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Barcellona: Nadal vince la partita, Ferrer si prende gli applausi
Il derby spagnolo si chiude con la vittoria di Rafa, ma la standing ovation è per Ferru, al penultimo torneo della carriera. David lascia il campo prima di cedere alla commozione. Avanti Thiem e Nishikori, fuori Tsitsipas e Dimitrov

da Barcellona, il nostro inviato Federico Bertelli
ADEU DAVID – “Perdere contro Rafa è motivo di orgoglio”. Queste le ultime parole di Ferrer. Questo incontro di terzo turno non sarà stato una finale, ma è sicuramente stata una partita speciale, che ha scritto con ogni probabilità la parola fine ad una rivalità fra due dei migliori tennisti spagnoli della storia.
Sesta sfida fra i due spagnoli (di cui 4 in finale) qua a Barcelona, tutte a favore di Nadal, in una rivalità che pende decisamente a favore del maiorchino (25-6 gli scontri diretti fino ad oggi). L’ultimo scontro su terra risale addirittura al 2015 con Nadal che prevaleva in 3 set a Montecarlo. Un match che vede entrare in campo Ferrer molto centrato e subito con la voglia di essere aggressivo e mettere in difficoltà il maiorchino. Prime palle break nel gioco iniziale a favore di Ferru, subito annullate però da Nadal. Occasione persa che si rivelerà sanguinosa, visto che Nadal entra in campo molto più determinato di ieri, con un Ferrer che cerca di mantenere l’iniziativa in particolare con il rovescio incrociato (Ferru terminerà il set con ben 9 vincenti di rovescio, contro i soli 1 di Nadal). Nadal a metà del set sfrutta le opportunità concesse in un game in cui Ferru ha avuto un paio di occasioni per portare a casa il game e dopo una pausa di circa 45 minuti Nadal porta a casa il primo set con un’accelerazione di dritto che oggi sembra stare tornando su standard decisamente più accettabili.
Un Nadal che continua a pigiare sull’acceleratore anche nel secondo set, portandosi immediatamente 0-40 su servizio Ferrer e porta a casa il break grazie ad un errore banale di Ferrer che sembrerebbe cominciare a disunirsi, ma così non è. Ferru da buon guerriero attacca a testa bassa e ogni game diventa una corrida, con il pubblico che parteggia evidentemente per Ferrer. I break si sprecano, ma Nadal riesce sempre a mantenere la testa avanti. Ultimo game degno finale, con i due che competono fino all’ultimo e al meglio. La partita si chiude con il pubblico che grida “Ferru, Ferru” sulla pista intitolata a Rafa Nadal, e tutti ad applaudire, Rafa compreso.
L’immagine finale più significativa è la fascia fucsia di Ferrer lasciata in mezzo al campo lasciata come ultima orma sul campo, così come fatto anche negli ultimi tornei precedenti. Domenica ci sarà infine l’ultimo omaggio del torneo di Barcellona a Ferrer prima della finale e probabilmente sarà un momento intenso, anche se il vero saluto agonistico è stato oggi.

Di seguito alcune parole a caldo dei due protagonisti: “Perdere contro Rafa è un orgoglio. Se doveva arrivare questo momento è giusto che fosse contro di lui. Sono contento di aver finito sul campo Centrale, la pioggia ha rallentato il campo e io me ne vado contento con un buon livello di tennis”. E Ferrer se ne va dal campo in fretta e furia prima che la commozione prenda il sopravvento. Rafa invece evidenzia come “David si merita tutto questo, dopo tutti gli anni passati nel tour dando battaglia. È una sua decisione e la dobbiamo rispettare. Per quanto mi riguarda ieri è stata una partita dura ed era necessario fare un passo avanti. A parte tutto quello che significava questa partita per me, era comunque importante mostrare dei passi in avanti rispetto a ieri”.
KEI VA – Partita con poche emozioni, con il due volte campione qua a Barcellona Kei Nishikori che si sbarazza senza troppi problemi del giovane canadese. Un Nishikori che appare in crescita rispetto a Montecarlo, probabilmente l’aria di Barcellona fa bene al giapponese che non manca mai di rimarcare come Barcellona sia uno dei suoi tornei preferiti. Un primo set in cui Felix è troppo brutto per essere vero: chiuderà il parziale con 14 errori non forzati e 2 vincenti. Molto più equilibrato invece il secondo set in cui la differenza la fa la maggiore freddezza del giapponese nei momenti importanti, che ultimamente sta dimostrando un insospettabile killer instinct; secondo le statistiche ATP negli ultimi 12 mesi è fra i migliori 10 come percentuale di conversione delle palle break e oggi si è superato nell’annullare 5 delle 6 palle break concesse al canadese, nonostante un servizio notoriamente non fra i migliori. Decisivo un ottavo game da 11 punti che ha permesso a Kei di prevalere, con Felix che di fatto ha alzato lì bandiera bianca.
