Navratilova omaggia Aga: "La più fantasiosa della sua generazione"

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Navratilova omaggia Aga: “La più fantasiosa della sua generazione”

In un articolo scritto per la WTA, Navratilova ricorda e saluta Agnieszka Radwanska, regalando anche qualche retroscena interessante

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Il ritiro di Agnieska Radwanska ha sicuramente lasciato un vuoto nel cuore degli appassionati di tennis. Una tennista atipica, leggera e fantasiosa, capace di lottare e vincere contro la “nuova normalità” delle picchiatrici. Ad un paio di settimane dall’annuncio di “Aga la Maga”, una leggenda come Martina Navratilova ha voluto rendere omaggio alla (ormai ex) giocatrice polacca con un interessante articolo sul sito ufficiale della WTA. “Agnieszka Radwanska era una contraddizione: era la più creativa e fantasiosa della sua generazione, eppure così avversa al rischio che faceva davvero fatica a provare qualcosa di nuovo in allenamento”. Questo l’attacco del pezzo, che lascia un po’ stranito chi è sempre stato abituato a immaginare e vedere Radwanska come una fucina di punti irripetibili e magici, certamente non come una regolarista allergica all’errore.

Navratilova prosegue poi, sviscerando meglio il concetto: “Gli appassionati di tennis ricorderanno Radwanska per aver giocato colpi a cui altri non avrebbero mai pensato, a volte di proposito e a volte reagendo a una situazione insolita. In un’era di tennis ‘bum-bum’, Radwanska ha creato così tanto con la sua testa e le sue mani, giocando a tennis sull’onda del momento e lasciando semplicemente che le cose accadessero. Quello che le persone magari non hanno realizzato è che Radwanska non era una persona che si avventurava fuori dalla sua zona di comfort. Non voleva sbagliare, nemmeno in allenamento. Ecco perché non le piaceva colpire forte la palla quando sentiva che non poteva controllarla. Ho lavorato con lei per alcuni mesi e, in allenamento, era felice di giocare sul sicuro”.

Una tendenza opposta rispetto alla maggior parte dei tennisti. “Solitamente i giocatori, quando si allenano, sono più fantasiosi e creativi, fanno cose che normalmente non proverebbero nemmeno in partita. Radwanska era l’opposto totale. Nelle partite, avrebbe giocato colpi che non aveva mai fatto in allenamento. Quando doveva esserlo, era la giocatrice più fantasiosa che ci fosse”. Fantasia, questa la parola d’ordine quando si parla di Radwanska. Una fantasia “di reazione” però, stando a quanto dice Navratilova, un adattamento continuo alle circostanze esterne che la obbligavano a uscire dalla sua zona di sicurezza. Un tennis fatto di istanti, timido e uguale a sé stesso lontano dai riflettori, ma vivace e unico quando provocato.

 

Martina tenta poi di analizzare le cause alla base della grandissima popolarità di Radwanska tra gli appassionati e i tifosi di tutto il mondo. “Uno dei motivi della popolarità di Radwanska, penso, era che i fan potevano rivedersi nel modo in cui lo interpretava. Non aveva un’arma davvero micidiale, non sovrastava le avversarie. Giocare contro di lei era più simile ad una morte inflitta con mille stilettate. Fondamentalmente, Radwanska ha praticato un tennis da club ad un livello molto alto. Questo non per denigrarla, al contrario. Gli spettatori immaginavano di poter realizzare la maggior parte di quei colpi e certamente li ammiravano. In un periodo di power tennis, lei si è distinta per la sua varietà e il suo modo di colpire”.

Ora che il ritiro è arrivato, ai fan resta solo la possibilità di rivedere quei colpi su YouTube, quando la nostalgia prende il sopravvento. Tra tutti gli hot shots di Radwanska, Navratilova ha una preferenza: “Il mio colpo preferito è stato quando, coprendo il lungolinea a rete, stava per colpire una volée di diritto, ma poi la palla ha colpito il nastro e lei ha dovuto improvvisare. Mentre si stava muovendo con decisione alla sua destra, ha dovuto girare su se stessa e ha giocato una volée di rovescio vincente, completamente alla cieca. Improvvisare sul momento un colpo che non hai mai giocato: quanto è divertente?”.

