C’è tanto Matteo Berrettini nei ragionamenti in sala stampa di Rafael Nadal. Quasi a far torto – solo di riflesso, ci mancherebbe – al buon Diego Schwartzman. Che ce l’ha messa tutta per complicare la vita allo spagnolo, ma è finito ko per l’ottava volta in altrettanti incroci. Troppo intrigante però la semifinale di venerdì notte (inedita) per non dare già il via a un lungo road to…, al quale Rafa non si è sottratto. Incalzato anche dal nostro direttore. Già a caldo, nell’intervista sul campo, da Nadal era arrivata una prima investitura per l’azzurro: “Ho visto giocare Matteo, tira fortissimo ed è in fiducia. Sta facendo passi da gigante di settimana in settimana, perciò avrò bisogno di essere al 100% venerdì”.
Dal successo sull’argentino potrebbe però essere emersa qualche crepa – tipo il servizio perso quattro volte – a rischio di essere ampliata nel confronto con la potenza e lo stato di grazia del romano. In realtà Nadal, a caldo, ricordava di aver concesso solo un paio di break. Prima che Ubaldo gli sottoponesse l’esatta contabilità: sono stati quattro. “Ma ho visto che anche Berrettini ha perso il servizio più di qualche volta (cinque, ma in cinque set, ndr) – ha sorriso Rafa – voi fate il tifo per lui, da italiani. Mi sembra un bravo ragazzo. Ci ho parlato qualche volta trovandolo nello spogliatoio, in quelle circostanze è stato sempre molto cordiale con me e spero di esserlo stato anche io con lui. Lo vedo pronto, anche mentalmente, per competere per grandi obiettivi“.
Il clima è disteso, l’analisi si fa lucida: “Berrettini sta vincendo molte belle partite, questa semifinale è arrivata per lui in un grande anno. Non posso certamente aspettarmi una partita facile. Come accaduto con Schwartzman, trovo un avversario che sta vivendo un gran momento di forma e quindi devo dare il meglio per superarlo. È il momento di alzare il livello e credo già di aver fatto passi avanti negli ultimi due match, contro Cilic agli ottavi e poi contro Diego“.

E proprio il croato viene tirato in ballo per un’ipotetica analogia, almeno nelle caratteristiche morfologiche. Nadal però non sembra d’accordo: “No, preparerò l’incontro in maniera differente. C’è differenza nello stile di gioco tra Cilic e Berrettini. Ci penserò a partire da domani, prima credo sia giusto godersi la quarta semifinale Slam raggiunta in questo 2019“. E questa volta, tra i quattro che vedono il traguardo, il grande favorito è proprio lui.