Di seguito alcune considerazioni del giapponese rese alla stampa dopo la vittoria: “Rispetto a qualche anno fa credo di essere più disciplinato e più solido dalla linea di fondo, in generale credo di essere migliorato. Parlando del mio passato è stato fondamentale per me essermi spostato negli stati uniti da giovane. In Asia tutti giocano allo stesso modo, mentre negli Stati Uniti ho dovuto adattarmi a differenti stili di gioco, ad esempio uno come Isner in Asia non si trova. Tornando ad oggi, per me sarebbe bello tornare in finale, ma comunque sarà difficile e spero di far bene”.
TROPPO THIEM PER MUNAR – Prova solida per l’austriaco che in un’ora e mezzo alla fine strangola il giovane spagnolo, che cerca di mettere tutto quello che poteva nel primo set, ma senza successo. Uno sforzo che poi pagherà nel secondo con Thiem che alla fine non gli lascia scampo. Un Munar che comunque come detto si batte bene, entrambi i giocatori termineranno un primo set ben giocato da entrambi con più vincenti che errori non forzati. Tuttavia nell’ultimo game del primo set, Munar si lascia prendere dalla tensione e paga lo sforzo mentale con un pessimo game condito da 2 palle corte mal giocate e un’ultima orribile che gli rimane completamente sulla racchetta sul set point, a testimonianza del fatto che aveva bisogno di uscire ormai dallo scambio in fretta.
Nel secondo set poi un Thiem che gioca solido approfitta della situazione per un allenamento agonistico. Il punto che gli concede il doppio break in questo senso è emblematico lo scambio della tranquillità in cui Thiem a seguito di un lungo palleggio è riuscito ad uscirne con un velenoso taglio di rovescio lungolinea che ha messo completamente fuori giri lo spagnolo. In questo tipo di soluzioni sembra di vedere la mano di Massu, che sta cercando di mettere nel arsenale di Thiem anche quelle variazioni che possono essere utili nei momenti delicati e contro i top player. L’austriaco velaggia quindi a velocità di crociera verso i quarti di finale, dove troverà Guido Pella.
TSITSI OUT – Il finalista della scorsa edizione del torneo Stefanos Tsitsipas cede in 3 set a sorpresa al tedesco Struff dopo 1h50. Salta in questo modo la rivincita con Nadal in quella che era stata la finale dello scorso anno.
Risultati:
[1] R. Nadal b. [WC] D. Ferrer 6-3 6-3
J-L. Struff b. [5] S. Tsitsipas 6-4 3-6 6-2
[3] D. Thiem b. J. Munar 7-5 6-1
G. Pella b. B. Paire 7-5 6-3
[LL] R. Carballes Baena b. C. Garin 6-4 7-6(2)
[4] K. Nishikori b. [16] F. Auger-Aliassime 6-1 6-3
[7] D. Medvedev b. M. McDonald 6-3 6-2
[LL] N. Jarry b. [13/WC] G. Dimitrov 2-6 6-4 7-6(2)
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Roland Garros: ribaltone Zeppieri! Bublik sconfitto al quinto set
Il romano Giulio Zeppieri vince per la prima volta in un tabellone Slam, venendo dalle qualificazioni. Eliminato al quinto kazako: ora sfida a Ruud

G. Zeppieri [Q] b. A. Bublik 6-0 4-6 4-6 6-3 7-5
Giulio Zeppieri vince il primo match in carriera nel tabellone principale di uno Slam! Alexander Bublik si arrende in cinque set dopo 3 ore e 20 di battaglia: bravissimo il romano a rimanere agganciato al match quando è stato sotto 2 set a 1 e a ribaltare tutto nel quarto e nel quinto set, tornando a giocare un tennis aggressivo e coraggioso. “Zeppo” che non si è fatto condizionare dalla pazzia del suo avversario, ma è rimasto concentrato sul suo tennis: adesso sfida nel secondo turno a Casper Ruud.
