Chiaro, la spedizione a Flushing Meadows di Fabio Fognini è durata troppo poco. Il numero uno azzurro si è però premurato di mandarci da New York almeno una cartolina altamente spettacolare. Non avrà trovato modo di resistere al bombardamento di Opelka (26 ace), ma ha fatto valere (a tratti) tutta la sua tecnica e mobilità difensiva al cospetto del lungagnone statunitense. Nel terzo set si è visto il Fognini migliore e questo scambio – nel cuore del tie break, lo testimonia.

Da una parte all’altra del campo, prima un gran recupero e poi un dritto incrociato in scivolamento che da colpo difensivo diventa, incredibilmente, punto. Con l’eliminazione dell’azzurro, questo US Open perde di sicuro uno dei giocatori in grado di produrre giocate ad alto tasso di spettacolarità. E ne sentiremo la mancanza.