Australian Open, la carica degli '-ic': Raonic cancella Tsitsipas, orgoglio Cilic

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Australian Open, la carica degli ‘-ic’: Raonic cancella Tsitsipas, orgoglio Cilic

Il canadese gioca una partita perfetta e non concede chance al greco, semifinalista nel 2019. Sfiderà Cilic che ha eliminato in cinque set Roberto Bautista Agut

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Milos Raonic - Australian Open 2020 (via Twitter, @AustralianOpen)
 

22-14 e 22-19, questi i bilanci vittorie/sconfitte nel 2019 rispettivamente di Milos Raonic e Marin Cilic. Entrambi ex numeri 3 del mondo ed ex finalisti Slam (Cilic ben tre volte con una vittoria, US Open 2014), ma da tempo in difficoltà e in cerca di risultati, tra problemi fisici e sicurezze che mancavano. Nella giornata odierna, entrambi si sono presi un piccolo grande riscatto, eliminando due top ten come Stefanos Tsitsipas (semifinalista qui lo scorso anno) e Roberto Bautista Agut. Due partite simili, non nel punteggio e nell’andamento, quando nello spirito con cui sono state affrontate da Raonic e Cilic: braccio sciolto, tanti rischi, a volte quasi ad occhi chiusi come chi sa che tutto sommato non ha niente da perdere e tanto da guadagnare, tanto da ritrovare. Il croato e il canadese si sfideranno ora negli ottavi di finale per continuare il proprio cammino di redenzione, consci però che qualcosa potrebbe essere scattato a prescindere dall’esito del prossimo incontro.

TSITSI-OUT – Partiamo dal canadese, protagonista forse della sorpresa più grande. Sulla Margaret Court Arena, Raonic imbriglia nel suo tennis super propositivo e oggi più che mai privo di qualsiasi ritmo il semifinalista della passata stagione e recente vincitore delle ATP Finals, Tsitsipas. Il canadese sa di non potersi permettere di scambiare da fondo con il greco e non lo fa, sfruttando al meglio le ampie possibilità che il suo gran servizio gli offre e spingendo col drittone appena può. Anche la rete diventa un sentiero preferenziale per chiudere il punto e Milos ci si affaccia con buon profitto e mano sicura. I servizi reggono fino al 5-5, quando Raonic decide di andare all in sin dalla risposta. La scelta paga e frutta un preziosissimo break al canadese, che col servizio sigilla il set (7-5).

Stefanos Tsitsipas – Australian Open 2020 (via Twitter, @AustralianOpen)

Nel secondo set, Raonic spinge ancora a tutta, approfittando di uno Tsitsipas poco reattivo (soprattutto dalla parte del rovescio) e si porta subito avanti 2-0. Il canadese continua nel suo approccio ultraoffensivo e difende il vantaggio acquisito fino alla fine del parziale. Un solo piccolo brivido arriva al momento di chiudere quando Tsitsipas annulla d’orgoglio (due passanti, in particolare, hanno quasi del miracoloso) ben quattro set point prima di cedere a due prime vincenti consecutive dell’avversario. Nel terzo set il punteggio segue pedissequamente i turni di servizio dei due giocatori che non concedono chance all’avversario. L’inevitabile tie-break è un assolo di Raonic: nessuna sbavatura e tanto coraggio fino al 7-2 che chiude un match perfetto del canadese, tatticamente e tecnicamente.

 

Tanta delusione per Tsitsipas che a prescindere dall’ottima prestazione dell’avversario, non è mai sembrato in grado di poter girare il match a proprio favore. Il greco vede svanire più di 600 punti in classifica e allungarsi il distacco dal quinto posto di Medvedev. Il margine sul settimo occupato da Zverev è invece ancora rassicurante: il tedesco può coprirlo solo vincendo il titolo.

IL RITORNO DI MARIN – Cinque set (e oltre quattro ore) di lotta invece per Marin Cilic che in Australia è però ben abituato alle maratone (14 partite concluse al quinto su 43 disputate, praticamente una su tre). Il croato spinge su quasi tutte le palle, deciso più che mai a non lasciare l’iniziativa all’avversario. Perso il primo set 7-6 (peraltro mancando un set point in risposta appena prima del tie-break), Cilic cambia marcia verso la fine del secondo set infilando dieci giochi consecutivi che lo proiettano avanti due set a uno e 3-1 nel quarto. Mai dare per morto Bautista però che rimane attaccato a ogni errore dell’avversario e riesce a ribaltare la situazione, guadagnandosi il quinto set. Nulla cambia però nell’atteggiamento di Cilic che continua a cercare le righe sia col dritto che col rovescio. Ogni palla che finisce fuori, è compensata da un paio di vincenti ed è quello che basta per scappare subito avanti 2-0. Un secondo break suggella il 6-3 con il quale si conclude una partita da 76 vincenti e 54 errori per il croato. Il modo migliore per tornare a battere un top 10, come non gli accadeva dalle Finals 2018 (Isner nel Round Robin).