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WTA Miami: Andreescu, altro infortunio. Esce dal campo in sedia a rotelle

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Bianca Andreescu - Miami 2023 (foto Twitter @SportsHorn)

[18] E. Alexandrova b. B. Andreescu 7-6(0) 0-2 rit.

Poteva essere il ritorno che il tennis femminile stava aspettando da tanto tempo. Bianca Andreescu aveva vinto e convinto in questo ultimo mese, uscendo solamente per mano della n. 1 del mondo Swiatek a Indian Wells e gagliardamente in campo negli ottavi di finale nel Miami Open.

Ma durante il suo match contro Ekaterina Alexandrova, poco dopo la ripresa del gioco che ha seguito l’interruzione per pioggia, Bianca Andreescu si è improvvisamente accasciata sul cemento reggendosi la caviglia sinistra, incapace di rialzarsi o di appoggiare alcun peso sul piede infortunato.

 

È ovviamente presto per speculare sulla natura dell’infortunio di Andreescu e soprattutto sulla sua gravità, ma le immagini della canadese costretta a lasciare il campo in sedia a rotelle sono state un duro colpo per tutti gli appassionati di tennis e soprattutto per i tifosi di una tennista che ha già passato lunghi periodi lontana dal campo a causa degli infortuni.

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ATP Miami: Super Sonego! Strapazza Tiafoe e trova F. Cerundolo per sognare i quarti

Prestazione maiuscola di Lorenzo Sonego che non dà scampo a Frances Tiafoe. Negli ottavi ora c’è l’argentino Francisco Cerundolo che ha eliminato Felix Auger-Aliassime

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Lorenzo Sonego - Miami 2023 (foto Ubitennis)

(da Miami il nostro inviato)

L. Sonego b. [12] F. Tiafoe 6-3 6-4

Ce lo aveva detto il suo coach Gipo Arbino che Lorenzo Sonego stava giocando bene, ma non ci immaginavamo che potesse giocare così bene. Concentrato, calmo, non si è nemmeno fatto distrarre dall’interruzione per pioggia che sembrava arrivata per gettare una ciambella di salvataggio a Frances Tiafoe, che stava naufragando rapidamente nel mare di vincenti messi a segno da Sonego.

 

Una prestazione davvero convincente che lascia sperare in qualcosa di più, ora che negli ottavi di finale c’è l’argentino Francisco Cerundolo, vincitore di Felix Auger-Aliassime nel pomeriggio.

PRIMO SET – Inizio delle grandi occasioni per un Sonego in grande spolvero, dominante al servizio e pronto a giocare la partita con il coltello tra i denti. Tiafoe di contro sembrava un po’ più letargico e certamente non reattivo come al solito con il diritto. Un brutto game dello statunitense sull’1-2 con un doppio fallo e tre gratuiti lanciava subito Sonego avanti di un break, e il piemontese non si faceva pregare, issandosi subito sul 4-1 facendo ancora leva su un servizio davvero letale.

Una serie di 12 punti a 1 in favore di Sonego lasciava Tiafoe quasi tramortito, si scuoteva un po’ tenendo il servizio per il 4-2 ma in risposta era notte fonda. Sonego provava a chiudere subito il set all’ottavo gioco andando a set point con due splendide accelerazioni da fondocampo, ma Tiafoe si salvava con un diritto lungo di Lorenzo. La fine del set era comunque rimandata di poco: un passante di rovescio dell’americano usciva di pochissimo, e un paio di punti dopo Sonego incamerava il primo set per 6-3 in 31 minuti.

SECONDO SET – Giusto per rendere la serata ancora più complicata per lui, Tiafoe si inguaiava subito nel game d’apertura cedendo immediatamente il servizio. Sonego ci metteva del suo con due splendide risposte anticipate, ma l’errore finale di diritto è di Tiafoe.

A questo punto alcune gocce di pioggia ritardavano il gioco, ma qualche minuto di pausa e una rapida passata delle righe con gli asciugamani risolvevano la questione. Sonego continuava a dettare legge sul suo servizio, chiudendo il game a zero con un diritto scentrato che si trasformava in vincente.

