Sinner superlativo. Ora l'esame Monfils (La Gazzetta dello Sport). Sinner avanza ad Anversa. Mosca, Seppi ok in doppio (Barana). «Italia, è solo l'inizio» (Guerrini)

Rassegna stampa

Sinner superlativo. Ora l’esame Monfils (La Gazzetta dello Sport). Sinner avanza ad Anversa. Mosca, Seppi ok in doppio (Barana). «Italia, è solo l’inizio» (Guerrini)

La rassegna stampa di mercoledì 16 ottobre 2019

Pubblicato

il

Sinner superlativo. Ora l’esame Monfils (La Gazzetta dello Sport)

S come Sinner, S come Super. Anversa lo ha premiato con una wild card. E Jannik ringrazia con una solida vittoria contro il polacco Majchrzak, 91 del mondo, che lo aveva surclassato alla finale del Challenger di Ostrava a maggio (6-1 6-0). Stavolta il dominio è azzurro, il diciottenne di Sesto Pusteria sale subito 4-0, ha un piccolo passaggio a vuoto al momento di chiudere il primo set, ma poi si impone 6-4 6-2. È la quarta vittoria Atp, che gli vale un guadagno di 5 posizioni (ora è almeno 114) e gli offre una sfida con Monfils, prima testa di serie e finalista 2018, con il tifo interessato di Berrettini e Fognini: il francese e infatti ancora in corsa per le Finals. A Stoccolma, dove Fabio è n.1 del seeding, successo importante per il sanremese Mager, entrato come lucky loser, 124 del mondo: il 5-7 6-1 6-1 sull’austriaco Novak è infatti la sua prima vittoria Atp in carriera. A Lussemburgo, invece, rientro amaro dopo i problemi a un polso per Camila Giorgi, scesa al n. 92, che dopo aver dominato il primo set si inchina alla tedesca Petkovic 0-6 6-4 6-4.

Sinner avanza ad Anversa. Mosca, Seppi ok in doppio (Francesco Barana, Corriere dell’Alto Adige)

Scatenato, Jannik Sinner. Ieri, nel primo turno dell’Atp 250 di Anversa, sembrava un veterano per come ha regolato in due set il polacco Kamil Majchrzak (6-4 6-2), 23 anni e 91 del mondo. Lo stesso Majchrzak che in primavera lo aveva battuto nella Finale del Challenger di Ostrava. Una vittoria sorprendente per la facilità con cui è arrivata in poco più di un’ora. Personalità, talento, ritmo agonistico impressionante e colpi fuori dal comune quelli del 18enne di Sesto, che sta bruciando le tappe nel firmamento del tennis mondiale. Quella nella città fiamminga è la quinta vittoria di Jannik contro un top 100 e la quarta nel circuito maggiore Atp. Ma se le precedenti erano state da annoverare tra le imprese, quella di ieri sa di forza e maturità per la sua normalità. Il tutto alla prima stagione da pro. Peraltro ieri l’altoatesino festeggiava anche l’ingresso ufficiale tra primi 120 del mondo (119 il suo ranking) ad appena 18 anni e due mesi. Sinner si è mostrato sciolto fin dai primi minuti, con la palla pesante e chirurgica, sovente colpita in diagonale sul lato sinistro di Majchrzak, che è andato subito in tilt. Sinner si è preso immediatamente due break di vantaggio e già sul 5-1 ha avuto il suo primo set point. Lì un piccolo calo di tensione gli è costato il ritorno parziale di Majchrzak (5-4), ma Sinner non ha sbagliato la seconda opportunità di servire per il set. Nella seconda frazione il polacco ha perso ancora il servizio nel primo e poi nel settimo game e lì è finita una partita mai davvero iniziata. Domani agli ottavi di finale Sinner è atteso da un gran match. Proibitivo ma affascinante. Dall’altra parte della rete ci sarà Gael Monfils, 13 del mondo e testa di serie numero 1 del torneo belga. La vittoria di Sinner si aggiunge a quelle nel 250 di Mosca di Andreas Seppi, che ieri, in coppia con Thomas Fabbiano, si è imposto sulla coppia Franko Skugor/Nikola Mektic, teste di serie numero i del torneo (6-2 2-6 10-8), e domani ai quarti se la vedranno con Aljaz Bedene e Nicolas Jarry. Oggi Seppi sarà di nuovo in campo negli ottavi del singolare contro lo spagnolo Roberto Carballes Baena, 80 del ranking, avversario alla portata.

