L'US Open perde anche la numero 2: Tsurenko fa fuori Wozniacki

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L’US Open perde anche la numero 2: Tsurenko fa fuori Wozniacki

Dopo due turni, eliminate la prima favorita del seeding Halep e la seconda Wozniacki. Al terzo turno, Kvitova-Sabalenka, Kerber-Cibulkova e Sharapova-Ostapenko. Dasha out

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TONFO CAROLINE – Nell’anomalo caldo torrido di New York vanno in campo nella sessione notturna del tabellone femminile la n. 2 del ranking mondiale Caroline Wozniacki (28 anni, Danimarca) e la n. 36 Lesia Tsurenko (29 anni, Ucraina): in palio un posto nel terzo turno per affrontare la ceca Katerina Siniakova. La marcia di avvicinamento al secondo scontro diretto tra le due giocatrici è stata simile in termini di programmazione (dopo Wimbledon allenamenti e i 2 Premier a Montreal e Cincinnati) ma non come esiti: due rapide eliminazioni (una per ritiro) al primo turno per Wozniacki, mentre Tsurenko ha perso per ritiro in Canada al secondo turno, e in terra statunitense ha eliminato Garbine Muguruza prima di cedere alla n.1 mondiale Halep nei quarti. La vittoria in due set di Lesia Tsurenko conferma sia l’ottima annata della tennista ucraina che il rendimento irregolare di Caroline Wozniacki, che dopo una prima parte di stagione molto buona ha inanellato alcune sconfitte preoccupanti. Il primo set si sviluppa secondo i canoni tipici della maggior parte dei match del circuito femminile, ovvero dando poca importanza ai fini del risultato al rendimento al servizio, visto che fioccano break e contro break nei primi sei giochi con il cruciale settimo game che va a Tsurenko, che poi mantiene anche se a fatica i due turni successivi per chiudere 6-4 dopo un’ora e 4 minuti. Nel secondo parziale ad un iniziale equilibrio segue il crollo della tennista danese, che cede ripetutamente il servizio e consegna il match a Lesia Tsurenko, facendole così proseguire il cammino in quest’ultimo Slam di stagione che dopo due turni ha già perso le prime due teste di serie. Come già detto la tennista ucraina è attesa da Siniakova in un match ad alto rischio visto il piglio della giocatrice ceca, che ha vinto entrambe le partite al terzo set restando in campo oltre 5 ore.

Andrea Franchino

KERBER, CHE FATICA! – Angelique Kerber soffre. Non sfrutta due match point nel secondo set ma continua a lottare e, dopo due ore e mezza di partita, riesce a raggiungere il terzo turno degli US Open, torneo che nel 2016 l’ha vista trionfare e agganciare la posizione di numero 1 al mondo. Non è stata una giornata semplice per la campionessa in carica di Wimbledon che ha dovuto fare gli straordinari per superare l’ostacolo svedese Johanna Larsson (n. 82 WTA) apparsa particolarmente ispirata soprattutto con il dritto. Nei tre precedenti Angie aveva avuto sempre avuto vita facile con la svedese: non aveva mai perso un set e, soprattutto, aveva vinto con parziali abbastanza netti. Proprio il primo set è sembrato ripercorre questo schema: la numero 4 al mondo ha corso, ha messo in mostra la sua forma fisica esaltandosi nei recuperi, riuscendo a leggere bene il servizio in kick della svedese e, in poco più di 39 minuti, ha portato a casa il primo parziale per 6 giochi a 2. E anche nel secondo set la tedesca, ottenuto il break, ha iniziato a prendere il largo trovandosi a servire, sul 5 a 4, per chiudere l’incontro. A questo punto, però, l’ex numero 1 al mondo non è riuscita a concretizzare due match point, ha ceduto la battuta ed è stata costretta a subire la rimonta della svedese che, grazie ad una posizione più aggressiva in campo, è riuscita a fare suo il secondo set.

