Roland Garros: Nadal lascia un set ma vola agli ottavi. Strada in discesa?

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Roland Garros: Nadal lascia un set ma vola agli ottavi. Strada in discesa?

PARIGI – Lo spagnolo lascia un set a Goffin, poi domina il quarto. 89esima vittoria a Parigi, adesso Londero agli ottavi

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Rafael Nadal - Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell'Olivo) (1)
 

da Parigi, il nostro inviato

[2] R. Nadal b. D. Goffin 6-1 6-3 4-6 6-3

Continua la marcia di Rafa Nadal verso la conquista del dodicesimo Roland Garros, ma non così spedita come nei primi due turni. Dopo due incontri vinti lasciando in tutto 13 game ai suoi avversari c’era un po’ di curiosità nel vederlo affrontare il primo ostacolo un po’ più impegnativo, il belga David Goffin. Sebbene il 28enne di Rocourt non sia certamente quello del 2017, capace di lottarci sulla terra a Madrid e di batterlo – sebbene Rafa non fosse al meglio – alle ATP Finals di fine anno e finire la stagione da n. 7 al mondo, si pensava potesse comunque creare qualche grattacapo al campione in carica. E lo ha fatto, anche se in un modo inatteso.

Dopo che il fuoriclasse maiorchino lo aveva letteralmente “asfaltato” nei primi due parziali, nessuno credeva che il n. 29 del mondo riuscisse a cambiare l’inerzia del match. Ed invece nel terzo set, complice anche un calo di Rafa (“Ma non c’è stato un calo di concentrazione, lui è un grande giocatore, non dimenticatelo“), Goffin riusciva finalmente ad essere efficace con il suo tennis geometrico, in precedenza sovrastato dalla potenza e dalla profondità dei colpi di Nadal, e portava a casa il parziale. Il n. 2 del mondo soffriva ancora un po’ all’inizio del quarto set, ma poi rimetteva le cose a posto. Lasciando però qualche perplessità sul suo stato di forma, soprattutto per il calo di intensità avuto dopo un’ora e mezza di gioco. Rafa approda al quarto turno, ma con qualche dubbio in più rispetto al suo grande avversario Novak Djokovic.

Pronti, attenti, via e in venti minuti Rafa era già 5-0. Goffin si trova in apnea sin da subito: se scambiava da fondo andava a finire che prima o dopo finiva ad un paio di metri dal vincente del maiorchino, se provava qualche variante o finiva per sbagliare oppure veniva impallinato a rete. Rafa arrivava a due punti dal set poi, non si sa per sua deconcentrazione o un moto d’orgoglio del belga, quest’ultimo rimontava e riusciva ad evitare il bagel. Ma il set finiva subito dopo: 6-1 Nadal dopo 28 minuti, con un totale di 28 punti a 10 (di cui 5 nel sesto gioco, sennò il divario sarebbe stato ancora più netto) per il n. 2 del mondo (Ho giocato un primo set praticamente perfetto” dirà Rafa dopo il match).

Il secondo set iniziava con Goffin che tentava timidamente di mettere in atto il suo tennis fatto di angolazioni e variazioni e sale 40-15 nel primo gioco. Ma era solo un momento di distrazione di Nadal, che si rimetteva a martellare, infilava quattro punti di fila ed otteneva un altro break. Goffin era talmente in confusione che anche nei rari casi in cui Nadal gli concedeva una palla facile non riusciva ad approfittarne (come quando a campo aperto sparava un dritto in bocca a Rafa, che lo passava). Per far capire ai lettori quanto il pubblico dello Chatrier stesse sperando di vedere un po’ di partita “vera”, citeremo l’applauso a Goffin dopo che questi aveva vinto il primo game del secondo set e il boato dopo il punto che nel game successivo lo aveva portato 0-30 sul servizio Rafa.

Neanche a dirlo, il maiorchino infilava quattro punti di fila e pareggiava i conti. Il fatto è che il Goffin attuale – che ricordiamo sulla terra quest’anno ha fatto semifinale ad Estoril ma per il resto non ha mai superato il primo turno – non ha armi contro Rafa: troppo leggero il suo tennis se non viene supportato da un’adeguata brillantezza fisica e soprattutto da una concentrazione ottimale. Dall’altra parte, oltre al classico dritto uncinato, impressionava il rovescio del fuoriclasse spagnolo: una volta per rifiatare gli avversari potevano appoggiarsi lì durante lo scambio, ora anche dal lato destro Nadal è difficilissimo da contrastare.