Approccio al match decisamente rivedibile da parte di Bublik che quasi prende come uno scherzo il match tra risposte con i piedi vicino alla linea del servizio, palle corte sconclusionate, doppi falli e qualche servizio da sotto. Dal canto suo Zeppieri non si fa distrarre, sul suo servizio non concede praticamente nulla e quando lo scambio si allunga in risposta arriva generalmente un errore da parte del suo avversario. Il primo set scorre via velocissimo con pochissimo spazio di riflessione tra un punto e l’altro e il tennista romano se lo aggiudica per 6-0 in poco meno di 20 minuti.
Il kazako pone un po’ più di attenzione a inizio secondo set, Zeppieri si distrae un attimo e paga subito subendo il break in apertura di parziale con un paio di errori con il dritto. Il giocatore italiano recupera solidità con il servizio e sul 3-2 arriva il contro-break con un bel recupero di rovescio sulla palla corta, un errore di dritto di Bublik e una splendida risposta bassa che non permette al giocatore di origini russe di giocare una demi-volée competitiva. L’azzurro continua a giocare in modo troppo contratto e poco sciolto, cerca di uscire frettolosamente dallo scambio con la palla corta, ma il kazako gioca due punti con grande attenzione e si riprende il break di vantaggio, andando avanti 4-3. Un break che basta al numero 51 del mondo per vincere per 6-4 il secondo set: la smorzata funziona sempre meglio e sorprende sempre più spesso Zeppieri che ha perso sicurezze e tranquillità rispetto alla prima parte di match.
Terzo set che comincia sui binari nell’equilibrio: nessuno dei due prende il sopravvento dopo due set andati via rapidamente. Le prime possibilità ce le ha Zeppieri in risposta nel quarto gioco, andando sullo 0-40 con un doppio fallo e un errore a rete banale di Bublik, ma il kazako serve benissimo per annullare tutte e tre le palle break, compresa una seconda di servizio sulla riga. Il tennista romano commette qualche imperfezione sul 3-3, non viene aiutato dalla prima e concede una palla break, ma Bublik risponde con i piedi dentro al campo e non riesce a far partire lo scambio. Zeppieri incappa in un brutto game sul 4-4: sbaglia un comodo rovescio e una volée di rovescio sopra la rete e concede il break al giocatore di Gatcina che chiude senza problemi con la battuta il set sul 6-4.
Nel terzo gioco del quarto set, Zeppieri si ritrova in una situazione difficile, concedendo una palla break, ma gioca con coraggio, buttandosi avanti sulla prima di servizio e nei successivi due punti si prende rischi che pagano con il pressing di dritto. L’azzurro concede due palle break anche sul 3-3, ma le annulla aggrappandosi ancora al servizio e spingendo con i colpi di inizio gioco, riuscendo a far giocare Bublik in posizioni scomode e con i piedi fuori dal campo. Il ragazzo di Roma, dopo aver scampato il pericolo, ottiene il break che lo porta sul 5-3: una gran risposta e un dritto lungolinea e poi un brutto dritto in chop dell’avversario. Il kazako perde la pazienza, fracassa la racchetta Zeppieri trascina tutto al quinto set tenendo la battuta senza alcun problema a zero.
Anche nel quinto set Zeppieri inizia all’insegna del coraggio: una palla break da affrontare sotto 0-1 e un dritto all’incrocio delle righe dal centro del campo per annullarlo. In questa fase equilibrata della partita è proprio il dritto a dare soddisfazioni al giocatore romano anche in risposta, nel terzo game si ritrova 15-30, ma non riesce ad arrivare a palla break. Bublik ha un’altra palla break sul 2-1, ma ancora l’azzurro spinge con coraggio e spregiudicatezza sin dal primo colpo con il dritto e annulla la seconda chance del 3-1 con un errore di dritto del kazako che gioca con maggiore tensione rispetto agli altri momenti del match. I turni di battuta di servizio vanno via in maniera più rapida. La pressione si fa ancora sentire per il numero 51 del mondo: un errore di rovescio e un doppio fallo sul 5-5 per concedere due palle break all’azzurro che si prende l’occasione di andare a servire per il match con un altro errore dalla parte sinistra dell’istrionico kazako. Zeppo scaglia un ace, arriva benissimo sulla palla corta e Bublik affossa la risposta: l’italiano vince per la prima volta una partita nel tabellone principale di uno Slam.
