Auguri a Bjorn Borg, l'icona del tennis spegne 63 candeline

Flash

Auguri a Bjorn Borg, l’icona del tennis spegne 63 candeline

Buon compleanno all’icona del tennis del ventesimo secolo, protagonista di una delle carriere più brevi, controverse e intense del mondo della racchetta

Pubblicato

il

 

Nel grande libro della storia del tennis il capitolo su Bjorn Borg è di certo uno dei più complessi e affascinanti. Non sono però solamente i successi ottenuti sul campo a tenere viva la leggenda di Borg nei decenni. Ancora oggi, nel giorno del suo 63esimo compleanno, il campione svedese è considerato una delle icone sportive del ventesimo secolo, con tutti i suoi abusi, le innovazioni introdotte nel gioco e i matrimoni saltati in aria. L’immagine di Borg è stata anche rafforzata nell’immaginario collettivo dal film uscito nelle sale un anno fa, “Borg McEnroe”. La pellicola esaspera la contrapposizione dei caratteri dei due rivali, ma senza considerare le due personalità di Borg in perfetta antitesi. Una estremamente regolare e fredda dentro il rettangolo da gioco, l’altra (meno conosciuta) volta all’eccesso fuori dal campo.

Sono undici i successi Slam di “Iceborg”, divisi tra i sei al Roland Garros (1974, 1975, 1978, 1979, 1980 e 1981) e i cinque consecutivi al Wimbledon (dal 1976 al 1980). Il primo trionfò arrivò ad appena 18 anni sulla terra francese, ma la sua vita da predestinato iniziò già tre anni prima quando da 15enne venne selezionato dal capitano svedese per la sfida di Coppa Davis contro la Nuova Zelanda. Il “fenomeno Borg” esplose troppo presto. Era l’idolo delle piazze, amato da appassionati (e non) di ogni età. Ma la popolarità da superstar fece solo del male allo svedese che nel 1982, ad appena 26 anni, decise di smettere di giocare a tennis e lasciando ai giorni nostri l’enorme interrogativo “quanti Slam avrebbe vinto se non si fosse fermato?”

Si è tanto parlato dei problemi avuti da Borg con le sostanze stupefacenti, portati alla luce anche dall’ex moglie Loredana Bertè nella sua autobiografia “Traslocando”. Il mondo del tennis per fortuna non lo ricorda per questo. Lo ricorda per il suo rovescio a due mani, che proprio grazie a lui (e anche a Jimmy Connors) iniziò a diffondersi nel Tour da lì in poi. Lo ricorda per la ricerca del top-spin nel periodo in cui il serve&volley la faceva da padrone. Lo ricorda per il suo stile in campo e per i suoi successi, non per gli eccessi. Lo ricorda perché occuperà sempre un enorme spazio nella storia dello sport. Buon compleanno, Bjorn!

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement