Wimbledon: Federer avanti senza problemi. Eliminati Isner e Cilic

ATP

Wimbledon: Federer avanti senza problemi. Eliminati Isner e Cilic

LONDRA – Roger torna sul campo 1 dopo la disfatta con Anderson, stavolta prevale senza problemi sul britannico Clarke. Kukushin sorprende al quinto il semifinalista uscente, Cilic disastroso

Pubblicato

il

Roger Federer - Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell'Olivo)
 

da Londra, il nostro inviato

I possessori del biglietto del campo numero 1 del giovedì potranno dirsi fortunati, perché avranno la possibilità di raccontare agli amici di aver visto Roger Federer – solitamente avvezzo al Centre Court – giocare sui prati di Wimbledon. C’è da attendere anche per la stampa per accedere al campo (colpa del mix tra Roger e la nazionalità del suo avversario).

Non che la partita di oggi sia stata una di quelle che passerà agli annali, un allenamento agonistico contro la wild card locale Jay Clarke, ventenne numero 169 del ranking, che forse collocherà questa giornata tra le più emozionanti della carriera. In questi giorni il britannico deve gestire anche i malumori della sua compagna di doppio misto, la connazionale Harriet Dart. Clarke ha preferito accettare l’invito dell’emergente 15enne Cori Gauff anziché confermare la rodata coppia nella competizione che inizierà a breve.

Complessivamente Federer è parso più concentrato rispetto alla fase iniziale del match di primo turno, anche se non tutte le rotelle dell’ingranaggio svizzero sembrano ancora al loro posto. Certi errori nei pressi della rete ad esempio, sono abbastanza inspiegabili.

L’unico momento di suspance della partita si è avuto nel secondo set quando Clarke ha sfiorato il reato di lesa maestà con una palla corta che ha sorpreso Roger, portando il britannico addirittura a 2 punti dal set (4-5 15-30). Lo svizzero capiva che non era tanto il caso di giochicchiare e con un paio di magie delle sue rimetteva rapidamente le cose a posto, seppur costretto al tiebreak.

Giovani ed attempate rogeriane – anche tra i banchi della tribuna stampa – alternano sospiri a urletti alle gesta del loro eroe: quanto ci manca Gianni Clerici in questi momenti…

Il terzo set, come sempre accade quando il Federer-express è lanciato in corsa, è servito per regalare qualche souvenir al pubblico: Roger è da sempre generoso quanto a gemme offerte, ma su questi campi le sue prodezze hanno quel qualcosa di poetico in più. Basta un’ora e 37 minuti per raggiungere il terzo turno a Church Road per la 17esima volta in carriera (eguagliato il record di Connors) dove affronterà Lucas Pouille.

GLI ALTRI INCONTRI – Il tabellone di Roger e Rafa si è decisamente alleggerito dopo la quarta giornata dei Championships. Il semifinalista dell’ultima edizione John Isner, rientrante da uno stop che durava dal torneo di Miami, si è fatto sorprendere da Mikhail Kukushkin in cinque set sul Campo numero 3. La testa di serie numero 9 del torneo è apparso subito in difficoltà, anche negli spostamenti, e ha rischiato di ritrovarsi indietro due set a zero. I colpi piatti di Kukushkin hanno fatto molto male alle gambe di Big John fino al tie-break del secondo set, vinto 7 punti a 3. È proprio il jeux decisif che fa girare l’inerzia del match: Isner si è ritrovato in vantaggio due set a uno con ridotte speranze per il kazako di rimontare. Ma all’inizio del quarto parziale è arrivato il calo fisico dello statunitense, che ha perso nettamente il set (6-1) e si è presentato da sfavorito nel quinto.

Grazie al break maturato nel primo game Kukushkin ha conquistato il terzo turno a Church Road, condannando il semifinalista uscente a una precoce sconfitta, che palesa il suo cattivo stato di forma dopo l’infortunio. Il nativo di Dallas non verrà eccessivamente punito dal computer: perderà solo due posizioni nel ranking e occuperà la 14esima posizione (salvo clamorosi exploit dei giocatori intorno al 20esimo posto).

John Isner – Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

Lascia Wimbledon anche un altro nome illustre, finalista due anni fa. Marin Cilic è stato eliminato con un triplo 6-4 dal portoghese Joao Sousa non riuscendo a migliorare il secondo turno in cui si fermò anche lo scorso anno. Sotto gli occhi di José Mourinho, ospite all’All England Club, Sousa ha giocato una delle migliori partite in carriera a livello Slam. Solo 7 errori in oltre due ore di gioco e 12 palle break annullate su altrettante concesse: queste le due statistiche chiave del match del numero 69 del mondo, che al prossimo round sfiderà Dan Evans. Sono ben 46 invece gli errori gratuiti di Cilic, che nel 2019 ha raggiunto un solo quarto di finale (walkover a Madrid contro Djokovic). Al momento il croato è fuori dai primi 50 della Race to London.

Ha collaborato Antonio Ortu

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement