Fognini, la concorrenza è la benzina migliore (Cocchi)

Rassegna stampa

Fognini, la concorrenza è la benzina migliore (Cocchi)

La rassegna stampa di martedì 8 ottobre 2019

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Fognini, la concorrenza è la benzina migliore (Federica Cocchi, Gazzetta dello Sport)

Nel giorno in cui l’Italia festeggia le storiche otto presenze tra i primi cento nel ranking maschile, la conclusione è chiara: la concorrenza stimola i risultati. La voglia di far meglio, di primeggiare, o almeno di imitare i migliori fa bene al nostro tennis maschile. E soprattutto giova a Fabio Fognini, che proprio non ci vuole stare in secondo piano, e ogni volta che si sente tallonato da un connazionale tira fuori il tennis, e l’attitudine migliore. Come ha dimostrato ieri al Masters 1000 di Shanghai, nell’esordio vincente contro Sam Querrey. La prima volta si era visto in primavera, quando il 25 febbraio Marco Cecchinato lo aveva superato, sebbene di un solo punto, nel ranking mondiale strappandogli la leadership del tennis italiano. Il siciliano, conquistato il best ranking di numero 16 al mondo, aveva lasciato Fabio al numero 17. Una posizione, quella da numero 2, in cui il marito di Flavia Pennetta proprio non si sentiva a proprio agio. Lo strappo di febbraio è stata una bella scossa per Fabio che due mesi dopo è tornato prepotentemente in alto grazie al trionfo del Masters 1000 di Montecarlo, fino a ora la più importante vittoria della carriera, e riprendendosi leadership e numero 12 al mondo, a un passo dalla top ten in cui ha messo piede per la prima volta il 6 giugno di quest’anno. Adesso che Matteo Berrettini, reduce dalla semifinale allo Us Open si trova davanti (10°) nella Race to London, e rischia di sopravanzarlo anche nella classifica mondiale (n. 12 il ligure, 13 il romano), allora il fuoco sacro della motivazione è tornato a bruciare forte per Fognini che si carica nella rivalità con il più giovane, e stimato, collega […] Al secondo turno trova Andy Murray, che dopo aver battuto in due set Berrettini all’esordio a Pechino, sembra sempre più pericoloso. Lo scozzese lo ha ammesso: «Inizio a sentirmi sempre più a mio agio quando affronto rivali forti. Fabio sarà un altro test importante perché i match con lui non sono mai semplici, ha un sacco di talento e ottimi colpi e si muove bene. A volte ha qualche calo di concentrazione, ma resta molto pericoloso» […]

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