Indian Wells: Federer ai quarti senza sbavature, Edmund si sveglia tardi

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Indian Wells: Federer ai quarti senza sbavature, Edmund si sveglia tardi

Prestazione di sostanza per Roger, Kyle prova una reazione solo nel secondo set. Ora per lo svizzero Hubert Hurkacz, rivelazione del torneo

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[4] R. Federer b. [22] K. Edmund 6-1 6-4

da Indian Wells, il nostro inviato

Continua apparentemente senza ostacoli il cammino di Roger Federer nel BNP Paribas Open di Indian Wells. Dopo aver liquidato il suo amico Wawrinka in 59 minuti al terzo turno, meno di 24 ore dopo ha impiegato solamente qualche minuto in più per aggiudicarsi il match inedito con Kyle Edmund, in serie positiva da sette partite dopo la sua vittoria nell’Oracle Challenger di Indian Wells.

Il primo set vinto da Federer ha avuto un punteggio ingannevolmente a senso unico: lo svizzero ha ricevuto in regalo tre doppi falli nei primi due turni di battuta di Edmund, conditi da altri quattro errori gratuiti che hanno confezionato i due break per il 5-0. Ciò che però il punteggio non dice è che Roger ha dovuto annullare due palle break sul 2-0, impiegando ben 16 turni per tenere il suo secondo game di servizio con i passanti di Kyle hanno più volte rintuzzato le sue sortite offensive. Il referto dell’arbitro è però quello che decide chi passa al turno successivo: i punti decisivi li fa quasi tutti lo svizzero e in 28 minuti il primo set si conclude con un 6-1 per Federer.

Nel pomeriggio probabilmente più caldo del torneo, ma che comunque supera a stento di 20 gradi, tutte le celebrità presenti a Indian Wells vengono fuori a vedere l’aspirante “capra”: Pete Sampras con il figlio Ryan, che sta passando le vacanze scolastiche a osservare campioni da vicino, il patron Larry Ellison e Rod Laver sono tutti in fila nella tribuna d’onore a vedere questo quarto turno, mentre l’ex n.1 Jim Courier fa notare che questa è probabilmente una delle poche partite che Federer gioca senza che vi sia il tutto esaurito.

Edmund ha provato a macinare il suo gioco fatto di pressione da fondocampo e di diritti super-arrotati, ma il suo avversario non gli ha lasciato il tempo di aprirsi il campo mantenendosi sempre costantemente nei pressi della riga di fondo e variando il gioco con il serve and volley. Il mio compare Luca Baldissera, che si preoccupa di fotografare i protagonisti dalla tribuna stampa, mi ha fatto notare che nelle immagini catturate dalla nostra Nikon mentre Nadal è sempre circondato da un mare di verde, il campione svizzero invece non è mai troppo lontano dal colore blu del campo.

La pressione da fondo di Federer gli ha procurato il break anche nel secondo set, sul 2-2, quando Edmund ha ceduto quattro punti consecutivi dal 15-0 e si è trovato come nel parziale precedente a inseguire. Il controllo dei game di servizio del britannico è stato comunque migliore di quello del primo set ed è riuscito a rimanere in scia, procurandosi una palla del controbreak sul 3-4 e due sul 4-5, che però Federer ha giocato con attenzione per chiudere la partita in appena 63 minuti.

Nei quarti di finale lo svizzero affronterà il polacco “NextGen 2018” (se ancora non vi siete stufati di questa definizione) Hubert Hurkacz, che a sorpresa ha eliminato il canadese Denis Shapovalov.

L’AVVERSARIO NEI QUARTI

H. Hurkacz b. [24] D. Shapovalov 7-6(3) 2-6 6-3 (Antonio Ortu)

È la miglior settimana della giovane carriera di Hubert Hurkacz, il classe 1997 polacco che ha raggiunto per la prima volta i quarti di finale in un Masters 1000. Dopo aver battuto Kei Nishikori al terzo turno Hurkacz ha prevalso anche su Denis Shapovalov, che partiva leggermente favorito alla vigilia. Il canadese ha giocato in maniera poco ordinata, soffrendo soprattutto i cambi in lungolinea di grande potenza del polacco e il suo poderoso servizio. Nel primo set tuttavia l’unico ad avere occasioni di break è Shapovalov, che sul 4-4 perde in risposta un game che avrebbe forse cambiato l’andamento della partita.

A mettere la testa avanti è invece Hurkacz che vince senza problemi il tie-break della prima frazione. Shapovalov parte forte nel secondo set e con un allungo di quattro giochi consecutivi dal 2-2 mette il match in parità infiammando il pubblico, che è quasi tutto dalla sua parte. Dopo la vampata arriva però un altro passo falso: Hurkacz si prende il break di vantaggio nel primo game del terzo e nei suoi turni di servizio gioca con enorme sicurezza e solidità, caratteristiche già ammirate a Milano alle Next Gen ATP Finals. L’ultimo squillo di “Shapo” arriva nell’ottavo gioco, ma il 22enne polacco gli sbarra la strada con grande autorevolezza cancellando la palla del controbreak. Brutto il finale, con Shapovalov che chiude con un doppio fallo scagliando a terra la racchetta.

Dopo due ore e due minuti Hubert Hurkacz può festeggiare il risultato più importante della sua carriera. 

Risultati:

[18] G. Monfils b. P. Kohlschreiber 6-0 6-2
[7] D. Thiem b. I. Karlovic 6-4 6-3
[13] M. Raonic b. J.L. Struff 6-4 6-3
[LL] M. Kecmanovic b. Y. Nishioka 6-4 rit.
H. Hurkacz b. [24] D. Shapovalov 7-6(3) 2-6 6-3
[4] R. Federer b. [22] K. Edmund 6-1 6-4
[12] K. Khachanov b. [8] J. Isner 6-4 7-6(1)
[2] R. Nadal b. [Q] F. Krajinovic 6-3 6-4

Il tabellone completo

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