Federer a Greta Thunberg: “Ringrazio i giovani che si battono per il clima, userò la mia posizione per dialogare”

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Federer a Greta Thunberg: “Ringrazio i giovani che si battono per il clima, userò la mia posizione per dialogare”

Lo svizzero ha replicato alle critiche mossegli dall’attivista per i suoi legami con Credit Suisse, affermando di voler ascoltare ma sottintendendo di non voler lasciare lo sponsor, accusato di investire nei combustibili fossili

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Roger Federer alle Nitto ATP Finals 2019 (foto Roberto Zanettin)
 

Roger Federer ha affidato a una dichiarazione per iscritto il proprio pensiero sulle critiche ricevute dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg, che nei giorni scorsi aveva re-twittato l’hashtag #RogerWakeUpNow di un gruppo di attivisti, 350.org Europe. Nel novembre del 2018, 12 membri del gruppo si erano introdotti nella sede di Credit Suisse a Losanna, inscenando una partita di tennis impromptu per evidenziare il rapporto, a loro giudizio molto scomodo, fra il 20 volte campione Slam e l’istituto bancario, che secondo Greenpeace Switzerland avrebbe finanziato oltre 40 aziende che utilizzano combustibili fossili, versando più di 17 miliardi di dollari per l’emissione di 193 milioni di tonnellate di gas serra.

La sentenza per il processo agli attivisti dovrebbe arrivare nella giornata di oggi, ed è per questo motivo che il rapporto fra Roger e il suo sponsor è diventato di interesse per Greta, scatenando il dibattito a suon di trending topics, e portandolo sul territorio della controversia dove lo svizzero non è di casa.

La dichiarazione di Federer, riportata su Twitter dal giornalista svizzero Simon Häring, è piuttosto concisa, e soprattutto ecumenica. Prendo molto sul serio la minaccia del cambiamento climatico, soprattutto visto che sono arrivato con la mia famiglia in Australia mentre il Paese viene devastato dagli incendi”, ha iniziato lo svizzero. “In quanto padre di quattro bambini e sostenitore del diritto universale all’educazione, ho grande rispetto e ammirazione per il movimento dei giovani contro il cambiamento climatico, e sono grato ai giovani attivisti perché ci spingono a ri-esaminare i nostri comportamenti e ad agire per trovare soluzioni innovative. Dobbiamo a loro e a noi stessi la necessità di ascoltare”.

Ha poi concluso così: “Apprezzo i richiami alle mie responsabilità di privato cittadino, di atleta, e di imprenditore, e mi impegno a usare la mia posizione privilegiata per dialogare su questioni importanti con i miei sponsor.

Va sottolineato che, se da un lato Federer pare aver preso molto sul serio le critiche ricevute, dall’altro non pare intenzionato a rompere i legami con lo sponsor, sottolineando anzi la volontà di continuare a dialogare dall’interno. Basterà questa replica a placare la 17enne svedese? La posizione dello svizzero è resa complicata dal fatto che Credit Suisse versa ogni anno 1,4 milioni di dollari alla Roger Federer Foundation, che si occupa di progetti legati alla scuola in Svizzera e soprattutto in Africa. Non è infatti casuale il riferimento al diritto all’educazione universale all’interno della dichiarazione, come a sostenere gli effetti positivi della partnership, che dura dal 2009.

Sempre in tema di cambiamenti climatici, l’attuale N.3 ATP, arrivato a Melbourne la scorsa settimana, scenderà in campo mercoledì alla Rod Laver Arena per raccogliere fondi in sostegno alla lotta contro gli incendi, in un’esibizione benefica che coinvolgerà anche Rafa Nadal, Serena Williams, Naomi Osaka, Nick Kyrgios, e Stefanos Tsitsipas, fra gli altri.

Tommaso Villa

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