Tra Fognini e Davin è addio con stima. Seppi doma Kyrgios (Cocchi). Murray: "Non ho più dolore. Voglio vincere per le mie figlie" (Semeraro)

Rassegna stampa

Tra Fognini e Davin è addio con stima. Seppi doma Kyrgios (Cocchi). Murray: “Non ho più dolore. Voglio vincere per le mie figlie” (Semeraro)

La rassegna stampa di giovedì 26 settembre 2019

Pubblicato

il

Tra Fognini e Davin è addio con stima. Seppi doma Kyrgios (Federica Cocchi, Gazzetta dello Sport)

Andreas Seppi rimanda a casa Nick Kyrgios dal torneo di Zhuhai (Cina, cemento) dopo averlo battuto in due set 7-6 6-1 […] Kyrgios dalla sua ha ammesso di avere un problema a una spalla che si era manifestato anche in Laver Cup: «Il dolore è aumentato giocando e, alla fine, non riuscivo a servire» […] Intanto, dopo aver annunciato l’intenzione di rincorrere un posto nelle Atp Finals di Londra e rinunciare all’operazione, Fabio Fognini si separa dall’allenatore Franco Davin, e al suo fianco resta Corrado Barazzutti. È stato lo stesso allenatore argentino ad annunciare la fine della collaborazione col numero uno italiano. Un addio in completa armonia, tanto che Davin ha usato parole molto belle nei confronti di Fabio: «Quando abbiamo iniziato a lavorare l’obiettivo principale era arrivare nei primi dieci — ha scritto il tecnico su Instagram —. Dopo quasi tre anni di tanto lavoro, ce l’abbiamo fatta con dedizione, sforzo ma soprattutto tanta passione. Aver raggiunto un obiettivo così importante e difficile causa una soddisfazione enorme e talvolta la sfida di fissare nuovi obiettivi. Dopo diverse conversazioni abbiamo deciso di comune accordo di chiudere il nostro rapporto professionale alla fine del 2019. Rimane l’amicizia con una grande persona e una bellissima famiglia».

Murray: “Non ho più dolore. Voglio vincere per le mie figlie” (Stefano Semeraro, La Stampa)

A Zhuhai Andy Murray contro Tennys Sandgren ha vinto il suo primo incontro nel circuito maggiore da gennaio. Una rinascita, per l’ex numero 1, ora sceso al n.413, che prima di una rischiosa operazione all’anca aveva addirittura annunciato il suo ritiro. Vedere che Federer, Nadal e Djokovic sono ancora i primi tre del mondo le ha dato una spinta in più per tentare un ritorno così difficile? «No. Loro non hanno dovuto subire un’operazione come la mia, non sto pensando di tornare a battermi a quel livello. Ho rischiato di non giocare mai più, ora sto cercando di sentirmi sempre meglio per capire dove posso arrivare». Alle sue due figlie, Sophia Olivia e Edie piacerebbe vedere papà vincere… «Sarebbe bello: iniziano ad avere un’età (tre anni e mezzo e quasi due, ndr) in cui capiscono quello che faccio. Ma è anche vero che dopo tutto quello che è successo il tennis non è più la mia priorità assoluta». Sophia è ancora convinta che «papà sulla terra fa schifo»? «Probabilmente sì! Non so come le sia uscita quella frase, deve averla sentita o da mia moglie, o da mia suocera, mentre io non c’ero. Il bello dei bambini è che assorbono tutto». […] La scelta di Torino per le Atp Finals è azzeccata? «Credo di sì. In Italia ho sempre trovato un pubblico fantastico, appassionato e competente. Quando ho sentito di Torino sono rimasto sorpreso, pensavo ad una città più grande, ma sono sicuro che da voi ci sarà il giusto ambiente»[…] Berrettini ha la stoffa del campione? «Gioca bene, ha un grande servizio, e migliora continuamente. Può entrare fra i top-10 e magari alle Atp Finals, ma non è facile. Passare da n. 100 a n.15 del mondo è dura, da 15 a numero 8 molto di più. Matteo è nel gruppo di giovani che può farcela» […] La Laver Cup le piace? «È ottima per il tennis. È una esibizione, e io ne ho giocate, ma posso assicurare che chi partecipa alla Laver Cup non gioca come in una esibizione. Per ora non vale la Davis o gli Slam, ma finora hanno fatto sempre tutto esaurito, fra trent’anni potrebbe essere un evento fantastico. Ci vedi cose che non vedi nei tornei normali, come Federer e Nadal che dialogano con Fognini, può portare un nuovo pubblico al tennis». Qualcuno sostiene che il livello emotivo era esagerato. «Se sei davanti a 16 mila persone, e a bordo campo hai Borg, McEnroe, Federer, Nadal, più Rod Laver in tribuna, che tifano per te, be’, te lo garantisco: ci tieni a fare bella figura».

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement