Nadal guida la Spagna alla vittoria: 2-1 alla Russia all'esordio nelle finali di Davis

Coppa Davis

Nadal guida la Spagna alla vittoria: 2-1 alla Russia all’esordio nelle finali di Davis

MADRID – Rublev vince il primo singolare contro Bautista Agut, ma Nadal non soffre la pressione e pareggia contro Khachanov. Il doppio decide la sfida a notte inoltrata

Pubblicato

il

Rafael Nadal - Finals Davis 2019 (via Twitter, @DavisCupFinals)
 

da Madrid, il nostro inviato

La situazione aggiornata dei gironi (con tutti i risultati)

Nadal rimedia alla sconfitta di Bautista Agut e poi il doppio porta a casa il punto decisivo contro gli encomiabili Khachanov e Rublev, forse un po’ spremuti dai tre incontri a testa in due giorni. La Spagna vince così la prima sfida e lascia in bilico l’esito del gruppo B.

 

SPAGNA-RUSSIA 2-1

A. Rublev b. Bautista Agut 3-6 6-3 7-6(0)
R. Nadal b. K. Khachanov 6-3 7-6(7)
M. Granollers/F. Lopez b. Khachanov/Rublev 6-4 7-6(5)

RUBLEV NELLA BOLGIA – La Spagna fa il suo esordio nella nuova Coppa Davis come paese ospitante affrontando la Russia che ieri ha battuto la Croazia. Di conseguenza i padroni di casa sono chiamati a vincere per non essere costretti a cercare di passare come migliori seconde, un rischio che crediamo Bernard Piqué non voglia proprio correre.

La Caja Magica è piena come un uovo, le uniche sessioni di biglietti sin qui esaurite sono quelle dei due match della Spagna nel girone. Non mancano i tifosi russi, ma gli spagnoli sono naturalmente in maggioranza, con il tifo organizzato munito di trombe, tamburi e megafoni che suonano di tutto per sostenere i loro beniamini. Insomma una bolgia che vuole spaventare gli avversari.

La sfida si apre con il singolare tra Roberto Bautista-Agut e Andrey Rublev. Lo spagnolo sente la tensione ed è costretto subito ad annullare due palle break. Ma una volta sciolto il braccio il n. 2 locale inizia a costruire con maestria i suoi punti. Così arriva il break iberico nel quarto game, 3-1 Spagna e servizio. Rublev mostra delle accelerazioni da far paura ma i recuperi di Bautista lo costringono sempre ad un colpo in più per chiudere il punto ed alle volte il russo paga lo sforzo profuso. Bautista serve per il set sul 5-3 e accusa un po’ il braccino, un paio di gratuiti e arriva il 15-40. Sulla prima palla break lo spagnolo è bravissimo a vincere uno scambio da 47 colpi. Bautista annulla anche la seconda palla break russa e poi al secondo set point chiude il set.

La musica non cambia nel secondo parziale, Rublev appena può spinge come un ossesso, lo spagnolo si difende e quando può prova anche a prendere la rete. Rublev annulla una palla break pericolosa nel terzo gioco, poi ne manca una nel quarto e ben tre nel sesto game. Sembra una maledizione per il russo che però finalmente sfonda il muro sul 4-3 in suo favore centrando il break. Rublev chiude senza patemi subito dopo.

Bautista inizia a vacillare sotto le legnate di Rublev che con il rovescio lungolinea è letale. Il russo manca una palla del break in apertura poi per due volte rimonta l’allungo spagnolo (prima sullo 0-2 poi sull’1-3). Gli scambi si fanno durissimi, il livello qualitativo è molto alto, la Caja Magica piena all’inverosimile è la giusta cornice per questo spettacolo. Rublev si salva nel settimo gioco e poi manca a sua volta un’occasione per andare a servire per il match nel game successivo. La giusta conclusione di siffatto match equilibrato è il tie break. Che Rublev gioca in maniera perfetta mentre Bautista si scioglie d’improvviso: il russo chiude 7-0 con ben 5 vincenti e porta a sorpresa il suo team in vantaggio. Piqué trema e si affida a Nadal, la Russia ad un passo dai quarti.

NADAL PAREGGIA I CONTI – La Caja Magica è tutta per il numero 1 del mondo che deve assolutamente portare la Spagna sull’1-1 contro la Russia, altrimenti i quarti diventano un miraggio per gli iberici. Dall’altra parte della rete Karen Khachanov, non una gran stagione la sua, ma sempre temibile se in giornata.

