da Londra, il nostro inviato
L’erba del vicino non è mai stata tanto verde per i colori azzurri, i Championships sono storicamente lo Slam nel quale facciamo più fatica. Eppure quest’anno siamo riusciti a portare tre azzurri al terzo turno per la prima volta nell’Era Open, la seconda dopo il 1949 quando furono addirittura quattro (Cucelli, Canepele, Marcello e Rolando Del Bello).
Solo quattro italiani sono riusciti infatti a tagliare il traguardo della seconda settimana dalle parti di Church Road: il primo fu Adriano Panatta nel 1979, che si spinse sino ai quarti dove si arrese all’americano Pat Dupre nonostante un vantaggio di due set a uno. L’italia ha dovuto aspettare diciannove anni per rivedere un azzurro in ottavi, Davide Sanguinetti nel 1998 si arrese al campione di due anni prima Richard Krajicek. Due anni dopo, lo specialista dei prati Gianluca Pozzi raggiunse il miglior risultato in carriera, cedendo a Byron Black. L’ultimo azzurro a raggiungere gli ottavi ai Championship’s è stato Andreas Seppi, che nel 2013 superò Kei Nishikori in cinque set al terzo turno, prima di arrendersi a Juan Martin del Potro.
Se almeno due tra Fognini (opposto a Sandgren), Berrettini (contro Schwartzman) e Fabbiano (contro Verdasco) riusciranno a spuntarla, sarà pertanto la prima volta di due azzurri contemporaneamente agli ottavi di Wimbledon. Negli altri Slam è successo solo sette volte, le ultime lo scorso anno a Melbourne (Fognini e Seppi) e al Roland Garros (Fognini e Cecchinato).
