Wimbledon: Fognini al quinto è una certezza

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Wimbledon: Fognini al quinto è una certezza

LONDRA – Altra maratona vincente per Fabio Fognini che piega Fucsovics al quinto. Ora con Sandgren ha la chance per i primi ottavi ai Championship’s

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[12] F. Fognini b. M. Fucsovics 6-7(6) 6-4 7-6(3) 2-6 6-3 (da Londra, il nostro inviato)

Non c’è niente da fare, a Fognini piace il brivido. Il numero 10 del mondo si salva ancora al quinto set e dopo le tre ore e ventitré minuti del primo turno, ne occorrono altre  3 e trentotto per avere la meglio del numero cinquantuno del mondo Marton Fucsovics, al termine di un altro saliscendi di emozioni. Va detto in ogni caso che fino a poco tempo fa, queste partite Fabio finiva anche per perderle, mentre in questa  stagione sta dimostrando una grande capacità di soffrire e di rimanere attaccato alla partita.

“Tutte queste ore in campo nei primi due turni? Non ho fatto preparazione sull’erba, l’ho fatto per allenarmi…”

E c’è anche un’altra buona notizia: al terzo turno (miglior risultato eguagliato, già raggiunto cinque volte) Fabio non troverà la bestia nera Simon con il quale ha sempre perso in cinque precedenti, ma Tennys Sandgren, vittorioso in un’altra maratona di tre ore e quarantasette. Contro l’americano, l’azzurro ha vinto i due precedenti, giocati però tutti sulla terra: i primi ottavi ai Championships non sono impossibili.

Meglio Sandgren di Simon, con il quale ho sempre perso, anzi ci ho vinto a Montecarlo…ma l’americano serve bene, è pericoloso”

LA PARTITA Fognini fa di tutto per perdere il primo set contro un Fucsovics discretamente solido ma nulla di più, e alla fine ci riesce. Va sotto di un break subito complici diversi errori – “Questa non la sbagliava nemmeno mio figlio che ha tre anni” – , salva una palla del doppio break che avrebbe messo fine al parziale e alla fine, complice una serie di errori dell’ungherese riesce a rimettersi in carreggiata (4-4). 
Si arriva così al tiebreak dove Fabio con tre belle soluzioni  vincenti si porta avanti 3-1. Un erroraccio di rovescio gli fa perdere vantaggio e staffe (Warning per oscenità) e si ritrova a dover  fronteggiare due set point consecutivi. Due errori di rovescio di Fucsovics lo mettono in salvo, ma Fognini continua a regalare, lancia una palla in tribuna e con un ace Marton porta a casa il tiebreak.

Stamattina il nostro numero uno si è allenato con Federer sul campo numero 9 davanti ad una folla di tifosi e in fondo qualche variazione in più, che è ampiamente tra le sue corde, gli sarebbe sufficiente per scardinare la noiosa solidità da fondo dell’ungherese.

Chissà se Fabio ha ascoltato il nostro consiglio o ha tratto ispirazione dal suo “sparring partner” di stamane (Roger, si fa per ridere) ma finalmente si vede qualche bello slice di rovescio e qualche discesa a rete e l’azzurro si porta a condurre 3-1, non prima di aver battibeccato con Fucsovics che chiedeva un punto di penalità per un nuovo lancio di palla di Fognini in tribuna (“Che vuoi il punto? O me ne vado a casa?” fingendo di uscire dal campo tra l’ilarità generale: uno spettacolo!).

L’ungherese – che per inciso è il sosia di Daniele Padelli, secondo portiere dell’Inter ed ex del Toro – subisce i cambi di ritmo di Fognini che lo sorprende anche con delle mirabili risposte anticipate. E così dopo un’ora e mezzo abbondante il campo numero 3, pieno di italiani o di simpatizzanti di Fabio, può festeggiare il pareggio.

Il terzo set viaggia sul filo dell’equilibrio fino al decimo gioco quando Fognini, al servizio per salvare il set, si trova costretto a fronteggiare le prime due palle break del parziale che equivalgono ad altrettanti setpoint: Fabio si salva alla grande con il servizio ed è la chiave di volta della partita. Nel secondo tiebreak del match un grandissimo recupero su una palla corta dell’ungherese ed un pazzesco lungolinea di rovescio gli danno il vantaggio incolmabile (5-1) che concretizza di lì a poco con un’altra perla di diritto.

Arrivano Barazzutti e Palmieri (Berrettini ha concluso la sua partita), cala il sole e purtroppo anche la concentrazione di Fognini che cede subito il servizio sotto la spinta stavolta audace di Fucsovics e si trova ad inseguire nel quarto: insomma, non si può mai stare tranquilli. Fabio comincia a sparacchiare i colpi senza alcun senso, esce rapidamente dalla partita e in un amen si ritrova nuovamente a giocarsi tutte le sue chance in un quinto set.

19-13 il bilancio dell’azzurro al set decisivo contro il 4-2 del suo avversario. E ancora una volta alla distanza viene fuori il ligure. È incredibile come dopo un set completamente regalato, Fabio riesca a trovare subito la concentrazione e l’aggressività per mettere all’angolo Fucsovics e dominare il quinto set. Il break in apertura è suggellato da tre accelerazioni clamorose è un regalo del buon Marton e Fabio vola via sul 3-0. Finita? Macché! Fognini riprende a sbagliare, Marton gioca il tutto per tutto e come se niente fosse siamo punto e da capo: 3-3.
Per fortuna lo sprint finale è ancora azzurro, Fabio vince alla grande gli ultimi tre game,  si esalta nel serrate finale e può partire nuovamente il po-po-po-po by Seven Nation Army del mondiale 2006. 

Brividi, parolacce, emozioni, errori  e colpi da campione: questo è Fognini. Prendere o lasciare? Prendiamo, prendiamo…

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