Rafa parte spedito, una palla break non sfruttata nel secondo game ma poi arriva il break sul 2-1 in suo favore. Khachanov non demerita, gioca molto profondo, ma fa fatica a trovare una breccia nel muro Nadal. Lo spagnolo ha una palla del 5-1 che non sfrutta poi però chiude senza patemi 6-3.

Khachanov accetta la lotta e dà il meglio di se, Nadal cala un po’ il ritmo e commette qualche gratuito che coglie di sorpresa pure il pubblico spagnolo. Gli scambi si fanno molto duri, lo spettacolo non manca da una parte e dall’altra. Khachanov ha addirittura una palla break sul 4-3 in suo favore ma Nadal si salva con un servizio vincente. Nel game seguente la situazione si ribalta ma stavolta è bravo Khachanov a salvarsi. Si prosegue senza particolari patemi ma sempre a gran ritmo, il tie-break deciderà il secondo set. Sono le 23.32 e siamo alle 2 ore di gioco, nessun tifoso spagnolo ha il coraggio e la voglia di andare via. Mini-break spagnolo in apertura ma l’ennesimo gratuito di Rafa riporta la situazione in parità (1-1). Nuovo allungo spagnolo sul 3-1, Khachanov risponde da par suo con 3 punti di fila. Si seguono i servizi, match point Rafa sul 6-5, sventolio di bandiere spagnole sugli spalti, annullato. Set point Khachanov sul 7-6, servizio vincente di Nadal. Altro diritto vincente del numero 1 del mondo, 8-7. Khachanov sbaglia un rovescio, è 1-1 Spagna. Boato alla Caja Magica, il grido liberatorio “Rafa Rafa” rimbomba altissimo. Deciderà il doppio la sfida Spagna-Russia.

MARCEL E FELICIANO FANNO ESPLODERE LA CAJA MAGICA – Come da previsione la capitan Bruguera schiera per i padroni di casa Marcel Granollers e Feliciano Lopez, mentre la vecchia volpe Tarpischev (il capitano con più anzianità di servizio tra quelli a Madrid) manca in campo ancora i due singolaristi, Khachanov e Rublev.

Pronti via servono i russi e subito gli spagnoli hanno due palle break sul 15-40. La coppia ospite tiene la battuta e si salva ma nel quinto gioco arrivano altre palle break iberiche prontamente annullate. La differenza in campo è evidente, i due spagnoli sono veri doppisti, si muovono all’unisono e a rete sono dei falchi. I russi giocano bene da fondo campo ma sulla rete palesano qualche lacuna e non riescono a pungere in risposta. Alla fine arriva il break per la formazione di casa che vanno sul 5-4 dopo un game estenuante dove sfruttano solo la quinta palla break. Granollers e Lopez non mancano l’occasione e nel gioco seguente chiudono il parziale. La strada si fa in discesa per gli spagnoli, gli spettatori rimasti (è pur sempre l’una di notte) non fanno naturalmente mancare il loro appoggio, le trombe ed i tamburi continuano imperterrite a suonare.

Il secondo set è molto più lineare ed equilibrato, i russi giocano meglio e sotto rete gli spagnoli fanno più fatica. Non ci sarà nessuna palla break si va al tie break con il pubblico di casa che capisce l’importanza del momento e come si dice in gergo alza la voce. Anche qui si seguono regolarmente i servizi, si arriva al 6-5 Spagna, match point per Granollers e Lopez. Sarà proprio un delicato tocco di Granollers sotto rete a decidere il doppio e la sfida, la Spagna l’ha scampata bella, il cammino verso i quarti pare in discesa, domani basterà battere la Croazia per andare avanti nel torneo.

Continua a leggere
Commenti

Coppa Davis

Coppa Davis: ufficializzati i calendari dei raggruppamenti di Manchester e Valencia

Le fasi finali di Davis cominceranno con Francia-Svizzera in Inghilterra e Serbia-Corea del Sud in Spagna

Pubblicato

il

Canada - Davis Cup 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
Canada - Davis Cup 2022 (foto Roberto dell'Olivo)

Ufficializzati i calendari dei gironi “B” e “C” delle fasi finali di Coppa Davis che si terranno dal 12 al 17 settembre 2023.