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Roland Garros: il ritorno di Zverev è vincente, batte Harris in tre set. Avanzano Ruud e Paul
Il tedesco ha la meglio sul sudafricano n. 294 che non riesce a sfruttare le occasioni in due tiebreak. Vittorie anche del numero 4 del mondo e dell’americano, entrambe in 3 set

Non la miglior versione di Alexander Zverev ma è quanto basta per aver la meglio su LLoyd Harris con il punteggio di 7-6(6), 7-6(0), 6-1 in 2ore e 40′. Chissà cosa avrà pensato nel tornare in campo al Roland Garros da dove l’anno scorso uscì maledettamente sulla sedia a rotelle mentre era in lotta con Nadal per un posto in finale. Questo è ovviamente uno Zverev differente, ma vincere aiuta a vincere, anche se i sette doppi falli sono un dato su cui riflettere. Per continuare a essere protagonista nel torneo dovrà trovare più continuità con il servizio. Harris, da n. 294 del ranking, recrimina per le sette palle break non sfruttate che gli avrebbero dato un’altra prospettiva di gara.
IL MATCH – Primo set estremamente equilibrato, nel quale il tedesco va in sofferenza concedendo al suo avversario le uniche palle brek del parziale. Harris non riesce a concretizzare le occasioni avute con Zverev che si aggrappa alla sua prima di servizio ricavando anche 7 aces. Il sudafricano serve il 55% di prime di servizio ma con esse riesce a portare a casa l’88% dei punti. I brividi per Zverev arrivano nell’undicesimo gioco quando deve fronteggiare due palle break non consecutive. L’avversario gli dà una mano, ma riesce comunque a giocarsi le sue carte al tiebreak. Harris scappa via, ma commette un errore di rovescio che rimette in partita il suo avversario. Il tedesco ha due palle set consecutive, ma entrambe sorridono al sudafricano. Si gira 6-6, prima che Zverev cambi marcia e porti a casa il parziale.
Secondo set sulla scia del primo, con il grande rammarico per Harris di non aver sfruttato due setpoint consecutivi nel decimo gioco. Recrimina per un pizzico di sfortuna sul secondo punto set, con il nastro che rimette nello scambio Zverev e lascia di sasso Harris. Il pensiero del sudafricano rimane a quella grande occasione con la testa di serie n. 22 che riesce a recuperare da 40-15 e a portare a casa il break. Poi disfa tutto nel dodicesimo gioco, quando commette due doppi falli che rimettono in pista l’avversario. Grande scuola tedesca nel tiebreak con Zverev che infila un pesante 7-0 che vale il doppio vantaggio nei set conquistati. A cavallo tra la fine del secondo parziale e l’inizio del terzo, un Medical Time Out serve al sudafricano per farsi sciogliere tensione e cancellare un pò di stanchezza. Il problema fisico reale è al polpaccio della gamba sinistra che ne limita i suoi movimenti in campo. Molto più agevole il compito del tedesco nel terzo set: al servizio perde un solo punto nei primi suoi tre turni di battuta. Il break decisivo arriva nel corso del quarto gioco, alla seconda opportunità nel set capitata a Zverev: il sudafricano spara in corridoio un dritto non complicato da mettere in campo. E’ il preludio alla discesa del match, con Harris che ricorre al secondo Medical Time Out della gara, ricorrendo alla fasciatura al polpaccio sinistro. Conquistato il break anche nel sesto gioco, al servizio pasticcia un pò col solito doppio fallo e grazie a una palla corta chissà quanto voluta. La palla break in favore del sudafricano è annullata con la prima di servizio, poi basta un solo matchpoint per tornare ad alzare le braccia al cielo al Roland Garros. Per lui, adesso, la sfida con lo sloveno Alex Molcan che ha battuto in tre set Hugo Gaston, 6-1, 7-6(4), 6-4.
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Roland Garros: il ruggito di Fognini! Auger-Aliassime eliminato in tre set [VIDEO]
Eclatante risultato del ligure: battuto il n.10 del mondo, che non era al meglio fisicamente. Continua il bel Roland Garros degli azzurri

F. Fognini b. [10] F. Auger-Aliassime 6-4 6-4 6-3

Sesta vittoria su sei partite degli italiani al Roland Garros 2023. Grande impresa di Fabio Fognini: il ligure, pochi giorni dopo aver compiuto 36 anni, elimina Felix Auger-Aliassime, n.10 del mondo, in tre set. Fognini ha offerto un’ottima prestazione approfittando nel migliore dei modi di una condizione fisica non ottimale del canadese, che durante il match ha chiamato fisio e dottore. Ma questo nulla toglie alla partita di Fognini, sempre concentrato al netto di qualche piccolo passaggio a vuoto. Un gran colpo per il giocatore di Arma di Taggia, che approda al secondo turno dove affronterà l’australiano Jason Kubler in un match abbordabile.