«Italia, è solo l’inizio» (Piero Guerrini, Tuttosport)

Si avvicina un novembre caldissimo per il tennis italiano. Tre settimane da protagonisti, è l’auspicio. Si comincia dal 5 al 9 con le Next Gen Finals milanesi per finire con le finali della nuova Davis che non sarà bella ma intanto ci siamo, Tre settimane di fuoco per capitan Corrado Barazzutti. «Per i ragazzi sicuro, ma anche per me che comincio da Vienna e Basilea. E’ chiaro che è un momento felice, estremamente positivo per il nostro tennis. Abbiamo due giocatori in corsa per le Atp Finals, una sana rivalità in amicizia. E questo significa avere due in grado di entrare nella top ten di fine anno. Molto interessante anche per la squadra».

Altro aspetto positivo: non crescono solo le punte. ma anche quei ragazzi partiti da tornei Itf e challengers.

La Fit da anni ha avviato un programma. Abbiamo dirigenti e tecnici di qualità, abbiamo offerto un servizio a giocatori e coach, messo a disposizione risorse e uomini, trovato tennisti con caratteristiche adatte e qualità. Abbiamo parecchi ottimi allenatori. I ragazzi ci hanno messo il loro impegno. E abbiamo ricevuto una grande spinta dal tennis femminile.

Novembre comincia con le Next Gen Finals a Milano. E ci sarà Sinner.

Sinner è il giovane più interessante, forse il più forte della sua età. Per il futuro siamo messi benissimo, ma non voglio fare proclami, non è nel mio stile e poi con i giovani bisogna sempre usare cautela. Ma i risultati ne indicano le qualità. Jannik ha un grande futuro, è seguito benissimo da Piatti e dal suo staff, ha un piano preciso e perciò sono convinto che continuerà a crescere e sarà importante anche in Davis. L’aspetto positivo è che Sinner va alle Next Gen per essere protagonista, non semplice partecipante. Lui ha un buonissimo carattere in campo, un gioco completo, senza sbavature. Muove molto bene la mano sul diritto, mi piace come tiene la testa della racchetta, la velocità del gesto, le letture.

Seguiranno le Finals di Londra. Si aspettava una simile crescita da Berrettini?

Sì, già un anno fa ero convinto che sarebbe stato da Top ten, magari non così in fretta. E’ arrivato prima del previsto, ha un tennis molto potente, sa stare davvero bene in campo, lavora bene con coach Santopadre che secondo me è bravissimo. Non si fermerà, vedrete. E in corsa con lui c’è anche Fabio Fognini. Fabio lo conosciamo, quando ispirato esprime un tennis spaziale. Sono stato con lui in Cina e ha giocato davvero benissimo, cedendo a Medvedev che poi ha vinto. Io spero entrino entrambi, ma saremmo contenti lo stesso. Fabio ha tre tornei, gli altri due. Da oggi è a Stoccolma, per lui sono punti importanti.

Lo seguirà anche il prossimo anno? La moglie Flavia Pennetta ha suggerito che sarebbe una soluzione Francesca Schiavone coach.

Penso proprio di sì, gli darò una mano. Ci siamo trovati bene. Ma non è detto non ci sia anche Francesca, conosce molto bene il tennis e ha grande capacità di trasmettere.

Novembre si chiude con la nuova Davis. Le piace?

Io sono legato alla tradizione della Davis, ma si dice che i tempi cambiano, dunque… Certo non sarà come la vecchia qualificazione, ogni partita in un solo giorno, due singolari e un doppio al meglio dei 3 set. Ogni punto conta perché dai gironi passano anche le migliori due. Posso convocare sempre 5 ragazzi, ma devo scegliere i migliori per ogni punto. Spero che i ragazzi non arrivino troppo spremuti dal finale di stagione. Il girone non è agevole. Abbiamo Usa e Canada, molto forti. Ma nemmeno gli altri adesso sono sereni nell’affrontare l’Italia. […]

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement