Pure Wimbledon sarà cancellato. Domani arriva l'ufficialità (Crivelli). Albania, per ringraziarti ospiterò i tuoi tennisti (Piatti). Il sogno di Andrea Pellegrino: "Portare il mio tennis agli Australian Open" (Caputi)

Rassegna stampa

Pure Wimbledon sarà cancellato. Domani arriva l’ufficialità (Crivelli). Albania, per ringraziarti ospiterò i tuoi tennisti (Piatti). Il sogno di Andrea Pellegrino: “Portare il mio tennis agli Australian Open” (Caputi)

La rassegna stampa di martedì 31 marzo 2020

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Pure Wimbledon sarà cancellato. Domani arriva l’ufficialità (Riccardo Crivelli, Gazzetta dello Sport)

Solo le due guerre mondiali avevano fermato Wimbledon, tra il 1915 e il 1918 e tra il 1940 e il 1945. Questa volta ci riuscirà il coronavirus. La rivelazione è di Dirk Hordorff, vicepresidente della Federtennis tedesca, che in alcune interviste ha anticipato quella che domani, al termine di una riunione del consiglio dell’Aeltc che organizza lo Slam londinese, sarà la decisione definitiva: il torneo 2020 (29 giugno-12 luglio) verrà cancellato. Ecco le parole del dirigente: «Le decisioni necessarie sono già state prese e Wimbledon sceglierà di annullare tutto. Non ci sono dubbi. Ciò è necessario nella situazione attuale, non è realistico immaginare il torneo con restrizioni di viaggio». Gli altri appuntamenti sull’erba, da Halle in poi, stanno solo aspettando l’ufficialità dei Championships per comunicare a loro volta la cancellazione, spostando molto più in là la data del 7 giugno fissata dall’Atp e dalla Wta per un’eventuale ripresa della stagione. La settimana scorsa gli organizzatori di Wimbledon avevano annunciato di monitorare la situazione, escludendo però la possibilità di giocare a porte chiuse. Anche un rinvio, evidentemente, è stato considerato irrealizzabile, per la particolarità della superficie: ad agosto, o addirittura più tardi, l’umidità sarebbe un nemico insormontabile per l’erba. Secondo Hordorff, la speranza è quella che si possa ricominciare a giocare a inizio settembre con qualche torneo di preparazione e con le priorità indicate da Andrea Gaudenzi, presidente Atp: precedenza agli Slam, poi ai Masters 1000 (c’è anche Roma) e poi tutto il resto […] mentre la decisione unilaterale del Roland Garros di disputarsi tra il 20 settembre e il 4 ottobre sta provocando la rivolta degli altri Major, dell’Atp e della Wta, lasciando isolata Parigi. Anzi, Hordorff è molto netto in merito. «Sicuramente il Roland Garros non si giocherà nei giorni scelti da loro: il modo di agire è stato inaccettabile. Wimbledon e lo Us Open si sono uniti all’Atp per fare un comunicato comune contro l’iniziativa presa dai francesi. Non c’è nulla contro Parigi, che è un torneo molto importante. Se c’è una possibilità che si possa giocare, saremo tutti contenti. Ma se tutti cominciano ad agire in questo modo, il tennis è morto». L’Atp è andata anche oltre, comunicando ufficialmente alla federazione francese che se darà seguito alla sua decisione, toglierà i punti al torneo di quest’anno e anche a quello dell’anno prossimo […]

L’intervento – Albania, per ringraziarti ospiterò i tuoi tennisti (Riccardo Piatti, Gazzetta dello Sport)