L’atmosfera da esibizione continuava poco dopo, con il boato del pubblico dopo una steccata di Nadal che diventava un candelotto che finiva sulla riga da fondo e il successivo smash di Goffin in diagonale che toccava fortunosamente la riga laterale. Il n. 29 ATP alzava le mani in segno di esultanza. L’unico che continuava a prendere le cose sul serio era il n. 2 del mondo, anche se un po’ la presa l’aveva rallentata rispetto al furioso inizio di partita: Goffin più di due punti sul servizio del maiorchino non riusciva a farli. E poco dopo, con il quarto break dell’incontro, Rafa incamerava anche il secondo set, con il punteggio di 6-3, dopo un’ora e un quarto di gioco.

Il terzo set sembrava dovesse essere una formalità, invece orgogliosamente Goffin – dopo aver annullato tre palle break nel primo game del parziale che sarebbero potute essere fatali – rimaneva a galla aggrappandosi ai suoi game di servizio. Rafa continuava a lasciare le briciole sul suo servizio, ma il suo tennis era calato d’intensità. E proprio quando un po’ tutti si aspettavano che Nadal pigiasse di nuovo il piede sull’acceleratore, nel nono gioco arrivano improvvisamente le prime due palle break per Goffin. Il belga sfruttava il calo di Rafa ed ora riusciva ad essere più aggressivo e più efficace con le sue geometrie da fondo. La seconda era quella buona ed il n. 29 del mondo dopo due ore andava a servire per allungare il match. E ci riusciva senza problemi: 6-4 Goffin e si andava al quarto. Il primo set che Nadal perde in uno dei primi tre turni a Parigi dal 2013, il sesto in totale. Insomma, un piccolo evento.

David Goffin – Roma 2018 (foto Felice Calabrò)

Ora c’era partita e Rafa doveva affidarsi alla prima di servizio per togliersi d’impaccio nel primo game, finito ai vantaggi. Il maiorchino non era più così esplosivo come nei primi novanta minuti, soprattutto dal lato del rovescio, dove ora si affidava a traiettorie più arcuate. Ma proprio quando sembrava che fosse Goffin il più brillante in campo, dato che soffriva meno da fondo e riusciva a prendere il comando negli scambi, Nadal si risvegliava dal torpore che lo aveva avvolto nell’ultima mezz’ora: strappava il servizio all’avversario nel quarto gioco e allungava subito dopo sul 4-1. Il match non riservava più altre emozioni in termini di punteggio, Nadal teneva senza problemi gli ultimi due turni di servizio, chiudeva 6-3 dopo quasi tre ore di gioco e approdava al quarto turno.

SULLA STRADA DI RAFA – I dubbi sollevati dalla prestazione del maiorchino difficilmente potranno essere fugati dai prossimi due match. In genere si premette sempre che nel tennis non si può mai dire, ma qui stiamo parlando di un giocatore che (compreso quello di oggi) ha vinto 109 dei suoi 111 match al meglio dei cinque sulla terra rossa: la premessa quindi può venire tranquillamente omessa in questo caso. Nel prossimo match il 33enne fuoriclasse spagnolo incontrerà l’argentino Juan Londero, sfiancato dai cinque set giocati contro Moutet. Appare difficile che gli riesca una sorpresa come quella Soderling proprio dieci anni fa, anche se Rafa è stato molto diplomatico nel rispondere alla domanda in spagnolo su di lui: “Ha giocato dei bei match qui. Sarà un match duro“.

Nei quarti ad aspettarlo ci sarà uno tra Benoit Paire e Kei Nishikori. Paire ha beneficiato del ritiro di Pablo Carreno Busta al termine del terzo set per un problema alla coscia destra (“Ho sentito pizzicare l’adduttore, nel primo punto del tie-break”), dopo che il francese si era appena imposto nel tie-break del terzo parziale e conduceva due set a uno. Kei Nishikori e Laslo Djere hanno dato invece ragione a Dusan Lajovic, che ieri in conferenza stampa aveva previsto che il suo connazionale potesse impensierire il giapponese, considerata la predilezione di Djere per la terra battuta e lo stato di forma non eccezionale del n. 7 del seeding. Alla fine però il 29enne Kei l’ha spuntata 8-6 al quinto dopo una battaglia di quasi quattro ore e mezza. Nuovamente, Rafa appare nettamente favorito contro entrambi: 10-2 i precedenti a suo favore (4-0 sulla terra) contro il giapponese e 4-0 contro il francese.

Gli altri risultati:

[7] K. Nishikori – [32] L- Djere 6-4 6-7(8) 6-3 4-6 8-6
B. Paire b. P. Carreno Busta 6-2 6-4 7-6(1) rit
J.I. Londero b. [WC] C. Moutet 2-6 6-3 6-4 5-7 6-4

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