Matteo Berrettini non giocherà l'ATP 500 di Rio de Janeiro

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Matteo Berrettini non giocherà l’ATP 500 di Rio de Janeiro

Serve ancora tempo per recuperare dall’infortunio agli addominali, niente Brasile per Berrettini

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Matteo Berrettini (foto Twitter @RioOpenOficial)
 

Era nell’aria da qualche giorno, ma nella tarda serata di mercoledì è arrivata la conferma ufficiale del forfait di Matteo Berrettini al Rio Open in programma nella città carioca la settimana prossima.

“Ho fatto di tutto per poter essere pronto in tempo – ha fatto sapere il giocatore romano attraverso l’account Twitter del torneo – Ero molto contento di poter venire a Rio a giocare di fronte alla mia nonna brasiliana, ma sfortunatamente ho bisogno di ancora un po’ di tempo per recuperare. Auguro ogni successo al torneo e spero di vedervi tutti il prossimo anno”.

Berrettini è ancora alle prese con l’infortunio agli addominali che lo ha costretto a saltare l’ATP Cup ad inizio stagione e che lo ha tenuto in dubbio fino all’ultimo all’Australian Open, dove poi ha finito per essere sconfitto al secondo turno da Tennys Sandgren. Sfuma così la possibilità di accumulare punti durante il “Golden Swing”, la serie di tornei sulla terra battuta che si disputano durante l’estate sudamericana.

Entry list aggiornata di Rio de Janeiro

L’acciacco di Matteo è lo stesso che ha accusato la prima volta in Coppa Davis e si è ripresentato“, ci ha detto il suo allenatore Vincenzo Santopadre che abbiamo contattato telefonicamente. “Sono semplicemente motivi precauzionali: l’idea da parte nostra è sempre non rischiare, quindi anche questa volta abbiamo scelto questa strada“.

Il prossimo torneo cui è iscritto Matteo è quindi l’Abierto Mexicano di Acapulco, prima dell’impegno in Davis sulla terra battuta di Cagliari (che a questo punto potrebbe essere in dubbio, data l’assenza di match giocati sulla superficie in questo periodo) e del Sunshine Double (Indian Wells e Miami) negli Stati Uniti durante il mese di marzo.

LA SITUAZIONE IN CLASSIFICA – Le due sole partite disputate quest’anno da Berrettini hanno reso più vulnerabile la sua ottava posizione in classifica. I principali inseguitori sono Goffin e Monfils, impegnati entrambi nel torneo di Rotterdam: se il francese ha però bisogno di confermare il titolo dello scorso anno per appaiarsi nuovamente a Berrettini in classifica, Goffin – che agli ottavi sfida Sinner – può superarlo vincendo il torneo o portarsi a soli cinque punti raggiungendo la finale.

Dal canto suo, Matteo deve difendere 145 punti sino all’inizio della stagione su terra battuta. Ci sono i 20 punti delle due sconfitte al primo turno di Indian Wells e Miami 2019, ma soprattutto i 125 del challenger di Phoenix a cui – ovviamente – il tennista italiano non prenderà parte. Per non perdere terreno in classifica, o per provare a guadagnarne, Berrettini dovrà ammortizzare l’uscita di questi punti tra Acapulco e i due Masters 1000 statunitensi. L’auspicio è che la condizione fisica possa sorreggerlo in questo tentativo, la cui buona riuscita sarebbe cruciale per affrontare con maggiore serenità le stagioni su terra battuta ed erba dove invece i punti in uscita sono molti di più: tra Budapest e Wimbledon il totale è di circa 1150 punti, ovvero poco meno della metà del suo intero bottino in classifica.

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