Il gioco proseguiva seguendo i servizi fino al 3-2 Sonego, quando un temporale importante costringeva tutti a riguadagnare lo spogliatoio.

Due ore e sette minuti più tardi si riprendeva con Sonego al servizio e a tre turni di battuta dagli ottavi di finale. I due partivano molto concentrati sui propri game di servizio, Tiafoe provava a caricarsi ruggendo un “come on” dell’arena ormai semivuota, che però rispondeva intonando canti di incoraggiamento al cambio di campo.

Ma i due continuavano a servire come indemoniati, avvicinando quindi il traguardo per Sonego. Al cambio campo del 5-4 il deejay provava la carta “Rick Astley” proponendo al pubblico un “Never Gonna Give You Up” per Tiafoe, ma Lorenzo teneva il servizio a 15 e poteva esplodere nella sua celebrazione per il suo primo ottavo di finale a Miami.

DREAM ON – La dedica a Gipo Arbino sulla telecamera suggella il lavoro che i due hanno fatto insieme in tutti questi anni e soprattutto in questi ultimi difficili mesi nei quali il tennis c’era, ma i risultati non arrivavano. Con questa vittoria Sonego è sicuro di rientrare nei primi 50 della classifica, con la possibilità di guardare ancora più in alto in vista di un ottavo di finale non chiuso contro Francisco Cerundolo, semifinalista qui a Miami lo scorso anno (anche grazie alle vesciche di Sinner che nei quarti di finale gli lascio strada libera dopo mezzo set) contro il quale non ci sono precedenti.

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ATP

Miami, il programma di martedì 28 marzo: Trevisan secondo match sul centrale, Sinner apre sul Grandstand, Sonego nella notte

Martina sfiderà Rybakina dopo Fritz-Rune. Jannik aprirà le danze sul secondo campo contro Rublev

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Hard Rock Stadium - Miami 2023 (foto Twitter @Ubitennis)

Il menù del Miami Open con il passare dei giorni inizierà anche ad assottigliarsi, ma con piatti sempre più golosi. Martedì 28 marzo, a partire dalle 17 italiane (le 11 in Florida) sarà tempo di ottavi di finale maschili e dei due quarti della parte alta del tabellone femminile. E gli appassionati di tennis in Italia potranno gioire: i nostri due beniamini già sicuri di scendere in campo (in attesa del match di Lorenzo Sonego) giocheranno infatti ad orari “umani” per il Bel Paese. Martina Trevisan, la n.1 azzurra, giocherà il primo quarto di finale 1000 della carriera come secondo match sullo Stadium, il campo centrale, non prima delle 20:00 italiane, opposta a una delle giocatrici del momento come Elena Rybakina. Prima e dopo di lei, sull’impianto principale, due partite maschili assolutamente da non perdere, quelle tra Taylor Fritz e Holger Rune e l’attesissima Carlos Alcaraz contro Tommy Paul (l’ultima volta furono fuoco e fiamme).

Nella notte, non prima dell’1 italiana, sul centrale giocheranno invece Jessica Pegula contro Anastasia Potapova, in una forma smagliante, e a chiudere Daniil Medvedev, a dir poco favorito contro Quentin Halys. Ma il russo che più tocca da vicino i colori tricolori nella giornata degli ottavi è però Andrey Rublev: la tds n.6 aprirà infatti il programma del Grandstand, alle 17:00, contro Jannik Sinner, ben determinato a non frenare la propria corsa. A seguire giocheranno Van De Zandschulp – Ruusuvuori e Khachanov – Tsitsipas, in una partita in cui il russo potrebbe riscattare la sconfitta nella semifinale dell’Australian Open se le versioni di entrambi saranno quelle ammirate contro Lehecka e Garin. Infine, e questa è l’unica piccola “nota dolente”, potrebbe esserci Sonego. Il torinese, dovesse battere Tiafoe, affronterà Cerundolo nell’ultimo match in programma sul Grandstand, quello della sessione serale, con start previsto all’1 di notte (le 19:00 in Florida). Dunque il secondo ottavo della carriera di Lorenzo a Miami potrebbe richiedere uno sforzo ai tifosi al di qua dell’oceano…dopo aver disinnescato il miglior Big Foe della carriera.

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