L'investitura di Nadal: "Non sono sorpreso da Berrettini". Poi ringrazia Tiger Woods

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L’investitura di Nadal: “Non sono sorpreso da Berrettini”. Poi ringrazia Tiger Woods

US OPEN – “Non ho idoli, se ne avessi uno sarebbe lui. Il mio swing? Meglio che Tiger non lo veda”. E si proietta verso il quarto di finale: “Schwartzman sta molto bene, dovrò dare il meglio”

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Rafa Nadal e Tiger Woods - US Open 2019 (foto via Instagram, @rafaelnadal)
 

Il sostegno di Tiger Woods ha accompagnato Rafael Nadal nella cavalcata verso i quarti di finale. Nulla ha potuto Marin Cilic (qui il racconto del match) di fronte alla prova di forza dello spagnolo. Che ha esaltato così il fuoriclasse del golf, molto partecipe in tribuna.

Significa molto per me avere il suo supporto – ha raccontato Rafa -, è una straordinaria fonte di ispirazione per ciò che ha realizzato nello sport e in generale per il modo in cui ha continuato sempre a combattere. Poter essere spesso in contatto con lui è una cosa che mi fa molto piacere e spero riusciremo presto a giocare insieme a tennis e a golf. Anche se onestamente – ci scherza su – sarebbe meglio se non vedesse il mio swing. Ho sempre detto che non ho idoli, ma se dovessi sceglierne uno, sarebbe lui“.

Archiviati i convenevoli tra fuoriclasse, c’è da sottolineare un dato tra quelli emersi da una partita a senso unico: undici ace di Nadal contro i dieci del croato. “Sto servendo bene e so di essere molto migliorato negli ultimi due anni. Ho reso più efficace la seconda e questo mi ha aiutato a rendere più aggressiva la prima. Ho sempre pensato di dover lavorare sul servizio per allungarmi la carriera“.

Un tema che diventa interessante – il servizio – in vista di ciò che tutti ci auguriamo. Quella ipotetica semifinale con Berrettini su cui il tabellone ha aperto una finestra per entrambi, al netto delle insidie Monfils e Schwartzman ai quarti. “Tra Berrettini e Monfils non vedo un favorito alla vigilia – analizza il numero due del mondo – sarà partita aperta. Matteo sta vivendo un grande anno: ha giocato bene sull’erba e poi è stato penalizzato dall’infortunio, il KO di Cincinnati è stato probabilmente frutto di un problema di preparazione. Ma non è stata una sorpresa per me vederlo battere Rublev, nonostante il momento estremamente positivo del russo“.

Sulla strada di Nadal ci sarebbe potuto essere Zverev, ma i tormenti da Slam del tedesco hanno ancora avuto la meglio. “So di andare controcorrente, ma per me Diego era favorito già in partenza contro Sascha, che ha combattuto duramente e avrà ancora tempo per vincere un torneo di questo livello. Ma qui Schwartzman stava meglio. L’ho visto giocare un paio di volte nella prima settimana, si è espresso davvero alla grande. Ritengo sia uno dei giocatori più talentuosi del circuito – conclude – ha un controllo e una velocità incredibile. Dovrò davvero fare del mio meglio per batterlo”. I precedenti, però, dicono impietosamente 7-0 Nadal.

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