Gran Bretagna, Australia, Francia e Svizzera sono inserite nel raggruppamento “B”. In palio c’è un posto per le Final Eight di Coppa Davis di tennis maschile. Si giocherà a Manchester in casa dei britannici secondi classificati nel 2022 nel raggruppamento di Glasgow, alle spalle degli Stati Uniti. La Gran Bretagna cercherà di far valere il fattore campo e di tornare a essere protagonista nelle fasi finali della competizione. Per la Svizzera si tratta della prima partecipazione alle fasi finali di Coppa Davis, mentre Australia e Francia cercheranno di migliorare quanto fatto l’anno scorso. De Minaur e compagni persero la finale di Davis contro il Canada, mentre i francesi finirono terzi nel raggruppamento di Malaga.  

Manchester non ospitava una manifestazione di Coppa Davis dal luglio 1994, quando la Gran Bretagna affrontò la Romania al Northern Lawn Tennis Club.

 

Ecco il calendario degli incontri:

Martedì 12 settembre, Francia – Svizzera (14° incontro di Coppa Davis; Francia in vantaggio 10-3).

Mercoledì 13 settembre, Australia – Gran Bretagna (14° incontro di Coppa Davis; Australia in vantaggio 8-5)

Giovedì 14 settembre, Australia – Francia (17° incontro di Coppa Davis; Australia in vantaggio 11-5)

Venerdì 15 settembre, Gran Bretagna – Svizzera (5° incontro di Coppa Davis, Gran Bretagna in vantaggio 3-1)

Sabato 16 settembre, Australia – Svizzera (6° incontro di Coppa Davis, Australia in vantaggio 4-1)

Domenica 17 settembre, Gran Bretagna – Francia (24° incontro di Coppa Davis, Gran Bretagna in vantaggio 13-10).

Ufficializzato anche il calendario del raggruppamento “C” che si disputerà a Valencia e vedrà protagonisti i padroni di casa della Spagna sfidarsi con Serbia, Repubblica Ceca e Corea del Sud.

Eccolo il programma completo:

Martedì 12 settembre, Serbia – Corea del Sud (2° incontro di Coppa Davis; Serbia in vantaggio 1-0)

Mercoledì 13 settembre, Spagna – Repubblica Ceca (7° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 4-3)

Giovedì 14 settembre, Repubblica Ceca – Corea del Sud (primo incontro di Coppa Davis)

Venerdì 15 settembre, Spagna – Serbia (12° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 8-3)

Sabato 16 settembre, Serbia – Repubblica Ceca (13° incontro di Coppa Davis; Repubblica Ceca in vantaggio 7-5)

Domenica 17 settembre, Spagna – Corea del Sud (3° incontro di Coppa Davis; Spagna in vantaggio 2-0)

Nei prossimi giorni verrà ufficializzato il calendario dell’Italia, inserita nel gruppo “A” in programma a Bologna con i campioni in carica canadesi, Svezia e Cile, e di quello “D” con Croazia, Olanda, Stati Uniti e Finlandia, esordiente alla fase finale di Davis.

Gli eventi della fase a gironi si giocheranno in un girone all’italiana con le prime due squadre di ogni gruppo che accederanno alle Final 8 a Malaga (21-26 Novembre).

Continua a leggere

Coppa Davis

La Croazia e l’ITF sfogliano la margherita. Si giocherà a Spalato la Coppa Davis?

Tramontata l’ipotesi Zara, Spalato è in pole position per ospitare il girone delle Davis Cup Finals che si disputerà in Croazia. Ma con il palazzetto più bello della città al momento chiuso per debiti

Pubblicato

il

La Spaladium Arena (fonte: Wikipedia)

Lo scorso marzo, subito dopo il sorteggio della fase a gironi delle Davis Cup Finals 2023, furono subito rese note le sedi di tre dei quattro raggruppamenti da cui usciranno le otto finaliste: Bologna, Valencia e Manchester. La nazione prescelta per ospitare il quarto raggruppamento, la Croazia, si riservò invece il diritto di comunicare in un secondo momento dove, dal 12 al 17 settembre prossimi, la squadra di casa avrebbe affrontato USA, Olanda e Finlandia. 

