La stampa italiana celebra la vittoria di Cecchinato a Buenos Aires (Cocchi, Piccardi, Semeraro, De Ponti)

Rassegna stampa

La stampa italiana celebra la vittoria di Cecchinato a Buenos Aires (Cocchi, Piccardi, Semeraro, De Ponti)

La rassegna stampa di lunedì 18 febbraio 2019

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Buenos Aires, tris di Cecchinato. Oggi best ranking: è n. 17  (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Quando vede rosso, nessuno lo ferma più. Marco Cecchinato ha conquistato a Buenos Aires il terzo titolo della carriera battendo «El peque» Diego Schwartzman sulla terra di casa. Tre finali e tre titoli per il palermitano allenato da Simone Vagnozzi e Uros Vico, che da oggi raggiunge anche il best ranking in carriera salendo al numero 17 del mondo. (…).

LA RINCORSA Dopo i successi al 2° turno sul cileno Christian Garin, nei quarti sullo spagnolo Roberto Carballes Baena, in semifinale sull’argentino Guido Pella, il tennista azzurro in finale ha dominato Schwartzman, numero 19 della classifica mondiale, che in semifinale aveva annullato un match point a Dominic Thiem, l’austriaco campione in carica, per poi mandarlo a casa. Il punteggio del match di Cecchinato parla chiaro, 6-1 6-2, con un dominio fisico e tattico totale da parte dell’azzurro, che ha chiuso alla grande una settimana in cui non ha lasciato agli avversari nemmeno un set. Con i 250 punti conquistati e la nuova classifica di numero 17, il Ceck diventa il quinto azzurro nella storia come piazzamento nel ranking, superando Omar Camporese, Andrea Gaudenzi e Andreas Seppi, che sono arrivati al massimo al numero 18. (…).

TUTTI A RIO Ora il palermitano vola a Rio de Janeiro per giocare il torneo in cui saranno impegnati anche Fabio Fognini e Lorenzo Sonego. Mercoledì Marco affronterà una delle sue bestie nere, quell’Aljiaz Bedene che su cinque incontri (quattro nei Challenger) non gli ha mai concesso neanche un set. Lorenzo Sonego, numero 109 della classifica mondiale, entrato in extremis nel main draw, deve vedersela con lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas, numero 96, mentre Fabio Fognini, ora 15 del ranking, esordirà con il Next Gen canadese Felix Auger-Aliassime, numero 103 del mondo, in gara con una wild card.


Cecchinato centra il triplete a Buenos Aires (Gaia Piccardi, Corriere della Sera)

Buenos Aires è terra di italiani. Non stupisce che dopo Giorgio De Stefani (1935) e Nicola Pietrangeli (’63 e ’65), là dove in finale nell’era Open avevano fallito Panatta, Volandri, Di Mauro e Fognini, a sbancare la capitale dell’Argentina sia Marco Cecchinato, a suo agio sul centrale intitolato (in vita) a Guillermo Vilas come un pesce nell’acqua. A furia di palle corte, l’antica arma con cui l’anno scorso si era fatto largo fino alla semifinale del Roland Garros, il palermitano ha frustrato l’entusiasmo dell’enfant du pays Diego Schwartzman, numero 19 del ranking, capace davanti al pubblico di casa di racimolare contro un avversario in stato di grazia appena tre game (6-1, 6-2). E il primo titolo stagionale per l’Italia, il terzo in carriera per Cecchinato, che ha nel rosso il terreno d’elezione (Budapest e Umago, nel 2018, erano stati vinti sulla stessa superficie) e spezza un piccolo digiuno azzurro risalente a Los Cabos l’agosto scorso, quando era stato Fognini Cecchinato centra il triplete a Buenos Aires ád alzare le braccia ál cielo (…). da oggi l’azzurro sale al numero 17 (best ranking), diventando il quinto italiano della storia come piazzamento (Camporese, Gaudenzi e Seppi si sono fermati al numero 18), il secondo dietro Fabio Fognini (numero 15), la cui stagione sulla terra non riesce a decollare (…). Da oggi si gioca a Rio de Janeiro, in Brasile, nell’Atp 500 di cui l’austriaco Thiem è testa di serie numero uno davanti all’attacco a due punte italiano: Fognini e Cecchinato. II favorito numero quattro è l’argentino Schwartzman, campione in carica, totalmente decodificato dal Ceck che affronta lo sloveno Bedene al debutto. Nell’aria buone sensazioni.


