Auger-Aliassime: "Nel secondo set ho avuto un vuoto, non trovavo energie"

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Auger-Aliassime: “Nel secondo set ho avuto un vuoto, non trovavo energie”

Il 18enne canadese analizza la sconfitta contro Nishioka nel terzo turno di Indian Wells. “È dura, ma non perdo di vista il quadro generale”. Prossimo obiettivo: superare le qualificazioni al Miami Open

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Felix Auger-Aliassime - Indian Wells 2019 (foto Luigi Serra)
 

Spunti tecnici: Auger-Aliassime, elasticità e rapidità di piedi da pugile

Felix Auger-Aliassime ha perso contro Yoshihito Nishioka, nonostante un set e un break di vantaggio. Lasciando da parte il trito topos giornalistico della “prova del nove”, è indubbio che si tratti di una piccola sorpresa alla luce del rendimento del canadese nelle ultime settimane e anche del ranking. Non sono il primo a perdere un match del genere e sicuramente non sarò l’ultimo“, fa notare con serena consapevolezza lo stesso Felix. Come dargli torto?

Invero, nella sua pur breve carriera, ad Auger-Aliassime era già capitato di perdere un match simile, lo scorso anno a Toronto contro Daniil Medvedev. Quando gli viene ricordato quell’incontro in conferenza stampa, Felix si dimostra però poco convinto del paragone. “No, penso che sia diverso. Con Medvedev ero in vantaggio nel terzo, in vantaggio nel tiebreak. Oggi ho iniziato bene, ma poi non ho giocato bene come quella volta. Penso che quello dell’anno scorso sia stato un match di grande qualità ed è stato ancora più frustrante perché ero in casa e stavo comandando nel punteggio“.

Felix si sofferma sul black out che lo ha colto nel secondo set, quando sembrava che ormai il match fosse ben indirizzato verso un esito favorevole. “Non mi sentivo al meglio fisicamente. Ero avanti di un break, ma qualcosa non andava. Mi sentivo in bilico“. Il canadese non esclude il peso di eventuali scorie della partita contro Tsitsipas, rapida sì, ma intensa. “Mi sentivo bene quando mi sono alzato stamani, ma nel secondo set ho avuto come un buco. Non riuscivo a trovare le energie. Quando mi sono trovato spalle al muro, ho cambiato un po’ marcia, ma se fossi stato più fresco forse avrei giocato meglio nel secondo“.

Nonostante l’amarezza per la sconfitta, giunta poi in un modo tanto rocambolesco, Felix non dimentica i miglioramenti dell’ultimo periodo e si ritiene molto soddisfatto del suo livello. “Questa è una dura sconfitta, ma non perdo di vista il quadro generale. Se mi avessero detto due mesi fa che sarei stato in top 60, ne sarei stato felicissimo. Sapevo di potercela fare, che era una cosa nelle mie corde, ma il modo in cui sono andate le cose è stato ottimo per me. Prenderò gli aspetti positivi di questo torneo e andrò avanti“. Direzione Miami, dove, a meno di una wild card dell’ultimo minuto, dovrà giocare le qualificazioni.

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