Il dritto di Kerber è stato meno preciso e anche i punti più lottati e gli scambi lunghi, che nelle giornate migliori sono il pane quotidiano per Kerber, sono stati vinti dalla svedese. Larsson alla ripresa ha viaggiato sulla fiducia, lasciando andare il braccio, trovando campo e approfittando di qualche gratuito di troppo da parte della tedesca. Angie, però, ha messo in campo la sua esperienza e nonostante il momento di difficoltà è riuscita a rompere l’equilibrio grazie ad un bellissimo rovescio lungolinea giocato quasi con le ginocchia sul campo nel quinto game ha ritrovato la fiducia persa. Nonostante le difficoltà al servizio Kerber è riuscita a chiudere sul 6 a 4 e, ora, al terzo turno affronterà la slovacca Dominika Cibulkova. Alla svedese è mancato un po’ di coraggio e forse il rovescio lungolinea, che ha giocato davvero col contagocce. Per Kerber la gloria, piegata sulle gambe, arriva dopo quasi due ore e mezza.

da New York, Bruno Apicella (con la collaborazione di Manuel Dicorato)

KVITOVA SENZA BRILLARE – Vittoria sofferta e che lascia qualche tarlo nella testa di una Kvitova che ha sofferto per avere ragione della numero 90 del mondo, la cinese Wang. Match pieno di alti e bassi per la due volte campionessa di Wimbledon, che ha fatto e disfatto tutto da sola (soprattutto nel primo set, avanti di due break si è ritrovata 5-5) per poi riuscire a cavarsela non senza qualche patema di troppo. La diagonale di destra è stata la chiave per Petra, brava a pungolare nei momenti chiave il colpo più debole della meno quotata cinese. Da registrare ancora il servizio (qualche problema col lancio di palla, forse a causa del sole) ed il dritto che se attaccato costantemente porta troppo spesso all’errore gratuito. La marcia dell’ex numero due del mondo prosegue, il prossimo ostacolo è rappresentato dalla testa di serie numero 26, quella Sabalenka che ha eliminato Vera Zvonareva.

Manuel Dicorato

SABALENKA NERVI SALDI – Partita di secondo turno di altissimo spessore tecnico quella che vede fronteggiarsi l’astro nascente Sabalenka e la veterana Zvonareva. La ventenne bielorussa è reduce da un’estate esaltante, che l’ha vista semifinalista a Cincinnati e vincitrice di New Heaven, risultati le hanno permesso di arrivare al suo best ranking, numero 20, e di raggiungere il secondo turno in questi US Open. La sua avversaria, ex finalista su questi campi, torna nel torneo dopo la sua ultima apparizione del 2011, decisa a migliorare il suo record di 27-7 nei secondi turni degli Slam. Come prevedibile, è Sabalenka a comandare il gioco, con le sue incredibili bordate da fondo campo. In particolare è il dritto a brillare oggi. Le prime avvisaglie di cedimento per la russa si avvertono nel quarto gioco del primo set: Zvonareva riesce ad annullare due palle break e a restare in partita, ma nulla può durante il suo successivo turno di servizio, che cede a zero. Troppa la differenza in campo nel primo parziale, con Vera troppo fallosa per impensierire un’avversaria decisamente in palla. Nel secondo set il canovaccio tattico non si modifica, è solo l’efficacia dei colpi di Sabalenka a calare leggermente rispetto al primo parziale. Questo anche grazie ad una Zvonareva di nuovo combattiva: riesce infatti a recuperare il break subito ad inizio secondo set con tenacia e cattiveria, sfruttando probabilmente un rilassamento dell’avversaria convinta di avere la partita in pugno. Dal terzo game è una vera battaglia, con la bielorussa capace di realizzare ben 24 vincenti in un solo set e la russa abile a restare agganciata all’avversaria. La contesa si chiude al tie-break: Vera non converte due set point e perde la partita, lanciando Sabalenka ad un emozionante terzo turno contro Petra Kvitova.

