Il Round Robin di Federer in tre punti

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Il Round Robin di Federer in tre punti

VIDEO – La sorpresa di Nishikori e le vittorie di forza su Thiem e Anderson. Come il braccio d’oro dello svizzero è rimasto aggrappato alla ringhiera

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Se Roger Federer di solito attira su di sé i tre quarti dell’attenzione mediatica nei tornei in cui gioca, nelle giornate di Round Robin delle ATP Finals 2018 lo svizzero è stato monitorato con perizia ancora maggiore. Non è certo lui il favorito del torneo, ma la sola possibilità di vederlo alzare il titolo numero 100 in carriera alla O2 Arena fa sobbalzare tutto il mondo sportivo. Nella prima giornata Federer scende in campo alla sera contro Kei Nishikori. Forte di due vittorie per due set a zero sul giapponese raccolte negli ultimi trenta giorni, il sei volte Maestro parte con le marce basse e prova ad alzare i ritmi col passare dei giochi. Il piano partita sembra funzionare, sul 6-5 si ritrova a due punti dal set e Kei deve servire la seconda. Roger a due passi verso sinistra e spara il dritto anomalo in risposta. “È un punto già fatto” pensa lo svizzero, ma Nishikori si inventa qualcosa di magico…

Un controbalzo incredibile fa infuriare Federer, che tira una pallata sul tetto della O2 Arena. Warning e piccola contestazione con l’arbitro. In un attimo cambia tutto. Nishikori domina il tie-break e sovrasta un fallosissimo Roger nel secondo set. È l’ennesima caduta rumorosa del 2018 per lo svizzero, che ora è appeso al cornicione del gruppo Lleyton Hewitt. Federer sceglie addirittura di non allenarsi il lunedì. Si ritira? La preoccupazione dei tifosi è direttamente proporzionale all’attenzione dei media. Martedì arriva presto, Roger gioca di nuovo nel serale, stavolta contro Dominic Thiem. Un altro passo falso e il venti volte campione Slam dovrà preparare le valigie prima delle semifinali, come gli è successo solamente nel 2008. Il braccio di Roger che si aggrappa saldamente al cornicione non ha esitazioni. La partita è molto nervosa, ma un lampo svizzero la illumina.

Un punto di estrema classe in stile Federer, una piccola – ma importantissima – iniezione di fiducia. Vittoria in due set, Roger è ancora vivo, Thiem va a casa. Chi ha mai pensato il contrario? Mentre dall’altra parte Djokovic è già semifinale, tuttavia Federer rischia ancora di fermarsi al Round Robin. Ad attenderlo c’è Kevin Anderson, quello che a Wimbledon gli ha inflitto una bruciante sconfitta al quinto set e che ha lasciato un solo game a quel Nishikori capace di schiacciarlo nel match d’esordio. Calcolatrici alla mano, una sconfitta potrebbe condannare Roger, che deve guardare da vicino cosa combinano Dominic e Kei. Arriva il giovedì e nel pomeriggio Thiem fa sorridere lo svizzero. Grazie alla sconfitta di Nishikori per due set a zero, gli bastano solo cinque giochi (o sei, in caso di long set) per andare in semifinale. Sospiro di sollievo. Roger però scende in campo per vincere, vuole la vendetta su Anderson e soprattutto vuole il primo posto nel girone, a lui non interessa la matematica. La pressione è diminuita di colpo e ora il braccio è molto più sciolto. Uno schema di grande bellezza infiamma il pubblico, palla corta mentre indietreggia e passante fulmineo col rovescio. Poi il pugnetto e il “come on“. La paura è passata, la voglia di vincere non passerà mai.

https://twitter.com/ATPWorldTour/status/1063176568795811845

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