Seppi, crollo e sconfitta malinconica. "Il mio ultimo Wimbledon? Non so"

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Seppi, crollo e sconfitta malinconica. “Il mio ultimo Wimbledon? Non so”

LONDRA – Con il quarto set (e la partita) in pugno, Andreas si smarrisce e lascia strada a Pella. Di solito al quinto set non tradisce, ma forse la benzina sta finendo

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Andreas Seppi - Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

[26] G. Pella b. A. Seppi 6-4 4-6 4-6 7-5 6-1 (da Londra, il nostro inviato)

Tante volte negli Slam, Andreas Seppi si è rifugiato nel quinto slam per portare a casa match combattuti ed entusiasmanti. Ma il tempo passa per tutti e questa volta il quinto set è amaro per il trentacinquenne altoatesino. In vantaggio due set a uno e 4-2 nel quarto, Andreas si è bloccato all’improvviso cedendo alla rimonta del mancino argentino Pella. Spiace per Andreas, solitamente a suo agio sull’erba ma oggi sono mancati il servizio e alla fine terzo set in poi anche la spinta.

“E’ stata una partita strana, ho avuto la sensazione a lungo di essere vicino a chiuderla. Poi ho combinato troppi casini”

Il derby Fila sul campo numero 12 si gioca sotto il sole cocente in un’atmosfera di improvvisa afa. Nonostante la storia pregressa dei due reciti sessanta vittorie di Andreas sull’erba contro le sole cinque di Pella, è il mancino argentino – che comunque lo scorso anno aveva eliminato il finalista del 2017 Cilic spingendosi fino al terzo turno – a partire meglio. Si giocano lunghi scambi da fondo senza grosse variazioni, il palleggio sostenuto viaggia sulla diagonale diritto Pella – rovescio Seppi ma è Guido ad avere più spinta ed è premiato con il break nel decimo gioco che gli consente di portare a casa il primo set.

Arrivano Corrado Barazzutti reduce dal match di Fabbiano ( “Thomas è carico a mille, ragazzi!” si lascia andare soddisfatto) e il Presidente Binaghi ad aggiungersi al clan Seppi nella tribunetta nella quale siamo gli unici cronisti presenti (meglio l’aria condizionata della sala stampa…), con il capo della FIT che sopra la giacca indossa un maglioncino azzurro che, visto il solleone e visto che lo che aveva anche ieri durante il match di Fognini, si spiega solo con motivi scaramantici.

Coach Sartori incita Andreas ad essere più aggressivo – “Vieni più su!” – ma nel settimo gioco l’azzurro si vede costretto a fronteggiare due pericolosissime palle break che porterebbero Pella a servire per andare avanti due set a zero. Il trentacinquenne di Caldaro è bravissimo ad aggrapparsi al servizio e qui gira di fatto la partita. Nel game successivo completa l’opera strappando il servizio al suo avversario ed impattando nel punteggio.

Il Presidente Binaghi cede al calore e lascia gli spalti, ma Andreas non molla la presa. Si salva di nuovo dal forcing argentino in apertura (due palle break annullate con diritto e rovescio) e al termine del terzo game-fiume di oltre nove minuti, prende il vantaggio decisivo anche nel terzo set (3-1, che diventerà poi 6-4). Purtroppo come accaduto a Fognini ieri, sul 4-2 del quarto set in suo favore, Andreas si blocca e sembra improvvisamente aver finito la benzina. Si fa riprendere dal gaucho, poi nella stretta finale sul 5-6 30-30 combina due disastri: prima si fa trovare nella no man’s land dal rovescio di Pella, poi affonda con doppio fallo aprendo le porte ad un altro quinto set.

Il bilancio al quinto set dice 22-19 Andreas, 4-6 Pella, ma la storia non conta e già all’inizio del quinto parziale Guido mostra di averne nettamente di più. Andreas continua a pasticciare e regala subito un break di vantaggio al suo avversario. Sarà il sole che scotta, sarà soprattutto che gli scambi durano oltre venti tiri ma la sensazione è che d’improvviso si sia tornati sulla terra, quella di Buenos Aires nel dettaglio. I due andranno a rete forse solo a fine match per darsi la mano, ma se il match si mette sulla lotta da fondo, Pella è nettamente favorito.

Aggiungiamoci che Andreas oggi è sostanzialmente abbandonato dal servizio ed il gioco è fatto. Un terribile parziale di dieci giochi a uno chiude mestamente l’avventura londinese di Andreas. L’ultima?

”Speriamo di no. In un anno possono cambiare tante cose. Ma in questi match così arrivo male alla fine, ho dolore alla schiena. Faccio fatica ad allenarmi tutti i giorni, a giocare tanti tornei. Ora mi prendo una pausa, ne ho bisogno

Andreas Seppi e Guido Pella, abbraccio – Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)
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