Mistero Fabbiano: mette KO Tsitsipas a Wimbledon e Thiem all'US Open, ma è fuori dai 100

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Mistero Fabbiano: mette KO Tsitsipas a Wimbledon e Thiem all’US Open, ma è fuori dai 100

Il tennista pugliese aveva battuto anche Opelka all’Australian Open (38 cm di divario). Gioca bene gli Slam e male i challenger. “Per il 2020 sogno maggiore continuità”

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Thomas Fabbiano US Open 2019 - Foto Luigi Serra
 

Il 2019 è stato un grande anno per il tennis italiano. Fiumi di inchiostro (vero e figurato) sono stati versati per raccontare le imprese di Fognini, Berrettini e Sinner, ma anche la crescita discreta di Sonego. C’è però un altro tennista italiano che si è tolto delle belle soddisfazioni in questa stagione, pur non brillando per continuità. Stiamo parlando di Thomas Fabbiano. Il trentenne pugliese ha chiuso l’anno poco fuori dalla Top 100 (114 ATP), nonostante due grandissime vittorie a livello Slam, contro Stefano Tsitsipas a Wimbledon e contro Dominic Thiem agli US Open. Proprio Thomas ha recentemente ripercorso questi successi e, più in generale, la stagione appena terminata in un’intervista rilasciata a Tuttosport.

“L’anno che sta per concludersi è stato unico, perché ho giocato bene solo 4 tornei, con 6-7 partite ad altissimo livello, mentre negli altri non sono riuscito ad essere allo stesso livello. Gli apici sono però stati assoluti e mi hanno regalato momenti esaltanti. Il top è arrivato a Wimbledon, con l’affermazione su Stefanos Tsitsipas, meritata e colta al cospetto di un grande avversario. I match giocati in precedenza sull’erba mi hanno permesso di arrivare preparato al momento e tutto è coinciso in modo perfetto. Insomma non è stato un caso ritengo, ma il frutto delle esperienze accumulate e di una condizione in quel frangente ottimale. La fiducia era arrivata poche settimane prima con la prima semifinale ATP in carriera, sull’erba di Eastboume partendo dalle qualificazioni”.

Anche il successo contro Thiem, anche se l’austriaco era decisamente sottotono fisicamente al contrario dello Tsitsipas di Wimbledon, occupa un posto speciale nella mente di Fabbiano che da lì vuole ripartire per porre le basi del proprio 2020. “Da mettere in bacheca, come il precedente. Ribadisco, poche vittorie nel 2019 ma di grande prestigio, con due terzi turni a livello Slam ed un secondo turno agli US Open. Di solito il mio bottino di punti arrivava prevalentemente dai Challenger, che invece in questa stagione non mi hanno regalato tante soddisfazioni. Ho mantenuto la stessa classifica d’inizio anno proprio grazie a quanto fatto a livello Slam e ATP e questo è un orgoglio personale. Nel 2020 proverò a ripetermi nelle grandi rassegne e andrò a caccia di una maggior continuità“.

In ogni caso, l’obiettivo per il prossimo anno è chiaro e definito:”Vincere un torneo Atp. Se riuscissi a farlo potrei definirmi in questo senso appagato“.

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