L’incerto futuro del Tennis Club Napoli

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L’incerto futuro del Tennis Club Napoli

La giunta comunale della città partenopea ha deciso di mettere all’asta la struttura. Ma gli storici gestori del club non hanno esercitato il diritto di prelazione, ritenendo la richiesta di 23,5 milioni di euro troppo alta. Ora però si aprono spiragli nella trattativa

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Un enorme pezzo di storia del tennis a Napoli rischia di andare perso per sempre. La giunta comunale e gli attuali vertici del Tennis Club Napoli non hanno ancora trovato un accordo per la vendita della struttura del circolo. Tuttavia, sembrerebbe esserci un avvicinamento tra le due parti. Da una lato, la dirigenza del club che vanta 113 anni di vita e oltre 800 soci, ha riaffermato la sua volontà di acquisire l’immobile, seppur ad una cifra più bassa di quella richiesta dal comune. Dall’altra, per evitare il peggio e forse spinte dalla mancanza di potenziali altri gestori, le autorità partenopee stanno cercando di venire in contro al club.

La storia è riassumibile in maniera molto breve. A fine novembre, il sindaco Luigi de Magistris aveva approvato una serie di delibere per la dismissione di immobili pubblici al fine di “rilanciare i servizi strategici” ma, forse soprattutto, “raggiungere in maniera efficace gli obiettivi del piano di rientro”, nel bilancio si intende. Della lista di immobili da vendere faceva parte anche lo storico circolo del tennis di viale Anton Dohrn, proprio sul lungomare. La valutazione del comune per l’immobile e dunque l’ammontare di denaro che si sperava (e si spera ancora) di ottenere dalla vendita era stata stimata a 23,5 milioni di euro.

Una cifra che però è stata ritenuta troppo alta dalla dirigenza del Tennis Club Napoli, il gestore attuale, che sorprendentemente non aveva esercitato il diritto di prelazione. “23,5 milioni di euro non stanno né in cielo né in terra”, aveva tuonato Riccardo Villari, attuale presidente del club, “Abbiamo costruito il Tennis Club con i nostri soldi. Purtroppo negli anni cinquanta i soci non hanno preteso che venissero riconosciute queste spese. Vogliamo acquistare la struttura ma ad un prezzo congruo e giusto”. Ma la giunta comunale non era scesa a compromessi. Così, seguendo la procedura, il circolo dovrebbe andare all’asta con questa valutazione di base. Se anche la seconda asta, con una base scontata del 10 per cento, ossia 21 milioni, non sarà fruttuosa dovrebbe ripartire la trattativa. Nel frattempo però si potrebbe assistere ad uno stallo delle attività.

Tuttavia, lo spirito natalizio sembra aver portato a miti consigli la giunta comunale. Carmine Sgambati, presidente della commissione Sport e Patrimonio Comunale di Napoli, ha infatti rassicurato tutti. “Stiamo lavorando perché il Tennis Club Napoli rimanga ai propri soci”, ha dichiarato Sgambati in visita al circolo, “Fa bene il presidente Villari a sentirsi padrone di casa. Il nostro obiettivo è fare in modo che rimangano i soci rimangano padroni a casa propria”. Villari ha ribadito la sua posizione, ferma ma tesa a risolvere positivamente la situazione. “Era ora che qualcuno facesse un passo in avanti”, ha affermato, “Noi siamo pronti ad acquistare la struttura e non è solo una dichiarazione di intenti. Naturalmente non ai valori di mercato indicati dal comune che non condividiamo. Abbiamo chiesto aiuto a dei professionisti a una valutazione più reale possibile”.

Il presidente ha anche sottolineato l’impegno del circolo nella promozione del tennis e la disponibilità ad ospitare grandi eventi che danno lustro all’intera città di Napoli. “Noi siamo pronti a fare la nostra parte come sempre”, ha proseguito, “Al comune abbiamo offerto la nostra piena disponibilità nel sociale come nello sport, sia quando si è trattato di affrontare il problema del fitto del circolo sia per i grandi eventi organizzati a Napoli negli scorsi anni, come la Coppa Davis (la sfida vinta contro al Gran Bretagna di Murray nel 2014 ndr) e le World Series di vela”.

E infine, una mano tesa al sindaco De Magistris: “Lo aspettiamo per poter parlare da vicino delle nostre criticità e del nostro futuro”. Chissà che anche dall’altra parte non arrivino segnali positivi. La meravigliosa città partenopea ha già perso il suo torneo più prestigioso dato che dal 2016, il Tennis Club Napoli ha smesso di organizzare l’annuale Challenger per mancanza di fondi. Ora però in bilico c’è addirittura la gestione dello stesso circolo, per un disguido con l’amministrazione. C’è dunque da sperare che si arrivi ad una soluzione che accontenti entrambe le parti per il bene del tennis e di Napoli.

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