprio il caso di congedarsi così e dopo aver annullato quei tre match point ne ha annullati altre due nel successivo game di risposta prima di spuntarla per 7-5. Sarà un caso, ma quando diventi mamma riesci proprio a trovare una soluzione a tutto.
Uomini – Risultati:
F. Bagnis b. [17] R. Bemelmans 6-3 6-7(2) 6-2
G. Harris b. J. Aragone 6-4 6-2
[6] H. Hurkacz b. P. Martinez 6-3 6-3
[20] D. Novak b. L. Giustino 7-5 6-4
D. Young b. [12] P. Polansky 7-5 1-6 6-3
[15] Y. Maden b. A. Bolt 6-4 6-2
T. Robredo b. [19] N. Mahut 6-3 2-6 6-3
C. Ruud b. D. E. Galan 7-5 6-2
[26] S. Travaglia b. V. Estrella Burgos 6-4 6-0
C. Berlocq b. U. Ignatik 7-6(3) 6-2
C. Altamirano b. [10] L. Sonego 6-4 7-6(3)
[5] M. Granollers b. N. Milojevic 6-0 7-6(5)
F. Gaio b. [27] M. Trungelliti 6-7(4) 6-3 7-6(4)
[24] U. Humbert b. M. Polmans 7-5 6-2
[9] F. Auger-Aliassime b. [20] G. Melzer 6-3 6-0
M. Krueger b. C. Hemery 3-6 7-5
Donne – Risultati:
J. B. Teichmann b. [31] S. Zhuk 6-1 7-5
M. Bouzkova b. G. Garcia-Perez6-2 6-7(4) 6-2
[32] A. Kalinskaya b. [3] M. Brengle 6-3 7-5
J. Glushko b. [25] A. Potapova 7-6(5) 6-2
K. Muchova b. F. Abanda 6-4 6-2
[26] A. Kalinina b. J. Fourlis 3-6 6-2 6-1
[7] A. Rus b. A. Bolson Zadionov 5-7 6-0 6-2
F. Di Lorenzo b. [8] M. Barthel 6-4 6-2
[9] O. Jabeur b. [30] A. Dulgheru 6-3 7-6(4)
[10] N. Gibbs b. O. Govortsova 6-4 6-1
[11] H. Watson b. K. Swan 6-2 6-4
[24] V. Zvonareva b. [12] L. Zhu 6-2 4-6 7-5
K. Deichmann b. M. Trevisan 6-4 6-3
D. Lao b. [19] J. Fett 6-4 6-4
P. Schnyder b. J. Pegula 6-3 6-2
[16] E. Bouchard b. Loeb 6-0 6-3
