Laureus Awards, Djokovic sportivo dell'anno: "Tutto merito di Jelena". Premiata anche Osaka

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Laureus Awards, Djokovic sportivo dell’anno: “Tutto merito di Jelena”. Premiata anche Osaka

Nole conquista il riconoscimento per la quarta volta in carriera e ringrazia la moglie in un commovente discorso. Osaka riceve il premio per il ‘breakthrough’ dell’anno

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Novak Djokovic - Laureus Awards 2019 (foto via Twitter, @LaureusSport)
 

Lunedì a Montecarlo si è tenuta la cerimonia di premiazione dei Laureus Sports Awards, riservati agli sportivi che più si sono distinti nel corso della stagione 2018. Il tennis si è ritagliato uno spazio importante nel corso della elegante serata monegasca, grazie a Novak Djokovic e Naomi Osaka.

Il serbo è stato infatti nominato Sportivo dell’anno, superando la concorrenza di Lebron James, del maratoneta Eliud Kipchoge e del calciatore Kylian Mbappé. È la quarta volta che Nole viene insignito di questo prestigioso riconoscimento (2012, 2015 e 2016 gli altri successi). Il premio è interamente frutto della seconda parte di stagione, una cavalcata da 35 vittorie e appena 3 sconfitte durante la quale Djokovic ha stupito il mondo vincendo due Slam (Wimbledon e US Open) e due Masters 1000 (Cincinnati e Shanghai).

Un Laureus Award è ciò che ogni atleta vorrebbe vincere e questo qui in particolare rappresenta un grande onore per me. Essere in mezzo a così tanti grandi dello sport stasera dà a questo premio un significato speciale”, ha esordito Djokovic nel discorso di premiazione. “L’anno scorso è stato incredibile per me. Tornare dall’infortunio e vincere Wimbledon e US Open è qualcosa che ricorderò per sempre”. Il serbo è però andato oltre ai soliti convenevoli da galateo della premiazione e ha riflettuto sul difficile periodo che ha preceduto i suoi recenti successi. “Negli ultimi tre anni, dopo la vittoria al Roland Garros del 2016, ho imparato tante lezioni. Volevo quell’obiettivo, vincere tutti e quattro gli Slam, e quando l’ho raggiunto mi sono sentito sollevato, ma non realizzato“. 

La famiglia, e in particolare la moglie Jelena, è stata la chiave per ritrovare la serenità perduta e la voglia di tornare a competere. “Ho avuto la fortuna di avere accanto mia moglie che mi ha dato la forza per fronteggiare le avversità e con il suo supporto mi ha permesso di sconfiggere i dubbi e dilemmi che uno sportivo può avere quando ha problemi fisici o quando sta cercando se stesso. C’è stato un momento in cui non riuscivo più a trovare un motivo per giocare a tennis: non mi divertivo più e dubitavo che valesse la pena di sopportare il dolore e la fatica privando per giunta la famiglia del mio tempo. È stato allora che lei mi ha fatto sentire la sua vicinanza e ne sono uscito. Adesso eccomi qua, ma il merito di quello che ho vinto dopo è più suo che mio. Quando affronti avversità o sfide, devi guardare dentro di te dove ci sono le risposte“.

A Naomi Osaka è invece stato riservato il premio per il miglior breaktrough della stagione, figlio in gran parte del successo agli US Open contro il suo idolo Serena Williams. La tennista giapponese ha poi dimostrato che quel titolo Slam non è stato un caso, ripetendosi subito in Australia poche settimane fa. La recente notizia della separazione dal suo coach Sascha Bajin ha un po’ sconvolto tutti, ma Naomi pare tranquilla e si gode questo riconoscimento. “Voglio ringraziare l’Accademia Laureus per avermi assegnato il premio per il breaktrough dell’anno“, ha detto Osaka in un video messaggio. Voglio ringraziare anche il mio staff tecnico e la mia famiglia per essere stato con me per tutti questi anni. Osaka ha battuto candidati del calibro di Ana Carrasco (motociclismo), Sofia Goggia (sci), Jakob Ingebrigtsen (atletica), Geraint Thomas (ciclismo) e Brianna Williams (atletica).

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