FOGNINI DRITTONE DEL MATCH-POINTPrimo set: partenza lenta di Auger, ne approfitta Fabio
Inizia bene Fabio Fognini che dopo aver pareggiato i conti sul 1-1 vola fino ad aggiudicarsi il 4-1 pesante. Un gioco costante e con pochi errori quello dell’italiano che mettendo sotto pressione Auger sul rovescio porta a casa diversi punti, inoltre il tennista ligure tiene molto bene anche da fondo campo gestendo lo scambio. Al contrario molti gli errori del canadese che forza spesso il servizio incappato in doppi falli.
Al quinto game Auger si dà una scrollata breakkando Fognini e portando il punteggio sul 4-2, grazie anche a due doppi falli dell’atleta tricolore. Aliassime cerca di scuotersi ma il servizio non lo aiuta più di tanto. Si abbassa la qualità di gioco di Fabio che sul 4-3 e servizio perde lucidità concedendo una palla break che rischia di fare rientrare definitivamente nel primo set il canadese. Ma l’azzurro riesce a salvarsi. E successivamente non si fa pregare, chiudendo il primo set per 6-4.
Secondo set: pesano le condizioni non ottimali di Auger-Aliassime
Il primo game della ripresa è tenuto agevolmente dal canadese. Quello successivo di Fabio è complicato: Aliassime si guadagna due palle break che converte dopo un errore di misura di Fognini. La reazione del sanremese non si fa attendere: dopo un doppio fallo di Aliassime l’italiano controbreakka il canadese alzando la parabola dei colpi e inducendo Auger all’errore. Altro game e altre difficoltà per il n.10 del seeding: nel quinto gioco Fabio martella sul rovescio di un Aliassime spento per arrivare a palla break. Con l’errore successivo del canadese Fognini mette la testa avanti. Auger-Aliassime qui chiede un medical time out confermando la sensazione di non essere al meglio della condizione fisica.
Fabio prende il largo dopo aver salvato due palle del potenziale contro break (4-2). Nell’ottavo gioco altro capovolgimento di trama con Aliassime che infila il passante del 4-4, recuperando il break di svantaggio. Ma la brutta giornata canadese continua nel nono gioco con Fognini che brekka guadagnandosi la possibilità di servire per il match sfruttando le vistose difficoltà – fisiche e mentali – di Auger. Fabio si porta a tre set point, basta il secondo. Due set a zero per l’azzurro.
Terzo set: Fabio rimane concentrato e vince con punti di alta scuola
Il terzo set si apre con l’ennesimo break tricolore: un passante lungolinea di Fognini coglie impreparato il canadese che si ere lanciato a rete. Aliassime cerca adesso l’uno-due per abbreviare gli scambi. L’ennesimo break di Fabio nel terzo game sancisce di fatto la fine dell’incontro. Aliassime ci prova ma è chiaro ormai che non sia nelle condizioni di poter competere quest’oggi. Nel nono game Fognini delizia il pubblico del Court Simonne-Mathieu con una prodezza a rete, un colpo di polso di puro istinto. Auger finisce per concedere l’ennesima palla break a Fognini che rappresenta il primo match point. Fabio se lo prende con un tracciante di dritto in recupero.
LE PAROLE A CALDO – “Sono contento per la vittoria – ha detto a caldo Fognini nell’intervista in campo –, specialmente perchè è arrivata contro un giocatore come Felix. Si vedeva che in campo non si muoveva bene e gli auguro il meglio. Quanto a me, non so quanti altri Roland Garros giocherò quindi questa vittoria vale tanto”. Su questo, l’italiano aggiunge: “Devo pensarci, magari sono vecchio, ne ho giocato tanti. Ma sono fortunato, voglio vederla così, ho qualche anno in più ma mi posso ancora divertire a competere contro giocatori di questa generazione. Questo potrebbe anche essere l’ultimo Roland Garros, ma me lo voglio giocare al meglio, ora l’obiettivo è recuperare al meglio fisicamente”.
a breve il servizio completo
Damiano Cavallari – Matteo Beltrami