Laver Cup: Anderson e Kyrgios/Sock guidano la riscossa del Team World

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Laver Cup: Anderson e Kyrgios/Sock guidano la riscossa del Team World

CHICAGO – Un Anderson di lusso supera Djokovic, Sock il maestro del doppio vince un altro punto insieme con Kyrgios. Ora il Team World è ad una sola vittoria di distacco

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RESTO DEL MONDO – EUROPA 5-7

Dal nostro inviato a Chicago,

K. Anderson (World) b. N. Djokovic (Europe) 7-6(5) 5-7 10-6

Primo match sopra le due ore alla Laver Cup 2018 e primo singolare portato a casa dal Team World che accorcia così le distanze sull’Europa, ancora comunque saldamente in vantaggio e già sicura di arrivare alla giornata conclusiva della competizione con in testa nel punteggio. La rivincita dell’ultima finale di Wimbledon ha consentito a Kevin Anderson di rigiocarsi la partita senza le tossine delle 6 ore e 36 minuti della semifinale, ed ha dimostrato come tecnicamente il sudafricano sia ormai perfettamente in grado di tenere il campo con Novak Djokovic anche scambiando da fondo su una superficie non rapidissima come quella dello United Center.

Il match equilibratissimo ha visto in solamente un’occasione uno dei due protagonisti avvantaggiarsi di due game sull’avversario, precisamente sul 3-1 Anderson nel secondo set. Al di là di quell’eccezione si è sempre rimasti sul filo dell’equilibrio, rotto solamente da un sanguinoso doppio fallo di Djokovic sul 5-6 nel tie-break del primo set, poi rimediato da un suo ottimo game di risposta sul 5-5 del secondo set. Alla fine hanno deciso la partita un paio di diritti vincenti di Anderson nella parte finale del match tie-break, nel quale il sudafricano ha scavato il solco con tre punti consecutivi dal 6-5 al 9-5 in suo favore.

Ho cercato di riprendere il discorso dove lo avevo lasciato nel terzo set della finale di Wimbledon – ha detto Anderson dopo la vittoria – credo di aver giocato bene e tutto il match è stata una grande esperienza per me. È davvero speciale giocare davanti a tutta questa gente contro Djokovic, con Federer e Laver che ti guardano e McEnroe e Borg in panchina. Il fatto di essere a Chicago rende poi il tutto ancora più speciale: ho passato tanto tempo in questa città durante gli anni del college, la famiglia di mia moglie è ancora qui, alcuni di loro non avevano mai avuto l’opportunità di vedermi giocare, per cui è stato bello vederlo in tribuna. Non mi dimenticherò questa serata tanto facilmente”.

Anche Djokovic si è abbandonato a parlare dell’atmosfera unica della Laver Cup e di quanto ne abbia apprezzato ogni momento nonostante le due sconfitte su due ottenute finora: “L’atmosfera era elettrica. Ho avuto l’opportunità di toccare con mano cosa significhi giocare nella Laver Cup. Ho dato il mio meglio, ma Kevin stasera è stato straordinario, ha meritato di vincere. Ma tutto era fantastico, la folla, i miei compagni che mi incitavano, Borg e McEnroe sulle panchine, non c’è niente di meglio”.

Continua dunque la litania dei protagonisti che cantano le lodi di questa manifestazione e delle emozioni che riesce a generare, in campo e sugli spalti. Incredibile infatti vedere come il pubblico americano riesca ad appassionarsi alle sorti della rappresentativa World, con spettatori che si scambiano “high five” ad ogni punto spettacolare e scattano in piedi ad ogni vittoria della squadra rossa.

N.Kyrgios/J.Sock (World) b. G. Dimitrov/D. Goffin 6-3 6-4

Jack Sock si conferma il miglior doppista della competizione, anche a fronte dei due Slam messi in bacheca quest’anno, e porta altri due punti al Team World per tornare in scia alla compagine europea, ormai a solo una vittoria di distacco (ricordiamo infatti che nell’ultima giornata ogni incontro assegnerà tre punti).

La migliore propensione offensiva della coppia capitanata da John McEnroe, insieme ad alcuni colpi davvero ispirati di Kyrgios hanno avuto la meglio del duo europeo, certamente più preparato atleticamente ma non altrettanto mobile sotto rete e non sufficientemente efficace negli scambi ravvicinati. Un solo break nel primo set, subito da Goffin al quarto game concluso da una volée di rovescio sbagliata da Dimitrov, mentre nel secondo parziale dopo aver preso subito un break di vantaggio sul 2-0 la coppia europea si è fatta infilare un parziale di 5 giochi a uno che ha concluso la fatica dopo soli 70 minuti.

Nonostante la vittoria i due amici Kyrgios e Sock (si frequentano abitualmente fuori dal campo e lo scorso anno Nick ha fatto la preparazione estiva in Nebraska a casa di Sock) non fanno altro che parlare dell’atmosfera che si respirava durante il singolare di Anderson contro Djokovic: “Una delle più belle sensazioni di cui abbia mai fatto parte. Alla fine del tie-break, avevo la pelle d’oca“. I due, che hanno vinto un titolo di doppio quest’anno a Lione sulla terra battuta, hanno fornito un’altra solida prestazione, soprattutto grazie a Sock: “Ovviamente sono in fiducia in doppio, con i risultati che ho fatto. Il mio gioco si presta molto bene a questa specialità, soprattutto contro coppie che giocano doppi atipici, con molti scambi da fondo. Inoltre quest’anno grazie alle tante partite giocate sono riuscito ad allenare gli istinti necessari in doppio che risultano fondamentali nei momenti importanti“.

 

A questo punto il Team Europe dovrà vincere due partite nella giornata di domenica per difendere il titolo della Laver Cup vinto lo scorso anno a Praga, mentre il Team World avrà bisogno di tre vittorie per strappare la vittoria agli avversari che a sabato pomeriggio sembravano avere un vantaggio quasi incolmabile.

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