Per appena quattro minuti Marin Cilic non è entrato (nuovamente) nella storia degli US Open. Il 29enne croato, vincitore del Major newyorkese nel 2014, ha penato moltissimo per avere la meglio su Alex De Minaur, 45 ATP, nell’incontro conclusivo del programma serale di sabato sul Louis Armstrong. Il numero 7 del mondo si è trovato due set sotto prima di arrivare al quinto dove è andato in scena, quando si era già superata l’una di notte, un vero e proprio psicodramma.
Il 19enne australiano si è trovato avanti 2-1 e servizio nel parziale decisivo per poi farsi rimontare da Cilic, capace di issarsi sul 5-2. La partita sembrava ormai sorridere al croato, che nell’ottavo gioco riusciva a guadagnarsi ben cinque match-point. Le qualità mentali ed agonistiche di De Minaur, che si stanno svelando al grande pubblico, hanno però avuto un’altra conferma grazie alla rimonta fino al 5 pari, punteggio dopo il quale il diciannovenne ha ceduto alla classe e all’esperienza di Cilic permettendogli di chiudere 7-5.
La partita è terminata così alle 2:22 a.m. col punteggio di 4-6 3-6 6-3 6-4 7-5 dopo quattro ore di battaglia. Una bellissima partita che ha rischiato seriamente di finire nel libro dei record. Per soli quattro minuti non ha infatti stabilito il record di match degli US Open terminato all’orario più tardo della notte newyorkese, che rimane ‘sulle spalle’ di un primo turno dell’edizione 1993, quando Mats Wilander sconfisse al primo turno Michael Pernfors trasformando il match point alle 2:26 della notte. Un record poi eguagliato in due occasioni: nel 2012, quando Kohlshreiber sconfisse nei trentaduesimi Isner e ancora nel 2014, nel terzo turno in cui Nishikori ebbe la meglio su Raonic.
