Caso Ada Hegerberg, l'indignazione di Murray: "Sessismo surreale"

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Caso Ada Hegerberg, l’indignazione di Murray: “Sessismo surreale”

Accuse di sessismo alla premiazione del Pallone d’Oro femminile. Il tennista scozzese ha commentato con disgusto una frase del dj Solveig

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La premiazione del Pallone d’Oro 2018 è già una dei temi sportivi più chiacchierati della settimana, non solo perché Luka Modric ha interrotto il duopolio Messi-Ronaldo che durava da ben dieci anni. Sta facendo molto discutere un episodio avvenuto subito dopo la premiazione della vincitrice del Pallone d’Oro femminile. Ha vinto Ada Hegerberg, attaccante norvegese dell’Olympique Lione la cui gioia è stata per un attimo smorzata da una domanda del dj Martin Solveig, uno dei presentatori del Gran Galà. “Ho preparato un piccolo festeggiamento per Kylian (Mbappé, ndr) che è stato al gioco, magari si può fare qualcosa di simile, sai twerkare? Per ‘twerkare’ si intende eseguire un tipo di ballo in cui la ballerina (o il ballerino) scuote su e giù i fianchi e le natiche. Tra l’imbarazzo generale, Heberberg ha risposto con un “no” glaciale. Da quel momento si è scatenato il putiferio sui social, che in gran parte hanno bollato l’intervento di Solveig come sessista.

Tra i tanti che considerano irrispettosa la domanda del dj c’è Andy Murray. Lo scozzese, furente, ha pubblicato due storie sul suo profilo Instagram. “Un altro esempio del sessismo ridicolo che ancora esiste nello sport. Perché le donne devono ancora sopportare questo schifo? Che domande sono state fatte a Mbappé e Modric? Immagino qualcosa sul calcio. E per tutti quelli che pensano che la gente stia avendo reazioni esagerate e che è stato solo uno scherzo… non lo era. Sono nel mondo dello sport da tutta la vita e questo livello di sessismo è surreale”. Murray si è sempre schierato in favore della parità di sessi, causa o conseguenza della sua collaborazione con Amelie Mauresmo, una delle pochissime donne ad aver allenato un giocatore di vertice del circuito ATP. In molti ricorderanno le parole del campione britannico durante la passata stagione, quando aveva fermamente espresso il suo favore alla parità di montepremi tra circuito maschile e femminile. A prescindere da quanto l’episodio Herrberg-Solveig sia stato eventualmente ingigantito – i due si sono chiariti dopo la cerimonia – il femminismo di Andy Murray rimane una nota estremamente positiva nel panorama sportivo, e non solo.

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