US Open, Federer: "I miei 15 anni, così diversi da quelli di Coco Gauff"

Interviste

US Open, Federer: “I miei 15 anni, così diversi da quelli di Coco Gauff”

“Non ero neanche lontanamente così forte alla sua età. La pressione di stare in campo davanti a 20.000 persone… Non so se ci sarei riuscito come lei”

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da New York, il nostro inviato

Roger Federer, rispondendo al direttore, che lo conobbe a 16 anni e otto mesi al torneo giovanile di Firenze, ma non a 15, riflette su quanto siano cambiati i tempi, ed è impressionato dalla capacità della giovanissima Coco Gauff (con la quale condivide management e sponsor) di gestirsi e giocare a questi livelli.

Ero un ragazzino, un bambino a 15 anni. Facevo quello che fanno tutti, mi lamentavo, a volte gridavo. Per fortuna, non facevo conferenze stampa. Ero um adolescente sciocco, ma buono, sono sempre stato onesto e sincero con i miei genitori. Credo che i miei allenatori mi apprezzassero perchè pensavano che sarei migliorato in fretta, certo a volte ero un tipo difficile, ma non in modo distruttivo.

Mi sono sempre divertito a viaggiare, a essere onesto. Credo che mi abbia fortificato. Quando me ne sono andato di casa a 14 anni, per due anni, stavo ospite da un’altra famiglia dal lunedì al venerdì, e avevo una tremenda nostalgia. Passati i 16 anni le cose sono cambiate, ancora adesso ripensando a quel periodo vedo quei due anni come i più importanti della mia vita, ho davvero imparato a essere indipendente. Avevo bisogno di sapere che ero in grado di vivere da solo, in autonomia, prendere treni, tram, autobus, la bicicletta, gestendomi la vita.

Ero comunque giovanissimo. Per me, vedere Coco a 15 anni così… certo, ha un team di supporto per tutto. Ma il modo in cui riesce a gestire la pressione, stando in campo! Ci si dimentica che non è mica normale essere davanti a 10.000, 15.000, 20.000 persone, questo intendo.

Ci sarei riuscito? Chissà. Di certo non ero nemmeno lontanamente forte come lei. E avrei dovuto affrontare uomini adulti, con la barba e tutto, il mio corpo non era pronto per quello. Dal punto di vista fisico per le ragazze è diverso, cresci prima, più rapidamente, non c’è paragone. Ma sono contento di essere stato lontano dai riflettori abbastanza a lungo per poter crescere anche e soprattutto come persona.

Certo, da un altro punto di vista immagino che sarebbe stato incredibilmente esaltante vivere all’epoca quello che sta vivendo Coco adesso, come quelli che hanno sfondato nel tour professionistico a 14, 15, 16 anni o addirittura prima come Tiger Woods o Martina Hingis, per esempio. In Svizzera si sapeva che sarebbe diventata una numero uno prima o poi, fin da quando aveva 10 anni. Io non ho avuto quella vita a quell’età, e la cosa in effetti è stata un bene“.

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