Tsitsipas fa la voce grossa a Stoccolma. È il suo primo titolo

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Tsitsipas fa la voce grossa a Stoccolma. È il suo primo titolo

Il ventenne greco che supera in due set un ritrovato Ernests Gulbis e solleva il suo primo trofeo. Il lettone si avvicina nuovamente alla top 100

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[3] S. Tsitsipas b. [Q] E. Gulbis 6-4 6-4

Uno spiritello benevolo (non ce ne voglia Fognini) ha reso possibile un incrocio di racchette sulla carta molto intrigante nella finale di Stoccolma: quello tra un ventenne greco astro nascente del tennis – Stefanos Tsitsipas– e un trentenne  lettone che alcuni anni fa, grazie alla classe cristallina, entrò fugacemente  nella top ten mondiale prima di precipitare ben oltre l’attuale centesima posizione, Ernests Gulbis. In sintesi: due che alla pallina e alla racchetta da tennis danno del tu, soprattutto con i rispettivi rovesci.

Il match nel primo set non ha tradito le premesse.La partita è stata infatti mediamente bella con punte di eccellenza (uno scambio da rivedere: il quarto dell’ottavo game). Gioco a tutto campo da parte di entrambi i protagonisti con errori non forzati ridotti al lumicino a fronte di numerosi vincenti. Nel primo game Tsitsipas ha dovuto affrontare l’unico momento di difficoltà al servizio dell’intero incontro, rappresentato da una palla break annullata con un bolide di diritto. Nessuna difficoltà invece per il lettone nei propri turni di battuta sino al decimo gioco nel quale ha commesso tre errori gratuiti, apparentemente dettati dalla fretta di chiudere rapidamente lo scambio e che gli sono costati mezza finale.

All’inizio del secondo set Gulbis deve essersi improvvisamente ricordato di essere giunto sin qui dalle qualificazioni e di avere quindi tre partite in più del suo avversario nelle gambe; ha perciò ulteriormente accentuato la tendenza ad accorciare gli scambi già manifestatasi sul finire del primo set. La qualità del gioco ne ha risentito in negativo ma non l’incertezza numerica del risultato che è rimasto in bilico sino al decimo gioco in cui, esattamente come nel primo set, Gulbis ha completamente perso la misura dei suoi colpi e con quattro errori non forzati consecutivi (di rovescio, diritto e volo) ha consegnato a Stefanos Tsitsipas, al terzo tentativo, il suo primo e presumibilmente non ultimo titolo nel circuito ATP, suggellato dal bacio di mamma Julia.

Prossimo appuntamento per lui il torneo 500 di Basilea e poi quello di Milano riservato alla Next Generation in cui, in assenza di Zverev, sarà il favorito d’obbligo. Prima volta, ma in negativo, anche per lo sconfitto che mai in vita sua aveva perso nelle sei precedenti finali disputate. Oggi, oltre che dalla fatica e dalla performance solidissima di Tsitsipas che ha mostrato una personalità e una sicurezza nei propri mezzi non inferiore al suo talento tennistico, Gulbis è stato tradito da una prestazione insufficiente al servizio ed alla risposta con la quale ha racimolato solo dieci punti complessivamente.

Non piccolo premio di consolazione per lui ad ogni modo i 44 posti in più in classifica e, crediamo, la consapevolezza di essere ancora un giocatore in grado non solo di giocare benissimo a tennis, ma anche di togliersi concrete soddisfazioni.

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