“Mi sono sempre piaciute le Olimpiadi”. Federer senza età: pensa a Tokyo 2020 (Stefano Semeraro, Stampa)

Allora: non sappiamo ancora quando, ma forse sappiamo dove. E come. «Vorrei finire la mia carriera di tennista con un servizio vincente», dice Roger Federer, il «chi» dell’occasione, che domani torna in campo a Shanghai. «Non importa l’avversario, basta che sia una finale: meglio a Wimbledon, o agli Us Open». Il perché è noto da tempo («smetterò se non mi divertirò più o il mio fisico ne avrà abbastanza»), per l’ora esatta abbiamo solo indizi. Ma sono circostanziati, rilevanti, e portano tutti ad una data da cui far scattare il conto alla rovescia: le Olimpiadi di Tokyo nel 2020. «Ho tanti bei ricordi legati ai Giochi. Nel 2000 a Sydney mi sono fidanzato con mia moglie Mirka, in altre due occasioni ho fatto da portabandiera per la Svizzera. Conquistare l’oro in doppio per la Svizzera a Pechino nel 2008 è stata una grande sorpresa, e mi ha portato fortuna perché appena dopo ho vinto gli Us Open. L’anno di Londra poi è stato folle: prima la coppa dei Championships, un mese dopo l’argento in singolare e il ritorno al numero 1. Sì, le medaglie sono sempre state speciali per me». Tony Godsick, il suo manager da sempre, ripete monotono che «neppure Roger sa quando si ritirerà», ma anche attenendosi ai fatti le tracce portano a est: Federer sarà ad Halle — il torneo tedesco con cui ha un contratto a vita – perlomeno nel 2019, l’unico trofeo che manca a Federer è un oro in singolare, e il suo nuovo sponsor Uniqlo, che ha scucito 300 milioni di dollari per 10 anni pur di strapparlo alla Nike, è giapponese. «Con la Nike avevo avuto altre discussioni, stavolta ci abbiamo provato per un anno, credevo che il mio punto di vista fosse ragionevole, ma ognuno la pensa come crede. Uniqlo mi ha dato l’impressione di non considerami una stella al tramonto, ma una stella che continuerà a splendere». A Tokyo si gareggerà dal 24 luglio al 9 agosto, giusto un mese prima degli Us Open, Roger avrà 39 anni. Il sipario perfetto? «Sono nove anni che la gente parla del mio ritiro, e in un certo senso non vedo l’ora di sperimentare una nuova vita. Ma non ci penso così tanto, e soprattutto non bado a quello che la gente pensa che dovrei fare»… [SEGUE].

Cecchinato e Seppi avanti a Shanghai (f.co., Gazzetta dello Sport)

Inizia bene il Masters 1000 di Shanghai per l’Italia. Senza Fabio Fognini, infortunato a una caviglia durante il torneo di Pechino la settimana scorsa, sono scesi in campo Marco Cecchinato e Andreas Seppi entrambi vincenti al primo turno. Francesi entrambi gli avversari degli azzurri, il palermitano ha battuto Gilles Simon in rimonta dopo quasi due ore e mezza di lotta e un match-point annullato. Seppi se l’è cavata in due set contro il n°41 al mondo Mannarino. Cecchinato tornerà in campo domani per il secondo turno contro il vincente tra il Next Gen polacco Hubert Hurkacz, numero 93 Atp, promosso dalle qualificazioni, e il coreano Hyeon Chung, numero 26 del ranking mondiale e vincitore delle Next Gen Finals di Milano lo scorso anno. Per Seppi invece il rivale uscirà dal match tra il serbo Filip Krajinovic, numero 35 del ranking mondiale, e il britannico Kyle Edmund, numero 14 Atp ed undicesima testa di serie, reduce dalle semifinali di Pechino. Senza Nadal, ancora alle prese con i problemi alle ginocchia, oggi torna in campo Novak Djokovic, fermo dalla vittoria degli Us Open. Nole, attualmente numero 3, tenterà il sorpasso a Federer, che deve difendere i 1000 punti dello scorso anno. Primo ostacolo per il serbo che punta a tornare al numero 1 per la fine della stagione, il francese Chardy… [SEGUE].