Cecchinato supertris. Cecchinato da sorpresa  (Stefano Semeraro, Corriere dello Sport)

Confermarsi nello sport è la cosa più difficile. Oltre che talento, fortuna, sacrifici e allenamenti servono neuroni inossidabili, e a quanto pare Marco Cecchinato dispone anche di quelli. Il suo 2018 è stato straordinario, addobbato dai due tornei vinti a Budapest e Umago e dalla semifinale del Roland Garros conquistata con la memorabile vittoria su Djokovic nei quarti. Il 2019 conta già una semifinale di lusso sul cemento di Doha e la vittoria asportata ieri sulla terra di Buenos Aires in due set (6-1 6-2) e appena 66 minuti a Diego Schwartzman, ex n.11 del mondo che a Baires ci è nato e quindi sul centrale intitolato al grande Guillermo Vilas (8 titoli nel torneo) giocava in casa Neppure il tradizionale tifo, la hinchada, è riuscita però ad accendersi. Il Ceck, una furia, ha dominato dal primo all’ultimo punto, massacrando El Peque anche (soprattutto) con il rovescio, un tempo il colpo più debole del repertorio. E’ il terzo titolo che Marco si porta a casa dallo scorso aprile, tutti a livello di “250”. Baires viene dopo Budapest e Umago, ma ha un peso storico-statistico diverso, perché vale un best ranking da numero 17 del mondo che fa di Cecchinato il quinto italiano come posizione in classifica mondiale nell’era Open dopo Panatta (4), Barazzutti (7), Bertolucci (12) e Fognini (13) (…).

STORIA. Cecchinato ha scavalcato, sempre in termini di ranking, tre pezzi di storia del nostro tennis come Omar Camporese, Andrea Gaudenzi e Andreas Seppi, tutti arrivati al massimo al numero 18. Nella classifica attuale si è messo dietro Bautista-Agut e lo stesso Schwartzman. Il suo è il 63° titolo azzurro dell’Era Open, fra l’altro era dal 1965 che un italiano non vinceva a Buenos Aires. Allora toccò a Pietrangeli (…). Schwartzman sicuramente non era l’Uomo Nero dei giorni migliori, sabato aveva dovuto battagliare tre set per accettare i regali di un Thiem molto deludente, mentre Marco si era sbarazzato rapidamente dell’altro gaucho Pella. Ma il Ceck non lo ha fatto entrare in partita. Inavvicinabile per El Peque al servizio, aggressivo nei game di risposta, bravo a miscelare ritmi e velocità usando nelle giuste dosi la smorzata, la sua arma preferita sulla terra. Quando arriva in finale del resto per ora il suo record non lascia dubbi: tre centri su tre, senza mai perdere un set (…). Siamo solo a febbraio, certo, ma se i proverbi – e le statistiche – contano qualcosa, Marco è di nuovo sulla strada buona.


Trionfo a Buenos Aires, Cecchinato superfast  (Diego De Ponti, Tuttosport)

Il Ceck spazza via Diego Schwartzman e conquista, a Buenos Aires, il suo terzo titolo in carriera. Spazzato via il beniamino di casa, che il giorno prima si era tolto la soddisfazione di eliminare l’emergente Dominic Thiem. Marco Cecchinato chiude i giochi in un’oretta e qualche scampolo di minuto con il punteggio di 6-16-2. Quando l’argentino prova a tirare su la testa, il palermitano risponde con una nuova accelerazione che taglia definitivamente le gambe al suo avversario e cala il tris vincente in altrettante finali nel circuito Atp. Dopo i successi nella passata stagione a Budapest e Umago, il 26enne di Palermo, e terza testa di serie, conquista l’Argentina Open (…).

VITTORIA PESANTE (…) Quello di ieri è un successo importante perché consente al siciliano di salire in 17a posizione nella classifica mondiale, migliorando ancora il proprio ranking, così da diventare il quinto azzurro nella storia come piazzamento nel ranking (meglio di Omar Camporese, Andrea Gaudenzi e Andreas Seppi che sono arrivati al numero 18). Però è un successo che vale anche in prospettiva perché nel 2018 Marco fu il protagonista di un’impresa al Roland Garros e la vittoria di ieri è importante visti i meccanismi di punteggio.

GIORNATA SÌ Che la giornata fosse quella giusta si è capito subito. Dopo aver mancato tre palle break già nel secondo gioco, il siciliano ha tolto la battuta all’argentino nel quarto game (doppio fallo del padrone di casa sul 30-40 confermando il break per il 4-1). Troppo bassa la velocità del servizio dell’argentino per impensierire il gioco di Cecchinato. (…). L’ultima spallata è arrivata puntuale ad opera di Cecchinato, che senza tremare ha chiuso un match impeccabile, meritandosi anche l’abbraccio del 26enne di Buenos Aires. SUBITO RIO Neanche il tempo di gioire che si torna in campo a Rio. Marco Cecchinato affronta oggi lo sloveno Aljaz Bedene, numero 57 Atp, che si è aggiudicato in due set i cinque testa a testa con il 26enne di Palermo, quattro dei quali disputati a livello challenger. Lorenzo Sonego, numero 109 della classifica mondiale, entrato in extremis nel main draw (inizialmente era stato inserito nelle qualificazioni), deve vedersela con lo spagnolo Albert Ramos-Vinolas, numero 96 Atp. Non ci sono precedenti fra i due. Fabio Fognini, numero 15 del ranking mondiale e secondo favorito del tabellone, esordirà con il Next Gen canadese Felix Auger-Aliassime, numero 103 Atp, in gara con una wild card (…).

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