Lorenzo Fattorini

DASHA DELUDE – Esce di scena con grande rammarico Daria Kasatkina, eliminata in due set dalla bielorussa Aliaksandra Sasnovich (n. 33 del mondo). La testa di serie numero 11 non è riuscita a difendere gli ottavi di finale conquistati lo scorso anno e non ha confermato i due quarti di finale disputati negli ultimi due Slam. Per la prima volta nella storia del tennis bielorusso, quattro tenniste sono arrivate al secondo turno di un Major (Azarenka, Lapko, Sabalenka e la stessa Sasnovich) e sembra che non abbiano finito di sorprendere in questa 50esima edizione dello US Open. La 24enne di Minsk ha comandato il primo set contro una versione eccessivamente passiva di Kasatkina, incassando un’agile 6-2 in 28 minuti. I numeri insufficienti al servizio non hanno consentito alla russa di prendere in mano il gioco. I primi problemi per Sasnovich sono arrivati all’inizio del secondo set: un problema al ginocchio sinistro ha scompaginato le dinamiche dell’incontro e Dasha ha messo per la prima volta la testa avanti. Per ben due volte ha tentato di chiudere il primo set, ma i problemi al servizio (11 doppi falli totali) hanno permesso a Sasnovich di tornare a comandare gli scambi, annullare un set point e portare il match al tie-break. Complice la delusione per le occasioni sprecate, Kasatkina non è riuscita a imporsi nel parziale decisivo: dopo un’ora e 34 Sasnovich si è guadagnata il terzo turno a Flushing Meadows per la prima volta in carriera.

Antonio Ortu

MARIA AMA LA NOTTEMaria Sharapova, testa di serie numero 22, chiude la sessione serale sull’Arthur Ashe con una vittoria su Sorana Cirstea. Le luci del centrale sembrano piacere a Maria, che in carriera mai ha perso una partita nella notte di Flushing Meadows su questo campo, arrivando a conquistarne 21, contando la vittoria messa a segno oggi. Le due giocatrici si erano incontrate solamente una volta in carriera, nel 2012, ed era stata sempre Sharapova ad avere la meglio. Il primo set vola veloce, malgrado Sharapova abbia qualche difficoltà al servizio (ben 8 i doppi falli nel parziale), Cirstea non riesce ad approfittarne e, al contrario, smarrisce la battuta già nel secondo gioco. Maria gioca in controllo e con un ulteriore break nell’ottavo gioco fa suo il set in 50 minuti. Cristea in avvio di secondo parziale pare aver trovato ritmo e misure del campo, mentre Sharapova commette qualche errore di troppo, cedendo il servizio in apertura. Sorana innalza il livello e il numero di vincenti, ma Masha prova a recuperare lo svantaggio. Conquista otto palle break sui diversi turni di servizio di Cirstea ma non riesce a trasformarne nemmeno una. In alcuni casi per errori commessi da lei stessa, ma in ben due occasioni, nell’ottavo gioco, per due chiamate sbagliate del giudice di linea. Il falco smentisce la chiamata, ma il punto viene rigiocato in entrambe le occasioni poiché Sorana aveva ribattuto in campo. Maria non perde però la grinta e proprio nel corso di questo sfortunato game riesce finalmente a strappare la battuta all’avversaria. Cirstea prova a portare la partita al terzo set piazzando subito un contro break, ma Sharapova si carica e gioca due game assolutamente perfetti che le permettono di conquistare il set e la partita. Ora per Maria la sfida in terzo turno contro Jelena Ostapenko.

da New York, Chiara Gheza

Risultati:

A. Sasnovich b. [11] D. Kasatkina 6-2 7-6(3)
[29] D. Cibulkova b. S.W. Hsieh 7-6(3) 4-6 6-4
[20] N. Osaka b. [Q] J. Glushko 6-2 6-0
[5] P. Kvitova b. Y. Wang 7-5 6-3
[26] A. Sabalenka b. [Q] V. Zvonareva 6-3 7-6(7)
[4] A. Kerber b. J. Larsson 6-2 5-7 6-4
[6] C. Garcia b. M. Puig 6-2 1-6 6-4
[13] K. Bertens b. [Q] F. Di Lorenzo 6-2 6-1
[14] M. Keys b. B. Pera 6-4 6-1
[10] J. Ostapenko b. T. Townsend 4-6 6-3 6-4
A. Krunic b. K. Flipkens 6-1 6-3
M. Vondrousova b. [Q] E. Bouchard 6-4 6-3
[30] C. Suarez Navarro b. K. Mladenovic 6-1 4-6 6-4
K. Siniakova b. A. Tomljanovic 6-3 6-7(3) 7-6(4)
L. Tsurenko b. [2] C. Wozniacki 6-4 6-2
[22] M. Sharapova b. S. Cirstea 6-2 7-5

Il tabellone femminile

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