Cori Gauff nel paese delle meraviglie, ma con la testa sulle spalle

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Cori Gauff nel paese delle meraviglie, ma con la testa sulle spalle

La quindicenne si gode il momento e guarda già avanti. “L’obiettivo è vincere il prossimo torneo che giocherò”. La regola WTA? “Anche senza restrizioni non giocherei una stagione completa. Ho solo 15 anni… devo allenarmi”

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Cori Gauff - Wimbledon 2019 (foto via Twitter, @Wimbledon)
 

La cavalcata della quindicenne Cori Gauff dalle qualificazioni agli ottavi di finale, è sicuramente la storia di copertina di questa edizione di Wimbledon. La sconfitta maturata nel match contro Simona Halep non può e non deve cancellare o smorzare la soddisfazione per un percorso che nessuno, neanche la stessa Coco, si sarebbe aspettato. Battere in fila Venus Williams, Magdalena Rybarikova e Polona Hercog, tutte con modalità diverse è davvero qualcosa di significativo. Gauff ha dato prova di saper dominare, di sapersi adattare alle variazioni e soprattutto di saper soffrire senza farsi travolgere dal gioco dell’avversaria o dal punteggio sfavorevole. Contro Halep non è stato sufficiente, non poteva esserlo, ma il viaggio di Cori è appena iniziato.

Cori Gauff e Venus Williams – Wimbledon 2019 (photo Art Seitz c2019)

Soddisfazione e incredulità sono ovviamente le sensazioni dominanti, ancora più della delusione per il match perso. “È pazzesco. Ho perso al secondo turno di qualificazioni a Parigi e ora ho raggiunto la seconda settimana qui. Sono davvero molto orgogliosa di me stessa. Non vedo l’ora di vedere cosa farò agli US Open e negli altri tornei che verranno“. Lo sguardo proiettato in avanti, la sconfitta è già alle spalle. Come un bambino appena sceso dalle montagne russe che chiede “lo rifacciamo?”. Coco si è trovata bene là di fronte a quel pubblico, là a colpire palline in uno degli stadi più importanti del mondo. “Non so quale sia la mia programmazione ora, perché non mi aspettavo di essere a questo punto. Il mio obiettivo è vincere il prossimo torneo che giocherò, anche se non so quale sarà. Vedremo cosa accadrà, ovviamente spero di giocare qualche torneo delle US Open Series“.

La scelta dovrà essere oculata perché la WTA limita a dieci il numero di eventi massimi a cui una under 16 può partecipare. “Capisco perché ci sia questa regola. Serve a proteggere le giocatrici, ma ovviamente io vorrei giocare di più. Vedremo. Ho saputo che la regola è in fase di revisione“. Nonostante le forti emozioni e la voglia di mettersi in gioco, Coco però non perde di vista la sua tenera età e non si mette fretta. “Anche se non ci fossero restrizioni, non giocherei quanto le tenniste più grandi. Sto ancora cercando di sviluppare il mio gioco. Ovviamente giocherei più di quanto permettano ora le regole, ma non vorrei strafare perché dopotutto ho solo quindici anni. Il mio gioco non è neanche vicino ad essere buono quanto vorrei. Mi serve più tempo per allenarmi“.

Cori Gauff – Wimbledon 2019 (foto Roberto Dell’Olivo)

Questa gita nel paese delle meraviglie non ha cancellato neanche l’idea di frequentare il college, proposito espresso l’anno passato a Parigi. “Dovrò farlo online, ma voglio ancora frequentare il college. Ovviamente giocherò da professionista, ma di sicuro seguirò qualche corso online. Sono ancora abbastanza nuova all’ambiente delle superiori, quindi non ho ancora fatto piani precisi“.

Ma in definitiva, come vorrebbe essere vista Cori Gauff, ora che si è presentata in grande stile al mondo del tennis e non solo? “Come una guerriera. Non mi arrendo mai. Spero che da me imparino che niente è impossibile se lavori duro, bisogna solo continuare a pensare in grande. Se qualcuno mi avesse detto tre settimane fa che sarei stata qui, probabilmente non gli avrei creduto. Ho solo quindici anni, ho iniziato a giocare a tennis a sei. Sono emozionata di scoprire quali altri successi potrò ottenere in futuro, se continuerò a lavorare duro“.

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