Musetti verso la finale: "Quando ho visto il mio colpo tra i migliori del torneo mi sono emozionato"

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Musetti verso la finale: “Quando ho visto il mio colpo tra i migliori del torneo mi sono emozionato”

MELBOURNE – Intervista allo junior Lorenzi Musetti, che battendo il connazionale Zeppieri si è qualificato per la seconda finale Slam consecutiva. “Mi fa piacere che Mouratoglou venga a vedermi”

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Lorenzo Musetti continua a fare sul serio. Nonostante il peso della prima testa di serie, nonostante la sorte gli abbia riservato un derby fratricida contro il connazionale e amico Giulio Zeppieri in semifinale, il 16enne di Carrara ha raggiunto la seconda finale consecutiva in uno Slam, dopo essere stato sconfitto a New York dal brasiliano Seyboth Wild. Al termine della sfida con Zeppieri, vinta con il punteggio di 6-2 6-4 in un clima piuttosto torrido, Musetti si è concesso ai microfoni di Ubitennis. Un’intervista lunga e interessante, di cui vi proponiamo l’audio integrale e la trascrizione delle parti salienti, che dimostra come il miglior under 18 italiano sia già molto maturo a dispetto della giovane età. 

Lorenzo tornerà in campo questa notte alle 4:30 (14:30 locali) contro lo statunitense Emilio Nava, di origine messicana, che non ha mai affrontato in carriera. L’incontro sarà trasmesso da Eurosport.

Ho gestito la partita meglio di Giulio. Si è visto nei momenti di difficoltà, quando lui ha calato un po’ l’intensità del gioco mentre io sono rimasto abbastanza costante per tutto il match. Ho giocato un’ottima partita, l’unica pecca è stata essermi rilassato un po’ troppo nel secondo set“. Lorenzo ha raccontato di aver parlato con Giulio a fine partita: “Era tranquillo, ovviamente mi ha augurato buona fortuna per domani. Credo che oggi siano state le mie variazioni a dargli fastidio. Spero che possa rigiocare altre partite di questo tipo“.

La difficoltà principale qui a Melbourne era costituita dal fatto di interpretare il ruolo di primo favorito, con le pressioni che ne derivano; per questo il percorso australiano gli è sembrato più difficile, nonostante a differenza di New York non abbia smarrito neanche un set sulla via per la finale. “In America è successo tutto un po’ a sorpresa, forse qui è stato un po’ più difficile perché c’erano delle aspettative, delle pressioni. Però ho confermato questo aspettative“. Uno dei momenti più emozionanti del suo torneo, per sua stessa ammissione, è stato vedere il suo splendido pallonetto in tweener nella selezione dei colpi migliori di giornata. “Stamattina ero a scaldarmi in palestra e davano i migliori cinque colpi del torneo. Al terzo posto c’era il colpo di Nadal, al secondo posto il mio: questa cosa mi ha fatto abbastanza emozionare. Per adesso è stato il più bel punto della mia carriera! Non ho esultato perché ero stanchissimo…“.

COACH E PREPARAZIONE – Gli chiediamo se le indicazioni molto frequenti del suo allenatore Simone Tartarini – ricordiamo che il coaching è permesso tra gli junior – gli creano qualche problema, o se invece lo aiutano nella conduzione della partita. “Nei momenti di difficoltà sicuramente cerco l’appoggio di Simone. In certi casi mi aiuta tanto, magari in altro fai la cosa giusta e poi sbagli; loro ti dicono quello che devi fare, poi sta a te farlo. Se lo fai bene vinci, se lo fai male… perdi! Credo comunque che sia una bella cosa poter condividere delle cose sul campo con i maestri”. Non lo distrae neanche l’ingombrante presenza sugli spalti di Mouratoglou, con il quale si è allenato diverse volte lo scorso anno; l’allenatore di Serena, dopo aver presenziato alla sua sconfitta e a quella di Tsitsipas, ha seguito dal vivo anche la semifinale di Musetti. “Cerco di concentrarmi solo su Simone o su altri punti di riferimento, magari i miei genitori. Tutti gli altri non mi danno fastidio, anzi, mi fa piacere che vengano a vedermi“.

Evidenti anche i miglioramenti fisici e tecnici di Lorenzo, che negli ultimi mesi si è allenato duramente a Tirrenia con il preparatore atletico Roberto Petrignani per aumentare la massa muscolare. Di questo parla direttamente il suo allenatore Tartarini: “Quest’inverno abbiamo lavorato tantissimo e i risultati a livello muscolare si vedono: se guardate le foto di settembre, quello di oggi sembra suo fratello. Il servizio è aumentato di 20-30 km/h, qui a Melbourne ha tirato il suo servizio più veloce a 204 km/h. Lui batteva a 178-180, ora arriva anche a 200. Questo per un discorso sia tecnico che muscolare, lui aveva un fisico molto longilineo”.

Lorenzo, come abbiamo detto, non ha mai affrontato l’avversario che gli contenderà il titolo questa notte, Emilio Nava. “Se è arrivato in finale è sicuramente un ottimo giocatore. Serve bene, classico americano servizio-risposta e colpi potenti, magari preferisce rischiare piuttosto che rimanere a fondo campo. Sarà una bella partita”.

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