A Brisbane finisce l'incubo di Nishikori: vince un titolo dopo 3 anni

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A Brisbane finisce l’incubo di Nishikori: vince un titolo dopo 3 anni

Ci sono voluti 51 tornei a Kei Nishikori prima di sollevare di nuovo al cielo un trofeo: il giapponese batte Medvedev in tre set e conquista il dodicesimo titolo in carriera dopo nove finali perse

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Kei Nishikori interrompe un digiuno durato quasi tre anni, oltre cinquanta tornei, e nove finali perse, sconfiggendo Danil Medvedev nella finale di Brisbane. Il giapponese, seconda testa di serie, non vinceva un torneo dal febbraio 2016: si giocava a Memphis, ATP 250, e l’avversario era Taylor Fritz. Da allora infortuni, sfortuna e, come detto, ben nove finali perse: tre Master 1000 (Miami e Toronto 2016, contro Nole, e Montecarlo 2018, contro Rafa), quattro ATP 500 (tra cui Tokyo contro Medvedev lo scorso anno), e due ATP 250. A Brisbane ci aveva già perso in finale due anni fa, contro Grigor Dimitrov. Il giapponese ha giocato una partita in attacco sfruttando le debolezze, sopratutto nervose, del russo. Si presenta ora a Melbourne come il più pericoloso avversario agli ottavi per le prime otto teste di serie. 

PRIMO SET – Il russo inizia col piglio giusto, tenendo bene sulla diagonale di rovescio e costringendo Nishikori a giocare lontano dalla linea di fondo. Medvedev sale subito 0-40 nel secondo gioco, ma ha bisogno dei vantaggi per fare il break iniziale. Il russo sale sul 3-0, e sembra che la partita possa indirizzarsi sui binari della finale di Tokyo dello scorso anno, quando Medvedev lasciò solo sei giochi al giapponese. Nishikori non ha intenzione però di lasciare andare la decima finale consecutiva – eguaglierebbe il record negativo di Benneteau – o perlomeno non così in fretta: con l’aiuto di una percentuale al servizio deficitaria da parte del russo, il numero 9 al mondo si avvicina al campo e alza le marce, costringendo spesso Medvedev a giocare sovraritmo e inevitabilmente a commettere errori. Il giapponese recupera il break e con una risposta di rovescio strettissima vincente nel sesto gioco si porta per la prima volta avanti nella partita. Nishikori non soffre più nei suoi turni di battuta e il set si avvia rapidamente alla naturale conclusione: 6-4 per Nishikori.

SECONDO SET – L’inerzia è dalla parte del giapponese, Medvedev tradisce del nervosismo e Nishikori ha diverse occasioni per avanzare di un break anche nel secondo set. La seconda testa di serie ha due palle break nel primo gioco, quattro nel quinto gioco, e due nel settimo. Medvedev ne annulla molte a rete: il russo attacca costantemente, a volte in maniera scellerata poiché Nishi copre il campo alla grande, pur non essendo un difensore puro. Il gioco è rapido e divertente, Nishikori si produce in lob rimarchevoli e Medvedev fa intravedere un buon tocco. Al momento di mordere però, il giapponese si tira indietro e lascia l’occasione al russo. È il caso dell’ultima palla break avuta da Nishikori nel set, in occasione della quale Medvedev serve una seconda morbida su cui il giapponese indietreggia e spedisce il dritto in rete.

I 3 anni di magre, le 9 finali perse e le 7 palle break sciupate entrano nella testa del giapponese: va avanti 30-0 nell’ottavo gioco, ma si fa riprendere sul 30-30. Qui il russo accelera, giocando due punti straordinari: il primo, che lo porta a palla break, è uno scambio di velocità e precisione da videogioco, concluso con un lob poco lungo di Nishikori; il secondo è un rovescio lungolinea vincente che gli dà il break, insperato. Il russo chiude poi agevolmente al servizio: 6-3 per Medvedev.

Daniil Medvedev – Brisbane 2019 (via Twitter, @BrisbaneTennis)

TERZO SET – Entrambi prendono una pausa, ma al ritorno in campo il fattore psicofisico sembra cominciare a fare difetto Medvedev: dopo un primo gioco con due doppi falli di Nishikori, la partita si indirizza velocemente sui binari del giapponese. Medvedev serve sempre meno prime e appare più provato fisicamente dell’avversario, forse a causa di un percorso più impegnativo per raggiungere la finale. Questa volta però Nishikori riesce ad affondare alla prima palla break a disposizione: dritto profondo e ancora dritto lungolinea a chiudere. Medvedev molla mentalmente e la partita si conclude 6 giochi a 2 per il giapponese, nonostante l’illusorio break russo a cui fa seguito l’immediata risposta (in risposta) di Nishikori, che chiude l’incontro con un break a zero. È il dodicesimo titolo in carriera per Nishikori, il primo dal febbraio 2016. In Australia avrà modo di attaccare la top 8. 

[2] K. Nishikori b. [4] D. Medvedev 6-4 3-6 6-2

Il tabellone completo

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