da Firenze, Niccolò Masiero

A 24 anni di distanza dall’ultima edizione del torneo internazionale ATP (vinto nel 1994 da Marcelo Filippini), il circolo Tennis Firenze (che proprio quest’anno celebra il suo 120esimo compleanno) è tornato ad ospitare un evento del circuito ATP: un Challenger con 64,000 € di montepremi complessivo e due top 100 in tabellone, Lorenzo Sonego e Roberto Carballes Baena. Ai microfoni di Ubitennis, il Direttore del torneo Carlo Alagna ha parlato proprio dell’entry list: “Dal momento in cui abbiamo pubblicato l’entry list, abbiamo ricevuto tantissimi complimenti da tutti i colleghi. Oltre ai due giocatori tra i primi cento del mondo, abbiamo anche un cut off molto interessante, con il numero 205 del mondo che è stato l’ultimo giocatore ad entrare di diritto in tabellone. La qualità di questo torneo non si nota soltanto ai vertici. Tutti i giocatori sono di ottimo valore“. Abbiamo approfittato della disponibilità del Direttore per avere un parere sulla riforma del circuito Challenger che entrerà in vigore dal prossimo anno: “A me personalmente piace molto. Andrà a valorizzare quei pochi promoter che potranno permettersi di organizzare un Challenger che avrà costi più alti, però nello stesso tempo anche il torneo acquisisce un valore maggiore. Nel nostro caso, siamo in un circolo storico che ha 120 anni di vita, in una città turisticamente famosa nel mondo… il fatto di poter continuare con un torneo di valore maggiore ci fa piacere. L’altra cosa che mi piace della riforma è che il torneo durerà due giorni in meno. Nove giorni di gara per un evento, seppur importante come questo e tanti altri di questa categoria, sono tantissimi. Dal prossimo anno si giocherà soltanto dal lunedì alla domenica”.

Intanto il torneo – che oggi vedrà in campo tutti gli incontri di ottavi di finale – ha fatto registrare una grande affluenza di pubblico fin dai primi giorni. Il Presidente del CT Firenze, Giorgio Giovannardi, non si dichiara sorpreso: “Diciamo che ne eravamo abbastanza sicuri. Lo abbiamo visto anche durante il torneo giovanile internazionale di Pasqua, dove ci sono sempre tanti fiorentini presenti. A Firenze c’è molto interesse, molta fame di tennis. Oggi credo ci fossero circa un migliaio di persone, in un giorno lavorativo. Siamo molto contenti di riportare il tennis internazionale professionistico a Firenze dopo 24 anni. Lo facciamo per noi, per la città. L’obiettivo è stabilire una tradizione, esattamente come per gli internazionali giovanili“.