Montecarlo: a Lorenzo Sonego il derby italiano

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Montecarlo: a Lorenzo Sonego il derby italiano

Il torinese batte in due set Andreas Seppi e conquista la terza vittoria della carriera in un Masters 1000. Al secondo turno affronterà Karen Khachanov

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Lorenzo Sonego - Montecarlo 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Nel vorticoso e imperscrutabile andazzo del tennis contemporaneo, costellato da sorprese continue e ultimamente padroneggiato da padroni perlopiù incerti, una rassicurante certezza cui affidarsi permane: la prossima settimana, al prossimo torneo, troverete Lorenzo Sonego migliorato. Altro balzo in avanti per il giocatore nato a Torino: balzo di classifica, di gioco, di convinzione. L’esordio assoluto al Country Club, già difficilino di suo per imponenza storica del luogo, coefficiente di charme degli aficionados e insomma, per tutte quelle frivolezze indispensabili che caratterizzano il Rolex Masters, si sta rivelando per Lorenzo un piccolo trionfo: superate le qualificazioni, egli ha acciuffato anche il secondo turno grazie al successo nel derby, ulteriore complicazione, contro Andreas Seppi, uno che da queste parti è alla tredicesima apparizione.

Fermo da una quarantina di giorni per smaltire i sempiterni dolori all’anca e preparare la stagione sulla terra, il tennista di Caldaro ha offerto una lotta di un’ora e tre quarti a un avversario che nella lotta sembra trovare il compimento della propria arte. Non ancora rodato, Andreas ha sostanzialmente rincorso per tutto il match, seppur senza trovarsi realmente indietro per lunghi tratti. Tuttavia, il film della partita è girato su una trama coerentissima: soprattutto nel primo set, Sonego ha interpretato i propri turni di servizio come se fosse John Isner, ricavando ventinove punti su trentacinque (96% con la prima in campo) e otto ace, laddove Seppi, costretto a partire da 0-15 in tutti e sei i turni trascorsi in battuta, ha dovuto soffrire molto di più per difendersi. Affidatosi alla buona giornata di un drop shot molte volte utilizzato e molte volte vincente, nonché a lunghe trame da fondo per annacquare gli uno-due del più scoppiettante rivale, Andreas è appunto riuscito a guadagnare comunque il tie break senza concedere alcuna palla break: un non forzato di dritto e un gran vincente di Sonego lo hanno però subito fatto sprofondare sotto a uno zero a tre pesante da cui non è più riuscito a risalire.

Match indirizzato, per motivi psicologici e atletici evidenti: così pareva e così è stato, nonostante un Sonego sceso al servizio a livelli più umani eppure capace di trovare le prime due palle break del match nel primo gioco del secondo set, peraltro fallendole. Impressionante per l’abilità, se rapportata alla relativa esperienza a questi livelli, di giocare alla grande i punti delicati, uscendo sempre vincitore dal trenta pari al servizio maturato nel quarto, sesto e ottavo game, Sonego ha piazzato lo scatto decisivo nel gioco numero sette, che ha definitivamente spezzato la resistenza di Seppi.

Mi sto abituando a giocare contro i più forti, non è stato facile, perché a questi livelli l’esperienza è tutto. L’obiettivo è continuare a frequentare questi tornei, allenarsi con questi giocatori, senti di crescere ogni giorno“, ha dichiarato un serafico Sonego nella conferenza post match. Si alza il livello, mentre il numerino di fianco al suo nome nel ranking ATP continua a scendere: con la vittoria di oggi Lorenzo si assesta intorno alla posizione ottantasette, neanche male per chi meno di due anni fa era fuori dai primi trecento ed è arrivato sulla scena grande quando gli anni della cosiddetta “Next Generation” erano passati da un pezzo. “Da piccolo dicevano che non ero buono e avevano ragione, ma sono migliorato giorno dopo giorno nel tennis e nel fisico. Non è importante arrivare a vent’anni, ma arrivare“.

Il momento dell’Italia giovane al maschile continua a essere positivo, anche grazie a Lorenzo da Torino – “i risultati degli altri italiani non mi fanno provare invidia, ma mi stimolano. Ci miglioriamo a vicenda e va bene così” – e il prossimo turno contro Karen Khachanov, tutt’altro che chiuso, potrebbe ulteriormente prolungarlo.

Risultati:

P. Kohlschreiber b. [LL] T. Daniel 6-1 6-3
[10] D. Medvedev b. J. Sousa 6-1 6-1
M. Kukushkin b. J. Chardy 6-3 6-4
D. Lajovic b. M. Jaziri 6-4 6-4
[16] D. Goffin b. [Q] G. Andreozzi 6-1 6-4
M. Fucsovics b. [12] N. Basilashvili 7-5 3-6 6-1
[WC] J. Munar b. [WC] L. Catarina 6-0 6-3
[11] M. Cecchinato b. D. Dzumhur 4-0 rit.
J.L. Struff b. [15] D. Shapovalov 5-7 6-3 6-1
R. Bautista Agut b. J. Millman 3-6 6-1 6-1
[13] F. Fognini b. [Q] A. Rublev 4-6 7-5 6-4
[Q] L. Sonego b. A. Seppi 7-6(4) 6-4
R. Albot b. [Q] A. Bedene 6-4 6-2
M. Klizan b. [Q] F. Delbonis 7-6(3) 7-5
D. Schwartzman b. [17] K. Edmund 4-6 6-3 6-1

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