Anche io, come tanti, ho ascoltato con attenzione il discorso del primo ministro albanese Edi Rama. Parole importanti, piene di significato e di sincerità. Piene di riconoscenza, un sentimento sempre più raro nel mondo […] Ecco per questo ho pensato che appena tutto questo disastro, questa pandemia sarà finita, e il tennis potrà finalmente ripartire mi piacerebbe molto contattare la federazione albanese e invitare qualche ragazzo ad allenarsi da noi. Mi farebbe piacere, nel mio piccolo, ricambiare l’appoggio che il popolo albanese ci ha offerto. Perché ricordarsi il bene che qualcuno ti ha fatto è una cosa importante. L’Albania si è ricordata di noi e di quando abbiamo aiutato un popolo in difficoltà, e mi ha colpito perché noi italiani siamo sempre considerati meno di quello valiamo […] In questo momento, per tutti noi, è importante ritrovare il valore della fratellanza, della riconoscenza. Anche nello sport […] Proprio per la passione che mi anima ho pensato di aiutare qualche giovane tennista albanese alla Piatti Tennis Academy. Perché è quello che so fare e che posso fare. Era da qualche tempo che l’Italia si stava risollevando anche nel tennis, stavamo tornando grandi guadagnandoci il rispetto e l’attenzione che meritavamo, ma è arrivato questo virus a bloccare tutto. A imporci di fermarti e riflettere anche sui rapporti umani. E dare un aiuto a chi può avere bisogno penso sia una piccola, ma significativa goccia nell’oceano. Anche Jannik Sinner, che ha sentito questa mia idea è stato d’accordo. Lui è un ragazzo splendido, che ha un fratello adottivo e che quindi capisce molto bene il valore dell’accoglienza. Dobbiamo stare uniti, riscoprire la fratellanza e l’unità anche in questo periodo in cui siamo costretti a restare distanti. E noi italiani dobbiamo essere orgogliosi di quello che stiamo facendo per combattere la pandemia. Questo è un momento che ci ha colto impreparati, soprattutto a livello umano, dobbiamo avere fede e pian piano tutto si sistemerà.

Il sogno di Andrea Pellegrino: “Portare il mio tennis agli Australian Open” (Pasquale Caputi, Corriere del Mezzogiorno Puglia e Matera)

[…] Andrea Pellegrino, 23enne di Bisceglie e numero 341 del mondo, è un ragazzo che può far strada […] Andrea Pellegrino, poteva essere il periodo giusto per il salto in classifica. «In realtà non penso che la pausa condizioni il mio processo di crescita. Perderò mesi di tornei e partite, ma il mio percorso continua. Sto cercando di mantenermi in forma. Quando riprenderemo, sarò prontissimo». Riesce ad allenarsi a casa? «Cerco di fare il massimo per ciò che si può in casa. Hanno stoppato i tornei fino a giugno. Non c’è molta fretta e non possiamo fare che così». Come stava andando la stagione? «Si può dire che non fosse neanche partita. Avevo disputato sei o sette tornei e complessivamente credo potesse andare meglio. Ero convinto di far meglio nei mesi a seguire. Invece dovremo ricominciare». Si può fare un minimo di programmazione? «Credo sia impossibile. Hanno pensato di riprendere a giugno, ma secondo me sposteranno ancora più in là. Si parla addirittura di cancellazione dei tornei di luglio. Credo sarà necessario un mesetto di preparazione». Qual è il suo obiettivo? «Entro fine anno vorrei riuscire a raggiungere la posizione di classifica necessaria per prender parte agli Australian Open». Qual è stato finora il momento migliore della sua carriera? «Sicuramente quando ho vinto il primo torneo Future nel 2016 (a Casinalbo, ndr). E poi quando sono sceso in campo per le qualificazioni al Foro Italico. Indimenticabile anche la vittoria del primo torneo in doppio al challenger di Caltanissetta assieme a Gaio nel 2018». Pensa che il suo cammino stia rispettando le attese? «Forse sta andando un po’ più a rilento del previsto, ma sono convinto di ciò che faccio. Ognuno penso abbia il suo tempo per emergere. Non è una cosa che puoi controllare e che dipende solo da te». […] Milita nell’Angiulli Bari. Cosa rappresenta questa società per lei? «Lì ha avuto inizio la mia crescita, mi sono allenato, ho disputato la serie A e tutti sono sempre stati gentilissimi con me. Abbiamo trascorso grandi esperienze ed emozioni. Mi sono sempre divertito molto e, anche se ora mi alleno a Roma, con l’Angiulli continuo a divertirmi» […]

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