È passato quasi un mese e mezzo e quel momento non è ancora arrivato. Però dovremmo essere in dirittura d’arrivo: qualche settimana fa c’è stata infatti la visita della delegazione dell’ITF in Croazia, per la precisione a Spalato, per verificare che ci siano le condizioni richieste per l’organizzazione dell’evento. È infatti la città che ha dato i natali a tanti dei più grandi giocatori della penisola balcanica (partendo dagli anni 70 con Niki Pilic e Zeljko Franulovic, passando per gli anni 90 e gli anni 2000 con Goran Ivanisevic e Mario Ancic, ed arrivando sino ad oggi con Mate Pavic e Petra Martic, ma anche con la grande promessa del tennis croato, il vincitore di Wimbledon juniores 2022 Mili Poljicak) la favorita per l’assegnazione.

La prima scelta della federtennis croata era stata in realtà Zara, ultima città croata ad ospitare un tie della Davis nel formato tradizionale, la semifinale Croazia-USA dell’edizione 2018. Edizione poi vinta proprio dalla nazione balcanica, battendo in finale la Francia. Purtroppo il Palazzetto dello Sport “Krešimir Čosič” – intitolato al leggendario giocatore di basket, cresciuto nella cittadina dalmata, che vinse tutto con la nazionale jugoslava, ma che anche gli appassionati italiani ricordano per i due scudetti di fila con la Virtus Bologna, di cui fu poi anche allenatore per una stagione –  non è disponibile in quel periodo, in quanto già da tempo prenotato per una fiera nautica.

 

Metà settembre significa ancora estate, in particolare in Dalmazia, ed allora l’intenzione dei vertici del tennis (ma anche del ministero del turismo) croato era di quello di offrire ai tifosi al seguito delle proprie nazionali un pacchetto turistico interessante, unendo al tennis della Coppa Davis il mare e le coste della Dalmazia. Di conseguenza, tramontata l’ipotesi Zara la scelta più logica non poteva che essere Spalato. Ed è per questo che la delegazione ITF, o meglio di emotion group, la società austriaca a cui la federazione internazionale ha appaltato le attività operative di organizzazione, ha fatto tappa nella città dalmata. Gli ispettori austriaci hanno visitato l’Arena Gripa, la struttura sportiva cittadina che in teoria dovrebbe ospitare l’evento. Diciamo in teoria perché gli ispettori sono andati a vedere anche ad un altro impianto sportivo della città di Diocleziano, la Spaladium Arena. Come mai? Perché dal punto di vista del confort e delle dimensioni, quest’ultima si lascia nettamente preferire. Per capirci: è stata inaugurata nel 2008 e le tribune del campo centrale hanno una capienza di 10.000 posti; quelle dell’Arena Gripa, aperta al pubblico nel 1979, arrivano a 6.000. Il problema è che la struttura è inutilizzata dal punto di vista sportivo dallo scorso settembre, da quando si sono tenuti gli Europei di pallanuoto, e da allora è stata solo la sede di due concerti ed una fiera. I problemi sono esclusivamente economici, ma non di poco conto: la società che la gestiva è in bancarotta ed ha un debito di oltre 3 milioni di euro con il comune di Spalato (e non solo). Ed è per questo che la struttura è chiusa.

Il fatto che di solito il comune sede del tie di Davis sia co-organizzatore o comunque main sponsor dell’evento, potrebbe essere una delle chiavi per aprire le porte della struttura per la manifestazione. I media locali non hanno informazioni ufficiali al riguardo, ma si vocifera che ci sia la volontà delle istituzioni di cercare una soluzione per consentire la riapertura della Spaladium Arena per un evento sportivo dopo che saranno passati dodici mesi dall’ultima volta. Forse anche per scaramanzia, dato che gli Europei di pallanuoto di settembre sono stati infatti vinti proprio dalla Croazia.