Marin Cilic – Australian Open 2020 (via Twitter, @AustralianOpen)

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ATP Miami, l’Italia del tennis si ferma: tra Sinner e il titolo c’è il tabù Medvedev

In uno dei giorni più importanti della storia del tennis italiano Jannik dovrà superarsi per battere un giocatore che in passato ha fatto soffrire ma mai battuto

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Jannik Sinner - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Cinque a zero. Questo lo score dei precedenti tra Daniil Medvedev e Jannik Sinner, tutti a favore del russo. Si deve partire inevitabilmente da qui per analizzare i temi della finale del Masters 1000 di Miami 2023, che andrà in scena oggi alle 19 italiane. Già, finalmente Jannik non gioca nella notte: una buona notizia che di certo aumenterà l’attenzione e l’audience intorno a una partita attesissima. Sinner gioca per essere il secondo azzurro a vincere un trofeo Masters 1000 dopo Fabio Fognini, principe a Montecarlo nel 2019. Jannik è alla sua seconda finale 1000 da primo italiano a giocarne due: la prima fu sempre a Miami, nel 2021, persa contro Hubert Hurkacz.

Sinner-Medvedev, a Rotterdam il precedente più recente

L’ultimo incontro tra i due è recentissimo, la finale di Rotterdam dello scorso 19 febbraio. Jannik aveva vinto il primo set 7-5, per poi affondare nei due parziali successivi sotto i colpi potenti e profondi del russo (6-2 6-2). Questo dunque diventa il precedente più attendibile, forse l’unico, da prendere come riferimento per ragionare su ciò che potrà accadere all’Hard Rock Stadium. Perché gli altri sono capitati in momenti differenti: a Vienna 2022 Jannik perse 6-4 6-2, nel contesto di un autunno che lo ha visto giocare poco e maluccio a causa dei problemi fisici. Tutti gli altri precedenti sono arrivati nella parte di carriera in cui Sinner aveva ancora nel proprio angolo il precedente team, quello capitanato da Riccardo Piatti: alle ATP Finals Torino 2021 (vinse Medvedev 6-0 6-7 7-6), a Marsiglia 2021 (Medvedev 6-2 6-4) e Marsiglia 2020 (Medvedev 1-6 6-1 6-2). Senza nulla togliere al lavoro fatto dal guru comasco, che ha sviluppato il talento di Sinner come pochissimi altri avrebbero saputo fare, è con il duo Vagnozzi-Cahill che Sinner sta trovando la quadratura del cerchio per essere davvero competitivo ai massimi livelli.

Sinner: “Cercherò di fare delle cose nuove e variare il gioco”

Sono quindi tre i set vinti da Sinner in cinque precedenti con il russo già numero uno del mondo. Abbastanza per poter dire che fin qui Daniil è uno dei pochi giocatori a partire favorito con Sinner. Ma Rotterdam ha dimostrato che la forbice tra i due, che non si amano troppo (basti ricordare l’atteggiamento provocatorio di Medvedev durante la partita di Torino nel 2021), si è ridotta. Come può riuscire allora Jannik a strappare la prima vittoria contro il russo nel momento che più conta? Sicuramente avrà un grande peso l’aspetto fisico: a Rotterdam Jannik pagò alla distanza lo sforzo fatto per vincere il primo set 7-5. Da questo punto di vista, entrambi hanno giocato molto nelle ultime settimane, essendo arrivati in fondo praticamente ad ogni torneo giocato. Medvedev ha però giocato di più nell’ultimo mese, contando anche Dubai sono 17 le partite giocate, di cui 16 vinte. Conterà ovviamente molto la lucidità mentale e Sinner arriva a questo match con una grande fiducia: quella che deriva dall’aver battuto il n.1 del mondo. “Cercherò di fare delle cose nuove che ovviamente non posso svelare, cercando di mescolare il gioco – ha detto Jannik -. E comunque, se anche non dovessi riuscire a batterlo nemmeno questa volta, avrò altre opportunità in futuro”. Giusto: il tennis sa sempre come stupire e regala ogni settimana una nuova chance. La partita di oggi ha però un peso specifico diverso. E tutta l’Italia non vede l’ora di godersi lo spettacolo.

 

ATP Miami, finale: Sinner-Medvedev, ore 19, diretta tv Sky Sport e NOW TV, streaming Sky Go

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ATP Marrakech, il tabellone: Musetti da numero uno del seeding per interrompere il digiuno di vittorie. C’è anche Passaro

Già al secondo turno Lorenzo attende il vincitore del match tra Gaston e Struff. Francesco può approfittare della crisi nera di Karatsev

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Lorenzo Musetti - Amburgo 2022 (foto Twitter @ATPTour_ES)

Nel trittico di tornei di livello 250 che si giocheranno durante la prossima settimana per inaugurare la stagione sulla terra, riveste particolare importanza per il tennis azzurro quello di Marrakech (si gioca anche a Houston e a Estoril). In Marocco, infatti, Lorenzo Musetti è chiamato a invertire il trend negativo di inizio stagione. Dopo le sei sconfitte in sette partite tra la trasferta sudamericana e il Sunshine Double, serve una scossa per riprendere quel percorso di crescita che nella seconda metà di 2022 aveva avuto una decisa accelerazione e Marrakech può rappresentare l’occasione giusta. Il carrarino potrà infatti beneficiare della prima testa di serie ed avere, almeno sulla carta, un percorso agevolato.

