Challenger: l'Italia saluta Portorose, sorride la Slovenia. Moroni si ferma ai quarti a Cordenons

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Challenger: l’Italia saluta Portorose, sorride la Slovenia. Moroni si ferma ai quarti a Cordenons

Nessun tennista italiano ha raggiunto i quarti del torneo sloveno, di solito favorevole ai colori azzurri. Moroni esce ai quarti a Cordenons (Friuli) dopo aver battuto Musetti

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Gian Marco Moroni - Gstaad 2019 (via Twitter @SwissOpenGstaad)
 

Negli ultimi anni il Challenger Slovenia Open (cemento outdoor, montepremi 46.600€) di Portorose, ha spesso visto i tennisti italiani tra i protagonisti: basterà ricordare la vittoria di Luca Vanni nel 2015 e le finali raggiunte da Matteo Berrettini e Andrea Arnaboldi, rispettivamente nel 2017 e nel 2018. Quest’anno, invece, il torneo che si disputa nella cittadina turistica a pochi km dal confine italo-sloveno è stato avaro di soddisfazioni per i colori azzurri: con la sconfitta di ieri sera di Matteo Viola per mano del campione uscente, il francese Constant Lestienne, è infatti uscito anche l’ultimo dei cinque giocatori italiani in tabellone (dovevano essere in sei, ma Lorenzo Giustino, al quale era stata assegnata la testa di serie n. 2, ha dovuto dare forfait per un problema al gomito destro poco prima dell’inizio del torneo).

Al contrario della vicina Italia, sorride invece la nazione ospitante, la Slovenia, che piazza due giocatori nei quarti di finale. Si tratta del grande favorito Aljaz Bedene, n. 91 ATP e unico top 100 in tabellone, e di Blaz Rola, n. 141, che potrebbero sfidarsi in semifinale se questa sera supereranno rispettivamente il 21enne slovacco Klein (n. 343 ATP) e il 22enne russo Safiullin (n. 233). Nella parte bassa del tabellone, quarti di finale Lestienne-Dubrivnyy (Lestienne è campione in carica) e Durasovic-Kolar. Da segnalare che l’ottimo umore degli organizzatori e dei due tennisti locali è stato un po’ rovinato dalle dichiarazioni di un altro giocatore sloveno, Blaz Kavcic.

Il 32enne Kavcic, ex top 100 scivolato attualmente in 243esima posizione a causa del lungo periodo di inattività (il primo torneo dell’anno sono state le qualificazioni di Wimbledon) dopo un’operazione al ginocchio, si è lamentato perché, a suo dire, Bedene e Rola avrebbero ricevuto – attraverso degli sponsor – un incentivo economico per partecipare al torneo, mentre a lui sarebbe stato negato e considerando i suoi trascorsi nel torneo (vinse l’edizione 2014) si sarebbe aspettato una trattamento diverso. Da qui la scelta polemica di giocare in alternativa il Challenger di Cordenons (in Friuli Venezia-Giulia, dove è stato sconfitto negli ottavi dal 19enne ungherese Piros, n. 448 ATP). Interpellati al riguardo, Rola ha negato di aver ricevuto incentivi economici per partecipare al torneo sloveno e che contatterà Kavcic per avere chiarimenti, mentre Bedene ha preferito non commentare.

A proposito di Cordenons, è anche l’ultimo challenger nel quale era rimasto in gioco un tennista italiano. Gian Marco Moroni è stato però sconfitto ai quarti di finale dal tedesco Jeremy Jahn, 375 ATP. Moroni (undicesima testa di serie) aveva sconfitto al secondo turno Lorenzo Musetti, ritiratosi sotto 4-1 nel terzo set dopo due set molto lottati e conclusi al tie-break. Eliminati agli ottavi Paolo Lorenzi e Andrea Basso.

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