I media locali riportano inoltre che c’è un altro punto di attenzione: entrambi gli impianti avrebbero infatti bisogno di qualche adeguamento per rispondere ai requisiti previsti dall’ITF. Ricordiamo, ad esempio, che oltre al terreno di gioco dove si disputeranno i match devono essere disponibili anche altri due campi per il riscaldamento e gli allenamenti (entrambe le strutture hanno comunque già un campo secondario con le tribune). Comunque sia, a breve l’ITF dovrebbe comunicare l’esito della visita ispettiva e si saprà quindi se Spalato tornerà ad ospitare la Davis dopo tredici anni (dal luglio 2010, quarti di finale del Gruppo Mondiale: vinse la Serbia per 4-1 sui padroni di casa) e, nello specifico, quale impianto è stato scelto. La federtennis croata ha comunque pronto il piano B (o meglio C, considerando Zara) qualora gli ispettori fossero stati molto fiscali e soprattutto scettici sulle possibilità degli impianti spalatini di adeguarsi in tempo: la capitale Zagabria, con il suo “Dom Sportova”, che ha ospitato la finale persa dalla nazionale di casa nel 2016 contro l’Argentina, e più di recente, nel 2020, il match di qualificazione vinto contro l’India.

Continua a leggere

Coppa Davis

Volandri: “Sinner è cresciuto in tutto. Berrettini e Musetti? Così analizzo i loro momenti” [ESCLUSIVA]

Il capitano della nazionale italiana di Coppa Davis in un’intervista esclusiva con il direttore di Ubitennis: “Un orgoglio vedere Jannik battere Alcaraz in un match così a Miami”

Pubblicato

il

Dal grande Sinner di Miami ai momenti complicati di Musetti e Berrettini: nel giorno della presentazione degli Internazionali d’Italia 2023 il capitano della nazionale italiana di Coppa Davis Filippo Volandri ha concesso un’intervista al direttore di Ubitennis, Ubaldo Scanagatta. Ecco le sue parole.

Nel 2007 a Roma hai battuto il numero uno del mondo, Roger Federer. Che effetto ti ha fatto vedere Sinner replicare la stessa impresa contro Alcaraz a Miami?

“Un orgoglio vedere Jannik andare così vicino a portare a casa il primo Masters 1000 ed è stato pazzesco vederlo battere Alcaraz. Siamo contenti di avere un altro giocatore che sta scrivendo la storia del nostro tennis. Sta migliorando su tanti aspetti a vista d’occhio: dall’adattabilità alle diverse superfici alla sua fisicità. Il suo tennis sta evolvendo grazie a competenze nuove, siamo orgogliosi di lui”.

 

Dove pensi che possa arrivare Sinner?

“Sta lavorando per diventare il numero uno del mondo, per portare a casa Slam e Masters 1000, ne ha tutte le possibilità. Dobbiamo dargli il tempo per poter lavorare serenamente, ma sono sicuro che ha grandi potenzialità”.

Come capitano di Coppa Davis sei preoccupato per le difficoltà che stanno avendo Musetti e Berrettini?

“Preoccupato non è la parola giusta, so che lavoro stanno facendo con i loro team, si stanno rimboccando le maniche. Sanno di essere in maniera diversa in un momento di difficoltà ma era inevitabile che arrivasse per Lorenzo, che è giovanissimo ed è cresciuto così rapidamente da far pensare che prima o poi un momento così potesse arrivare. Matteo in passato è stato capace di tornare a vincere subito dopo uno stop di due mesi, ma questo rimane qualcosa di straordinario. Sta lavorando su sé stesso, sono assolutamente fiducioso del fatto che nelle prossime settimane vedremo un giocatore migliore”.

A Montecarlo Musetti o Berrettini potrebbero riscattarsi? Chi dei due ha la mentalità per combattere una crisi di fiducia?

“Per Matteo e per Lorenzo occorre fare due discorsi diversi perché diverse sono le caratteristiche. Musetti ha nella terra battuta la superficie preferita ma ha dimostrato di poter fare benissimo anche indoor. Sono sicuro che entrambi faranno bene. A Montecarlo un bel risultato potrebbe arrivare per entrambi, io sono fiducioso”.

Lo scorso anno a Malaga Sonego fu protagonista delle partite più belle. Lui è rientrato nei primi 50 del mondo, il suo potenziale quale è?

“Sta attraversando un ottimo periodo fin dalle finali Davis dello scorso anno. Ha fatto un’ottima preparazione invernale e nelle prime settimane della stagione ha raccolto meno di quanto seminato, ma da Dubai ha iniziato a fare bene. Lui è arrivato al numero 20 del mondo, ha avuto una crescita continua senza nessuno stop e anche lui ha avuto una normale battuta d’arresto lo scorso anno. Ora sono strafelice che sia tornato a competere a livelli altissimi e sono sicuro che anche la sua classifica migliorerà”.

Continua a leggere
Advertisement
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement
Advertisement