WTA Elite Trophy Zhuhai: il sorteggio dei gironi

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WTA Elite Trophy Zhuhai: il sorteggio dei gironi

ZHUHAI – Sorteggiati i gironi del ‘masterino’ femminile, con gli ingressi dell’ultimo minuto in tabellone di Bertens, Sakkari, Yastremska e Muchova

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Kiki Bertens - Mosca 2019 (via Twitter, @WTA)
 

da Zhuhai, il nostro inviato

Ancora lontano dal sorgere il sole italiano, nel profondo Oriente di Zhuhai il sole è già bello che alto, ça va sans dire, e presso la vetrosissima Hengqin Huafa Square si svolge il sorteggio dell’edizione 2019 del WTA Elite Trophy. Incuneate nella baia che guarda Macao a poche centinaia di metri ci sono anche due protagoniste del torneo, Maria Sakkari e la wild card Saisai Zhang, accompagnate dal direttore Jose Miguel Garcia Fernandez. Qui a Zhuhai sono le 10:30 ma il sole si fa già sentire; dovrebbe essere autunno, ma nella Cina meridionale non se ne vede una vera traccia prima di novembre, a quanto pare. Non fossero tutti impegnati a tirare su i grattacieli che dovranno riempire i buchi tra quelli già esistenti, probabilmente qualcuno degli abitanti di Zhuhai sarebbe in spiaggia.

LE PARTECIPANTI – Solito discorso per questo anomalo torneo di fine anno: quattro gironi da tre giocatrici, dunque ogni partecipante disputa due incontri di Round Robin e prova a vincere il girone. Le quattro prime vanno in semifinale, le seconde e terze tutte a casa. Torneo anomalo anche perché abbiamo scoperto le ultime quattro partecipanti appena qualche ore fa; oltre a Bertens, che dopo aver mancato la qualificazione per le Finals ha scelto di venire a consolarsi vestendo i panni della numero uno del seeding a pochi chilometri di distanza (Shenzhen e Zhuhai sono separate da una lingua di mare solcata dall’avveniristico ponte costruito lo scorso anno, 55 chilometri), tra una defezione e l’altra si sono ritrovate ad accettare un posto Maria Sakkari, Dayana Yastremska e Karolina Muchova.

Il sorteggio ha voluto così:

(clicca per ingrandire)

Tutti i gironi appaiono abbastanza equilibrati. Vekic ci ha detto che teme la sfida con Bertens, che quest’anno l’ha sconfitta due volte su tre, mentre non ha mai affrontato Yastremska ‘ma di solito so come affrontare quel tipo di giocatrici‘. Anche Riske è stata parecchio loquace, e ha parlato persino della sua amicizia con Saisai Zheng – ‘è una ragazza super-divertente‘ – adeguandosi all’atmosfera molto distesa che regna in sala conferenze, nella quale riecheggiano le lunghissime traduzioni istantanee in cinese delle domande a cui le giocatrici rispondono in inglese.

Petra Martic appare carica, dice che è soddisfatta della stagione e se non ha ottenuto qualcosina in più (un quarto e due ottavi Slam, buttali via) è soltanto colpa di alcuni dettagli. Prima di andare ad assaggiare il campo ci svela che il suo film preferito è ‘A star is born‘, con il solito sorriso che sa far dimenticare anche il più brutale degli effetti del jet lag. Sorridono parecchio anche Sakkari e Sabalenka: la prima non vede l’ora di cercare una medaglia olimpica in coppia con Tsitsipas, lasciando intendere che ci tiene molto (che una greca tenga alle Olimpiadi è persino giustificabile), la seconda sembra essersi messa alle spalle la fase di stagione in chiaroscuro e la separazione con Tursunov. “Quest’esperienza mi servirà per cominciare al meglio il prossimo anno“. 

Detta così sembrerebbe quasi che le partecipanti abbiano in testa già la fermata successiva, ovvero il meritato riposo dell’off-season, e magari non è del tutto sbagliato. Di sicuro quest’aria per nulla opprimente che si respira – ‘da torneo asiatico’, espressione che potrebbe quasi fare giurisprudenza – allontana ogni pensiero negativo. Ci sono poche pressioni, ma punti e soldi in palio non sono poi così trascurabili. Lo scorso anno, per esempio, ha vinto Ash Barty come antipasto del 2019 che l’ha vista campionessa Slam e per un certo periodo anche numero uno del mondo. Tutte si augurano di poterne ripercorrere le orme, e al contempo approfittano di Zhuhai per ritrovare il gusto di colpire la pallina e di non farla colpire all’avversaria, come a metà mattinata hanno fatto Sakkari e Bertens. Maria e Kiki se le sono date di santa ragione per una mezz’oretta, sull’unico campo dell’Hengqin Tennis Center, poi l’olandese ha chiamato il giro per non rendere pericoloso un leggero fastidio accusato dopo un allungo. Martedì, giornata inaugurale del torneo, il secondo match di giornata è il suo contro Vekic.

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