Caroline Garcia bloccata a Manacor dal Coronavirus: "Sembra di vivere dentro un film"

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Caroline Garcia bloccata a Manacor dal Coronavirus: “Sembra di vivere dentro un film”

La tennista francese ospite di un appartamento offerto dall’Accademia Rafael Nadal

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Caroline Garcia - US Open 2018 (credit USTA/Rhea Nall)
 

Provo ad accettare le cose come sono, nella migliore maniera possibile, di mettere le priorità in fila una dietro l’altra. Ti ripeti che è tutto irreale. La mattina e la sera, ho l’impressione di essere dentro un film. Non avrei mai pensato di vivere un periodo come questo nella mia vita”. Così ha iniziato la sua chiacchierata con il quotidiano francese l’Equipe Caroline Garcia, attualmente n. 46 della classifica WTA ma in passato anche n. 4 del mondo, che si trova “bloccata” in un appartamento a Manacor, sull’isola di Maiorca, dove l’emergenza Covid-19 ha costretto le autorità a fermare quasi tutte le attività della popolazione.

L’atleta transalpina si era recata nell’isola delle Baleari due giorni dopo l’annullamento del torneo di Indian Wells per poter approfittare delle strutture della Rafael Nadal Academy e fare un blocco di allenamento: “Era il posto migliore dove andare, avevo già la valigia pronta per andare in California”.

Durante la sua permanenza a Maiorca le notizie delle cancellazioni dei vari eventi avevano continuato a susseguirsi, delineando uno scenario che aveva convinto Garcia ad allungare la sua permanenza lì per completare un periodo di allenamento di sei settimane: “C’è tutto: i campi da tennis, la palestra, i massaggiatori, l’hotel, il ristorante”.

Ma a causa del peggiorare della situazione sanitaria in Spagna, l’Accademia è stata costretta all’isolamento, dovendo così impedire l’accesso alle sue strutture ai “membri esterni”. A quel punto quindi il team Garcia aveva pensato di spostarsi ad Alicante, dove possiede un appartamento, ma proprio mentre erano in taxi per andare all’aeroporto il team dell’Accademia ha offerto loro l’uso di un appartamento solitamente utilizzato dagli allenatori in attesa degli sviluppi della situazione. “Ad Alicante non avrei avuto alcuna struttura nella quale allenarmi, qui invece avrei potuto rimanere in attesa e ricominciare non appena fosse stato possibile”.

In “lockdown” da una settimana Caroline Garcia sta vivendo questo momento con la stessa apprensione degli altri milioni di persone in tutta Europa, “anche se in un piccolo villaggio come Manacor ci sono molti meno casi e la situazione è molto più tranquilla che nelle grandi città. Siamo al sicuro e stiamo bene”.

Senza poter mettere il naso fuori di casa se non per andare a fare la spesa, Caroline si è ridotta a inventarsi degli esercizi fisici da fare in casa, due circuiti da circa un’ora ciascuno: “Si tratta di sessioni completamente diverse dal solito, ma si possono comunque fare un sacco di cose. Bisogna solamente avere un po’ d’immaginazione. Per ora la cosa principale è non uscire, non fare sport all’aperto e non giocare a tennis“.

Il passatempo principale nelle giornate da passare in casa è diventato un puzzle di una Fiat 500 vecchio modello che aveva messo in valigia qualche tempo fa ed a cui non aveva mai prestato troppa attenzione. “Si trascorre il tempo in maniera differente. Si cucina di più, si passa il tempo in famiglia, si ponderano le priorità della vita. Sul circuito è sempre una regola fondamentale vivere nel presente, un giorno dopo l’altro. In questa situazione, è ancora più importante”.

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