Dopo il bye del primo turno, l’esordio non sarà comunque semplice: Lorenzo se la dovrà vedere infatti con Gaston (con cui ha vinto una battaglia in cinque mini-set alle Next Gen Finals del 2021 dopo aver perso pochi giorni prima nelle qualificazioni di Bercy) o con Struff, affrontato e battuto a Sofia lo scorso ottobre (7-6 6-1). Sulla strada di Musetti ci potrebbero poi essere Gasquet nei quarti e Van De Zandschulp in semifinale, mentre dall’altra parte del tabellone del Grand Prix Hassan II ci sono Evans (n. 2 del seeding), Jarry, Griekspoor e Cressy.

Oltre al toscano, c’è un’altra presenza azzurra in tabellone. E’ quella di Francesco Passaro, per la quinta volta in un main draw ATP (ma questa è la prima senza passare dalle qualificazioni e senza ricevere wild card). Il 2001 di Perugia andrà a caccia della sua seconda vittoria nel circuito maggiore contro Aslan Karatsev, in caduta libera da diversi mesi. Il russo è uscito dalla top 100, ha rinunciato alla trasferta americana tra Indian Wells e Miami e questa settimana è stato eliminato al primo turno del Challenger di Sanremo, cedendo in tre set al qualificato Coppejans. L’occasione è quindi di quelle ghiotte per ottenere una vittoria prestigiosa e guadagnare punti importanti in classifica (attualmente Francesco è numero 114 del mondo).

 

Questo il tabellone completo dell’ATP 250 di Marrakech:

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ATP Estoril, il tabellone: Ruud cerca riscatto. Sorteggio benevolo per gli italiani

Primi turni fattibili per Zeppieri contro Sousa e Fognini contro un qualificato. Cecchinato ci può provare con Schwartzman. Compito più difficile per Nardi

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Si torna a giocare sulla terra e come conseguenza naturale il circuito ATP torna, almeno in parte per il momento, in Europa. Tra gli antipasti della lunga stagione sul rosso c’è infatti anche l’ATP 250 di Estoril che, durante la prossima settimana, si affiancherà a quelli di Houston e Marrakech. Il torneo portoghese sarà l’unico dei tre a poter fregiarsi della presenza di un top10. Il primo favorito del Millennium Estoril Open, secondo il seeding, è infatti Casper Ruud che proverà a lasciarsi alle spalle i primi tre mesi di una stagione fin qui a dir poco deludente e acquisire fiducia in vista degli appuntamenti clou sulla superficie preferita. Dietro il norvegese c’è poi Hurkacz, anche lui uscito con le ossa rotte dal Double Sunshine ed entrato in tabellone grazie alla regola dell’ “emergency substitution”, applicata dopo i forfait di Carreno Busta e Korda. Al via ci saranno poi anche quattro italiani – almeno.

A Fognini, Cecchinato, Nardi e Zeppieri potrebbe infatti aggiungersi anche Alessandro Giannessi, reduce dalla vittoria nel Challenger di Zara e vittorioso sull’ucraino Krutykh (1-6 7-5 6-1) nel primo turno delle qualificazioni. Domenica il ligure affronterà Marozsan per guadagnarsi un main draw che, escludendo gli Slam, gli manca da Umago 2021. Nel frattempo, la compilazione del tabellone ha riservato tutto sommato dei buoni accoppiamenti agli azzurri: Fognini se la vedrà con un qualificato, Cecchinato con uno Schwartzman ancora convalescente dopo un lungo periodo senza vittorie (in caso di doppio successo ci sarebbe un derby tra Marco e Fabio al secondo turno) e Zeppieri con il giocatore di casa Joao Sousa che nel 2023 ha un bilancio di 4 vittorie e 12 sconfitte. Nardi è stato indubbiamente il più sfortunato, ma può comunque dire la sua contro Kecmanovic, testa di serie numero 6.

È presente poi anche il campione in carica Sebastian Baez che si trova nel quarto di tabellone presidiato da Ruud. Nella stessa metà ma nel quarto inferiore ci sono poi diversi giocatori da tenere d’occhio: dall’American kid Ben Shelton (#8 del seeding) all’esperto Bautista Agut (#4), passando per il pupillo di casa Nuno Borges (vincitore del’ultra-competitivo Challenger di Phoenix) e per Dominic Thiem. L’austriaco, ancora molto lontano dai vecchi fasti, giocherà anche il doppio insieme a Joao Sousa nel tentativo di mettere insieme più partite possibili per ritrovare ritmo e fiducia.

 

Questo il tabellone completo dell’ATP 250 di Estoril:

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