Pliskova vs Martic per il titolo di Zhengzhou. Finale tutta giapponese a Hiroshima

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Pliskova vs Martic per il titolo di Zhengzhou. Finale tutta giapponese a Hiroshima

Mladenovic paga le fatiche del quarto con Svitolina, la croata proverà a frenare la corsa di Karolina. Il Giappone festeggia Doi e Hibino. Rybakina a caccia del secondo titolo a Nanchang

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Karolina Pliskova - US Open 2019 (foto via Twitter, @usopen)
 

KARO PICCHIA FORTE Karolina Pliskova proverà a iniziare lo swing asiatico 2019 come dodici mesi fa, ovvero con un trofeo. La numero due del mondo ha dominato la prima semifinale del WTA Premier di Zhengzhou contro Ajla Tomljanovic, sconfitta in 68 minuti. Dodici mesi fa Karolina vinse il titolo a Tokyo battendo Naomi Osaka in finale, ora giocherà la quarta finale del 2019 con l’obiettivo di alzare il terzo trofeo stagionale dopo i successi a Roma ed Eastbourne.

Sfiderà la croata Petra Martic (t.d.s. 7), che ha prevalso nettamente su Kristina Mladenovic nella seconda semifinale. La prestazione della francese non è stata all’altezza delle aspettative. Molto scarica sulle gambe e poco lucida in tanti frangenti del match, come sul 3-4 del secondo set, quando ha perso due punti praticamente già fatti regalando il break decisivo a Martic. Le fatiche del quarto di finale finito a tarda notte contro Elina Svitolina si sono fatte sentire, il servizio – in grande spolvero – della croata ha fatto il resto.

BIG IN JAPAN Per la prima volta dal 1997 un torneo WTA avrà una finale tutta giapponese. Al tempo furono Yuka Yoshida e Naoko Sawamatsu a contendersi un trofeo a Jakarta e la spuntò Sawamatsu per 6-3 6-2. Stavolta a scrivere una pagina di storia saranno Misaki Doi e Nao Hibino, finaliste del WTA di Hiroshima davanti al loro pubblico. Nessuna delle due è inserita tra le teste di serie e tanto meno partiva come probabile finalista alla vigilia del torneo.

Nel giorno delle semifinali Hibino ha battuto Buzarnescu in tre set, lasciando per strada solo tre giochi dopo il 4-6 iniziale. Nei quarti di finale Hibino aveva messo a segno un altro grande risultato eliminando la numero uno del seeding Hsieh. Giocherà la quinta finale WTA della carriera, quattro anni dopo la prima (e unica vinta) a Tashkent su Donna Vekic. Misaki Doi ha dovuto invece superare Veronika Kudermetova (tds 2), sconfitta 6-4 6-3 in un’ora e 22 minuti. Tenterà di vincere il suo terzo titolo WTA nella quarta finale, dopo i successi a San Antonio 2016 e a Lussemburgo 2015. I precedenti tra le due giapponesi sono in perfetta parità, due vittorie per parte.

RYBAKINA SUGLI SCUDI – A Nanchang, Elena Rybakina giocherà la seconda finale della carriera a poco più di due mesi dalla prima, vinta a Bucarest contro Patricia Maria Tig. La ventenne kazaka sta piano piano iniziando a farsi largo nel circuito e anche nella semifinale contro Shuai Peng ha dato prova di grande qualità. Dopo aver dominato il primo set (6-1), ha perso il servizio in avvio di secondo e non è stata in grado di ricucire lo strappo. Nel terzo parziale però ha ripreso in mano il gioco e dal 2-2 ha infilato quattro giochi consecutivi che le hanno permesso di vincere l’incontro. Con questo risultato Rybakina guadagna venti posizioni e si piazza temporaneamente al 49esimo posto (best ranking), in attesa ovviamente di conoscere il risultato della finale.

Per il titolo dovrà vedersela con Rebecca Peterson (nessun precedente). La svedese ha dominato la sua semifinale contro Nina Stojanovic (6-3 6-1) e si è guadagnata l’accesso alla prima finale in carriera.

Semifinali Zhengzhou:

[1] Ka. Pliskova b. A. Tomljanovic 6-3 6-2
[7] P. Martic b. K. Mladenovic 6-0 6-3

Semifinali Hiroshima:

N. Hibino b. M. Buzarnescu 4-6 6-0 6-3
M. Doi b. [2] V. Kudermetova 6-4 6-3

Semifinali Nanchang:

E. Rybakina b. S. Peng 6-1 3-6 6-2
R. Peterson b. N. Stojanovic 6-3 6-1

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