WTA Elite Trophy: Bertens è la prima semifinalista. Keys eliminata (ma non lo sa)

WTA

WTA Elite Trophy: Bertens è la prima semifinalista. Keys eliminata (ma non lo sa)

ZHUHAI – La numero uno del seeding vince lo spareggio con Yastremska, che a momenti sbrocca. Keys è fuori… a sua insaputa

Pubblicato

il

Kiki Bertens - WTA Elite Trophy 2019
 

da Zhuhai, il nostro inviato

Tra urla e proteste, Dayana Yastremska esce dal torneo. A vincere lo spareggio diretto per la semifinale è la prima favorita Kiki Bertens, solida abbastanza da non cadere nelle trappoline piuttosto prevedibili disseminate dalla giovane e gagliarda avversaria. Tra il settimo e l’ottavo game c’è stata una piccola commediola: Bertens comincia a chiacchierare con l’arbitro, medical time out di risposta per Yastremska – che si è fatta nuovamente applicare il tutore al ginocchio destro – e misteriosa uscita dal campo di Bertens, che quando è tornata ha dovuto ancora attendere la fine del trattamento della sua avversaria. Nel game successivo Yastremska ha manifestato con un urlo stridulo il disappunto per la mancata concessione di un challenge, a dire dell’arbitro chiamato con un pizzico di ritardo. Da quel momento ha vinto un solo punto e nessun game, compreso quello in cui Bertens ha ottenuto la ripetizione di un punto forse un po’ discutibile a causa di un ball boy ancora in movimento.

L’olandese è una giocatrice molto potente, ma contro le staffilate di Yastremska ha dovuto giocare un po’ più d’astuzia e di risacca, sporcando le traiettorie nel tentativo di scoprire il nervo più evidente della sua avversaria, ovvero la tendenza all’errore. Con un saldo negativo di -10 (15 vincenti e 25 errori) l’ucraina non avrebbe potuto scamparla in alcun modo, e lo testimonia il fatto che sia sempre stata in svantaggio in entrambi i parziali. A Yastremska la copertina degli highlights, a Bertens partita e semifinale.

FUORI KEYS – L’altra sentenza di giornata è l’eliminazione di Madison Keys, quinta giocatrice ad abbandonare i sogni di semifinale, sebbene lei… ancora non lo sappia. Dopo aver sconfitto Petra Martic con il punteggio di 6-3 6-4 si è recata in conferenza stampa e ha raccontato che si godrà un venerdì di relax in città e attenderà direttamente il responso al termine di Martic-Zheng, il match che deciderà l’esito del girone Orchidea. La realtà, calcolatrice alla mano, è che Keys non ha speranze di qualificarsi; in base al quoziente game, Martic va in semifinale se concede al massimo sei game a Zheng mentre la cinese passa se ne fa almeno sette, anche perdendo l’incontro. Per Keys è già off-season, che la statunitense ha in effetto detto di aver già programmato con il suo team.

KAROLINA! – Ultima giocatrice a qualificarsi per il torneo, ultima ad arrivare a Zhuhai, ultima a fare il suo esordio. Eppure prima, e anche nettamente, per qualità di gioco. Karolina Muchova è entrata a gamba tesa sul WTA Elite Trophy rimontando Alison Riske al termine di una bella partita, forse la più divertente del torneo, che all’alba delle due ore di gioco la 23enne nata in Repubblica Ceca non sembrava più avere le energie per vincere. E invece ha vinto, tirando fuori dal cilindro – nei momenti decisivi – un paio di conigli mica da ridere. Prima una stop volley di dritto sopraffina che non solo è arrivata al termine di uno scambio logorante, ma di uno scambio logorante nel quale Muchova doveva fronteggiare una palla break, poi il rovescio al salto che ha provocato l’errore di Riske e propiziato il primo match point dell’incontro, subito trasformato.

Karolina Muchova – WTA Elite Trophy 2019

Aria fresca Karolina, con quella deliziosa attitudine alla verticalità e l’assoluto agio con cui gioca il dritto in avanzamento, un colpo che richiede una precisione assoluta per non lasciare all’avversario un comodo passante. Nella conferenza stampa programmata in ritardo e a ridosso del black-out (previsto) che avrebbe tenuto al buio lo stadio per un paio d’ore, Muchova ha risposto con un eloquente ‘because it’s me‘ alla domanda sul perché si ostini ad essere panda in un mondo di mammiferi comuni, abitanti fissi della linea di fondo. Sottolineando poi che non è vero, ci sono altre giovani giocatrici che vanno a rete bene e volentieri come lei. Non ha del tutto torto Karolina, ma nessuna tra le nuove leve lo fa con il suo stile.

Risultati, la situazione aggiornata dei gironi e il programma di venerdì

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement