La liceale al Roland Garros

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La liceale al Roland Garros

La neo diciottenne Iga Swiatek si aggiunge all’avanzata delle teenagers

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Iga Swiatek - Roland Garros 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

Cosa avete fatto il giorno dopo il vostro diciottesimo compleanno? Se eravate impegnati a riprendervi da una sbronza, probabilmente siete in buona compagnia. Qui a Parigi invece c’è una ragazzina polacca dal nome di Iga Swiatek (pronunciato “Schviontek”, come ormai tutti i calciofili in Italia sanno per merito dell’attaccante del Milan Krzysztof Piatek) che il giorno dopo essere diventata maggiorenne ha conquistato la seconda settimana del Roland Garros battendo in rimonta al terzo set la campionessa olimpica Monica Puig.

Già campionessa junior a Wimbledon meno di 12 mesi fa, Swiatek è una delle tre ragazze classe 2001 (le altre due sono Anisimova e Potapova) ad aver guadagnato l’ammissione diretta al tabellone principale del Roland Garros. “E sono stata anche fortunata – ha dichiarato la neo maggiorenne Iga dopo la sua vittoria contro Puig – la settimana del cutover del torneo è coincisa con quella in cui ho raggiunto il mio miglior ranking al n. 88. In questo modo sono riuscita ad evitare di giocare tre partite delle qualificazioni ed ho risparmiato energie”.

La sua giornata speciale però non era cominciata troppo bene: “Durante l’allenamento, nel fare una scivolata non ho piegato le ginocchia come avrei voluto e mi sono infortunata alla schiena. È per questo che nel primo set [contro Puig, perso per 6-0] ho giocato male, avevo molta paura di farmi male seriamente. Poi però le cose hanno iniziato ad andare meglio, gli antidolorifici mi hanno aiutato molto e sono riuscita a giocare il mio tennis. Niente festa, dunque, per lei (“festeggeremo alla fine del torneo”) ma solo un bel pezzo di torta (“solo uno però, il mio preparatore atletico mi tiene sempre controllata da vicino”).

La sua vocina flebile da adolescente con il cappellino dei Miami Dolphins calcato sulla testa quasi si perde tra il brusio di fondo della sala interviste più piccola, che in questo Roland Garros in versione “da campo” a causa dei lavori di ristrutturazione non ha nemmeno una porta, ma le parole che escono dalla sua bocca sembrano provenire da una persona più matura. “Vado ancora alle scuole superiori in Polonia, e alla fine di questo torneo mi aspettano un bel po’ di compiti da recuperare. Ci metterò diverse sere per finirli tutti, e questo rende difficile a volte concentrarsi solo sul tennis, ma mi manca ancora un anno per finire, quindi direi che le cose vanno bene”.

Innanzitutto ha deciso, nel febbraio scorso, di aggiungere una psicologa al suo staff permanente, anche se non viaggia con lei a tempo pieno. “Noi donne siamo diverse dagli uomini, siamo molto più emotive e l’aspetto mentale è una parte fondamentale del gioco. Per questo ho iniziato a lavorare con lei perché è proprio lì che devo fare il salto di qualità”. Niente male per una teenager, secondo la quale l’incostanza di risultati nel circuito WTA, dove ci sono state 21 vincitrici diverse nei primi 24 tornei della stagione, è dovuta alla mancanza di una vera leader, di una dominatrice: “Serena non sta giocando tanto bene, quindi non c’è una vera leader, e ciò dà la possibilità anche a giocatrici come me di poter raggiungere buoni risultati, come per esempio la finale a Lugano”.

Iga Swiatek – Roland Garros 2019 (via Twitter, @WTA_insider)

A Parigi Iga è seguita da un nutrito gruppo, alimentato dai biglietti gratuiti per il Roland Garros vinti dal suo sparring partner a un torneo: “Il mio sparring ha vinto un torneo, e uno dei premi erano biglietti gratuiti per questo torneo, quindi ho avuto la possibilità di far venire un po’ di gente qui. Oltre al mio coach [Piotr Sierzputowski] e la preparatrice [Jolanta Rusin-Krzepota], ci sono anche la mia psicologa e il mio sparring”. Davvero una boccata d’aria fresca per la stampa polacca avere a che fare con una ragazza così carina e disponibile, dopo che per anni avevano dovuto gestire la personalità spigolosa ed i genitori quantomai invadenti delle sorelle Radwanska, la più famosa delle quali, Agnieszka, è presente qui a Parigi ed ha incontrato Iga qualche giorno fa: “Stiamo iniziando a conoscerci – ha rivelato Swiatek – non abbiamo parlato di tennis ma solamente di argomenti generali. Spero che potrà venire anche ad altri tornei dello Slam, nonostante ormai si sia ritirata, e darmi qualche consiglio su come migliorare il suo gioco”.

La parte alta del tabellone racchiude nello stesso quarto oltre a Swiatek anche l’altra teenager terribile rimasta in gara al Roland Garros, ovvero Amanda Anisimova. L’americana di origine russa è attesa da un ottavo di finale più che possibile con la qualificata spagnola Anna Bolsova n.137 del ranking WTA, mentre per Swiatek c’è la sfida con la campionessa in carica Simona Halep. “È uno dei miei sogni incontrare Halep, sarà una bellissima esperienza, anche perdendo”.

Sarà improbabile che le due teenagers si potranno incontrare nei quarti di finale, considerando che Halep è largamente favorita nel match con la polacca, ma queste prime incursioni nella seconda settimana degli Slam da parte di tenniste minorenni o poco più sta segnando un deciso cambio di tendenza nel circuito femminile. Nonostante ci siano ancora in giro giocatrici come Venus Williams (che era già stata numero 1 del mondo quando Anisimova o Swiatek nascevano) e sua sorella Serena che possono fare qualche occasionale buon risultato (Venus è arrivata nei quarti al Premier Mandatory di Indian Wells lo scorso marzo), in vetta alla classifica da qualche mese c’è una ragazza di vent’anni, Naomi Osaka, e la top 10 non è più una zona riservata alle over 25.

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