Tsitsipas studia da nuovo principe (Crivelli). Fognini cade ma non si ferma (Tuttosport)

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Tsitsipas studia da nuovo principe (Crivelli). Fognini cade ma non si ferma (Tuttosport)

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Tsitsipas studia da nuovo principe (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)
Da paggetto a principe. Un anno fa, Stefanos Tsitsipas era riserva alle Next Gen Atp Finals di Milano, e giocò una partita di esibizione al solo scopo di celebrare il talento di Sascha Zverev, che fece una rapida apparizione a Milano prima di andare a giocare le Finals a Londra. Il greco, nella stagione, aveva vinto le prime quattro partite Atp della carriera e da n. 210 era migliorato fino al 91 del mondo. A fine 2017, confidò di avere quattro obiettivi: qualificarsi alle Next Gen Finals di quest’anno, entrare nei primi 50, approdare alla seconda settimana di uno Slam e vincere un torneo. Quando si dice avere le idee chiare e lavorare per realizzarle: il ventenne greco non solo sarà alla seconda edizione delle Finals, ma è primo dell’apposita Race nonché il volto scelto dall’Atp per lanciare l’evento milanese; al momento è numero 16 del ranking, ma ha già toccato il 15° posto e a Wimbledon è arrivato agli ottavi. Gli manca solo di conquistare un torneo: ha giocato la finale a Barcellona e Toronto, sempre respinto da Nadal, ci riproverà oggi a Stoccolma dopo aver fermato la corsa di Fognini. Tsitsipas è stato molto solido nel primo set, ha servito bene con grande continuità e alla fine ha anche approfittato di qualche problemino alla solita caviglia destra di Fabio e in Svezia sarà favorito contro il redivivo Gulbis, in finale dopo più di quattro anni (e con un record in carriera di sei vittorie su sei). Addirittura per un paio di settimane l’allievo di papà Apostolos è stato in corsa per il Masters dei grandi, ma sarà a Milano (dove vinse il Bonfiglio nel 2016) dove cercherà di costruirsi la prima dimensione da star, prepotentemente esplosa nel Masters 1000 canadese di agosto, quando è diventato il più giovane nella storia di questa categoria di tornei (nel 1990) a battere in una settimana quattro top ten. Qualcuno ha giustamente sottolineato che due anni dopo la Next Gen, pur rimanendo un’idea folgorante, rischia di essere depotenziata dalla forza di molti dei nuovi talenti emergenti, forse inimmaginabile due anni fa. La conferma arriva anche da Mosca, dove un finalista è il trentenne Mannarino (che ha battuto Seppi) ma l’altro è il `96 Khachanov, vincitore del derby con il coetaneo Medvedev. Entrambi erano a Rho dodici mesi fa, oggi sono il numero 26 e il numero 21 del mondo e con le tante frecce decisamente rivolte verso l’alto. Alla faccia della gioventù.

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Fognini cade ma non si ferma (Tuttosport)
Stefanos Tsitsipas è troppo per Fognini, soprattutto nelle attuali condizioni. Fabio – alla nona semifinale del 2018 – ha ceduto 6-3 6-2, in poco più di un’ora e 15′ di partita, al Next Gen greco, numero 16 Atp. Quest’anno Fognini ha già vinto 45 match (record per il ligure), ma pare che non voglia ancora fermarsi. È l’unico azzurro al via a Vienna (veloce indoor), come testa di serie n. 7. Con l’incognita della caviglia malandata, è in tabellone contro il bosniaco Damir Dzumhur, numero 39. La prima testa di serie del torneo è l’idolo di casa Dominic Thiem, numero 7 del ranking mondiale, che precede il sudafricano Kevin Anderson, numero 8, il bulgaro Grigor Dimitrov, 9, e lo statunitense John Isner, 10, che ieri ha perso l’altra semifinale a Stoccolma contro l’estroso e alterno lettone Gulbis 1-6 6-3 6-3. Ha perso la sua semifinale anche Andreas Seppi, a Mosca, ma in modo diverso. Cedendo volata il primo set e poi facendosi riprendere un break di vantaggio nel secondo contro Adrian Mannarino, già giustiziere negli ottavi di Marco Cecchinato. Il francese, numero 49 del ranking Atp, si è imposto con un duplice 7-5. Nell’altra semifinale Chachanov ha battuto il connazionale russo Daniil Medvedev 6-1, 6-7 (5), 6-3. Seppi andrà a Basilea per lo Swiss Indoors, come Cecchinato. L’altoatesino è stato sorteggiato al primo turno contro un giocatore proveniente dalle qualificazioni, mentre Cecchinato esordirà contro la wild card di casa Henri Laaksonen, numero 145 del ranking mondiale. Ovviamente il primo favorito del seeding è il campione in carica, il padrone di casa Roger Federer, numero 3 del ranking mondiale che l’anno scorso ha vinto per l’ottava volta il torneo. All’esordio pesca il serbo Krajinovic, numero 34. Lo svizzero precede nel seeding il tedesco Alexander Zverev, numero 5, il croato Marin Cilic, numero 6, ed il greco Stefanos Tsitsipas, numero 16. Insomma, i top del futuro contro Roger.

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